Ciao.
Antonio Piccolo. Nato a Napoli l'8 giugno 1987; vissuto ad Acerra (NA) fino agli inizi del settembre 2001 per poi trasferirsi a Napoli.
E
De Gregori e Guccini, Paolo Conte e Gianmaria Testa, la chitarra e il piano da suonare, e De Andrè e Fossati. E
Nanni Moretti e la cioccolata, e il cinema soprattutto europeo, e il computer che "che cosa ci fai sempre davanti al computer?", e lo stereo, il mio disordine, e
piazza del Gesù e le manifestazioni in compagnia. Il piacere di una litigata verbale, il piacere di spiacere e d'essere odiato, il piacere di non essere d'accordo e quello d'essere d'accordo. Il piacere di odiare per un momento
il proprio amore, il piacere di "farselo scordare" dal proprio amore. Il piacere di lamentarsi per il piacere di rasserenarsi poi. Dire di non voler
studiare e poi studiare con piacevole passione. E i poster, il blog, e
gli amici di sempre (per sempre?) e i nemici. E
Napoli che certe volte fa proprio schifo ma non me ne andrò mai di qui. E 'sti stronzi dei napoletani da cui mai fuggirò. E lo spagnolo, e il parlare
spagnolo, e sentirsi dire "wow, studi spagnolo?". E dire di scrivere e cantare per sè, e il piacere di sentire i complimenti quando scrivi e/o canti. E le promesse fatte e non mantenute. E dire "il
jazz non mi piace proprio!" a 14 anni, e stare una settimana di due anni dopo ("sempre quella faccia") tra Miles Davis, Rollins, Coltrane, Monk and his favourite things. E
Isabel Allende, e Garcìa Marquèz e i suoi cent'anni di solitudine e i Modena che ci fanno un cd sopra. E Saramago e il suo vangelo secondo Gesù Cristo. E le urla, le risate insensate, il dire "ma che mi frega di tutto" e stare a sgobbare il giorno dopo. E fare i duri di cuore e trovarsi a piangere nel cuscino. E fare i "sensibili" e non accorgersi dei problemi di tuo fratello. E le canzoni scritte per una band che pare che si forma, poi non si forma, poi si riforma...e chissà.
E gli elenchi inutili che non portano a niente o, peggio, non significano
niente.
"Io son sempre
lo stesso, sempre diverso".
[Modificato da Antonio Piccolo 18/05/2004 17.18]
Ciao,
Antonio Piccolo
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Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti! "Trend negativo"...io non parlo così.
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