00 08/12/2009 00:49
L'Inghilterra applaude Pillon "Fifa, merita il premio Fair Play"

Dalle colonne del quotidiano Herald Tribune la proposta di assegnare al tecnico e all'Ascoli il premio più prestigioso per la sportività
dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


LONDRA - Contestato in città, lodato lontano da Ascoli, addirittura nominato per il Premio Fair Play della Fifa dall'estero. E a nominarlo non è un "elettore" qualsiasi, ma quello che è forse il più autorevole quotidiano del mondo: il New York Times. Che, nella sua edizione internazionale distribuita anche in Italia, l'Herald Tribune, fa un elogio quasi incredulo e commosso di Giuseppe Bepi Pillon, l'allenatore dell'Ascoli che sabato ha ordinato ai suoi giocatori di fermarsi in campo, per permettere alla Reggina di pareggiare il gol segnato poco prima approfittando platealmente dell'infortunio di un avversario. Quel gesto di onestà sportiva, com'è noto, non gli ha portato bene: la Reggina ha finito per vincere l'incontro, 3-1, e al termine della gara i tifosi dell'Ascoli hanno sonoramente contestato il coach e la squadra, non solo e non tanto per avere perso ma per avere regalato a quel modo il pareggio agli avversari. Epilogo che ha fatto commentare con amarezza a Pillon, intervistato stamane sulle pagine di Repubblica: "Non so se lo rifarei, perché l'Italia non è pronta per certi gesti, non conosciamo la lealtà sportiva e i valori morali".

Ma la vicenda potrebbe non essere ancora del tutto conclusa. Potrebbe ancora esserci, forse, un lieto fine, una ricompensa perlomeno morale. Pur senza nominare per nome l'allenatore, l'Herald Tribune si inchina davanti al gesto di Pillon. Scrive il suo columnist di calcio, Rob Hughes: "Il sorteggio dei Mondiali in Sud Africa è stato screditato dall'indifferenza per il plateale fallo di mano di Thierry Henry che ha qualificato la Francia, suggerendo che se un giocatore riesce a imbrogliare sul campo di gioco, non c'è niente che il potere calcistico possa fare. Ma i giocatori dell'Ascoli, una squadra che lotta in fondo alla seconda divisione italiana, hanno dimostrato che la lealtà esiste ancora". Dopo avere raccontato quanto è accaduto, il commentatore continua: "Quel gesto merita da solo il cosiddetto Trofeo Fair Play della Fifa alla fine della stagione. Può darsi che non glielo diano perché l'Ascoli è soltanto una squadra di serie B, lontana dai radar delle prime pagine occupate con Messi, Cristiano Ronaldo e, bè, sì, anche con lui, Thierry Henry. Ma per quel che vale, questo articolo di giornale elogia l'Ascoli e il suo fair play". Sarebbe bello se servisse a mettere in moto una campagna di stampa e di opinione, anche in Italia, in favore di Pillon e dei suoi giocatori.


www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-b/ascoli/inghilterra-pillon/inghilterra-pil...





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