Mirko, Enzo, Marco,
io quello che continuo a vedere e' del gran lavoro e tanti sacrifici da parte di tante persone nelle federazioni, nelle leghe e nelle squadre per ottenere dei risultati che a volte sono buoni, ma la maggior parte delle volte sono mediocri se non addirittura inesistenti.
A distanza di due anni, continuo ancora a non comprendere che senso abbia tutto questo.
La riunificazione non e' piu' un processo che passa per il sedersi ad un tavolo e parlarne, il treno e' perso ormai.
E' stato perso a novembre dello scorso anno quando e' scaduto il termine per associarsi a FIDAF e partecipare con diritto di voto alla costituzione del nuovo consiglio federale, elezione del Presidente compresa.
Oggi, 9 persone su 10 del consiglio federale Fidaf sono uomini di football. Stanno lavorando al meglio delle loro possibilità con impegno e sacrificio, conseguendo buoni risultati.
Senza dubbio sono risultati perfettibili come ogni cosa di questo mondo ma per quattro anni resteranno in carica ed il loro lavoro sarà valutato a termine del loro mandato o se si dimettono, come è giusto che sia.
Sulla mediaticità probabilmente avete ragione, FIF ha fatto più di FIDAF. Peccato che la finali FIF continui a non filarsele nessuno o quasi.
Ed è anche vero che il consiglio federale Fidaf è in carica da fine Febbraio e la priorità è stata data alla gestione dei campionati, sono certo che in futuro FIDAF curerà maggiormente questo aspetto.
Enzo, sbagli e tanto anche. Sono molto sereno.
Nelle nostre leghe, i dirigenti delle squadre si siedono intorno ad un tavolo e discutono e credimi, a volte volano anche parole grosse ma il fatto stesso di vederli contribuire chi più chi meno ad una volontà comune e qualcosa che sino a qualche anno fa non esisteva.
Vedi Enzo, è facile fare propaganda e demagogia affrontando argomenti come il mantenimento dei bassi costi, con quante? 12 squadre? poi magari ti si associa una squadra sarda o una squadra siciliana che hanno il sacrosanto diritto di giocare e allora ne riparliamo eh.
Tanto l'italica mentalità quella è e non cambia, ergo inutile stare a perdere del tempo. Ci saranno forse squadre che vanno da una parte, altre che vanno in direzione inversa e alla fine non saranno ne le ideologie, ne i programmi a fare la differenza ma semplicemente quello che farà comodo alle squadre stesse.
Fidaf è istituzionalmente in una posizione molto più forte di FIF, sia nei confronti del CONI che nei confronti di EFAF e questo è innegabile. Se poi a questo aspetto non gli si vuole dare importanza il discorso è diverso.
Quindi, cari miei signori, il sediamoci e facciamo una cosa comune con tanto di cambio nome (banale, ma poteva avere il suò perchè in termini di nessun vincitore, nessun sconfitto) non è più un opzione perseguibile allo stato attuale.
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