Prese al volo il brigante, che tremava di paura, e lo pose sulla barchetta con delicatezza. Lanciò di nuovo il segnale, e attese che arrivasse il brigante successivo.
Così fece di nuovo, e di nuovo, fino a che tutti i briganti non furono con lui sulla scialuppa.
Li osservò con viso truce, e estrasse un piccolo coltello in osso da un risvolto della sua tunica.
Continuando a guardare con occhi fiammeggianti i banditi, passò la lama a pochi centimetri dai loro visi imbavagliati, e vide la paura dipingersi sui loro volti.
Lasciò che tentassero di divincolarsi, dopodichè con un movimento brusco lanciò il coltello in mezzo a loro, conficcandolo nel legno della barca, e i banditi tremarono di terrore.
Continuò a mantenere quell'espressione assassina per qualche secondo, e poi si lasciò andare ad una fragorosa risata, che sovrastò il frusciare dell'acqua del lago. Rise, e rise ancora, e si divertì ancor di più a vedere i banditi che lo osservavano stupefatti. Si mise poi a remare verso il centro del lago, e a cantare una canzone nella sua lingua.
"Acque del mondo intorno di pozzanghere e pianto, di me che canto al limite del giorno,
tra il buio e la paura del tempo e del destino freddo assassino della notte scura.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente..."
Passarono alcuni minuti, e i banditi restavano accucciati e legati in mezzo alla barca. Quando Neor ritenne che la distanza dalle coste fosse sufficiente, riprese il coltello conficcato nel legno, prese qualche pezzo di carne secca da una piccola bisaccia che teneva ancora addosso (aveva lasciato lo zaino e il suo equipaggiamento nel magazzino), e li lasciò sul fondo della scialuppa.
"Che il Lago sia Giustizia e Punizione, amici miei. A mai più rivederci"
Sfiorò leggermente con la lama i bavagli e le corde che legavano i banditi, per indebolirli e renderli più fragili, rimise il coltello nella tunica e si tuffò con un movimento fluido in acqua.
Nuotò per una quindicina di minuti, senza fretta e godendosi l'acqua fredda. Arrivò dunque alla città, ma dovette tornare al molo da dove era partito per potersi issare sulle palafitte.
Si scrollò il grosso dell'acqua dal corpo, e tornò a recuperare i suoi oggetti.
Infine si avvicinò ai suoi compagni, e disse:
"E giunto il momento di andare.
Wids, immagino che domani ci chiarirai l'incarico importante che avevi accennato durante il nostro primo incontro, o sbaglio?"
[Modificato da Grimbeorn 16/02/2010 21:57]