Programma palloso

Ricordo solo il titolo : "La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza" e che c'entrava Rossellini.La sigla ricordo che la cantava Shirley Bassey : all'epoca mi sembrava facesse : " ECCHECH ! ORSEMAIBOL ! " seguito dal sibilo di una freccia, ed invece è "THE FIGHT ! FOR SURVIVAL !"
Leggo che complessivamente durava dodici ore .Che noia.Non ricordo nemmeno se la RAI ha trasmesso tutte e dodici le puntate.Su Youtube si trova ( ridicolo che nella prima puntata le donne preistoriche fossero belle e flessuose ragazze ) ma come spesso accade non mi lascia travasare la sigla .

Un momento : la stessa canzone è stata usata per "L'arciere delle Mille e una Notte" : e allora ecco qua

Quella di cui parli, è un' autentica mina vagante.

Serie documentaristica realizzata nel 1970, ogni tanto e pure abbastanza spesso, rispunta fuori in rai.
Particolarmente su rai storia.
Se in questo mezzo secolo l' hai evitata, hai preso bene la mira ed hai cambiato canale per tempo.
In effetti, non possiamo neanche dire che Rossellini solamente " c' entrasse ", no, perchè la sua partecipazione è stata tutt' altro che marginale, in realtà si tratta di cosa sua, integralmente.
L' ultima volta che l' ho intravista, non più di qualche mese fa, quella serie veniva definitivamente bollata come " ingenua " dal curatore ( Alessandro Barbero ) del contenitore tv all' interno del quale, una volta ancora veniva riproposta.

La rappresentazione dell' evoluzione umana attraverso le varie età, non solamente quella dei cavernicoli troppo in salute che sembrano in vacanza al Club Mediterranee, è poco credibile.
Sospetterei un' eccessiva ingerenza del regista, nei testi proposti dagli eventuali consuleti scientifici, se ce ne sono stati.
Non saprei dire con certezza se davvero le cose sono andate a quel modo, ma alla fine tutto quanto sembra finalizzato alla celebrazione di un regista molto noto.
Che ha fatto di meglio, ma non questa volta.
In effetti, oltre che opera abbastanza di fantasia per quel che riguarda molti dei dettagli presunti dell' evoluzione umana, questa cosa è anche parecchio soporifera.

La sigla della Bassey, mi è sempre sembrata magari un poco " eccessiva " per l' utilizzo specifico, diciamo così.
In compenso, non riesco ancora a ripescare dalla mia memoria personale, " L'arciere delle Mille e una Notte " .
Mi documento partendo dal video che hai messo qui sopra.

Ed ero stato profetico, a quanto pare.
Sono appena passata su rai storia, e che ti vedo?
"La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza", 1970, Rossellini.

E' la seconda puntata, e siamo già agli egizi.
I figuranti sembranio esattamente gli stessi che interpretavano i cavernicoli felici.
Si sono cambiati d' abito, ma sono loro.
Evoluti di qualche millennio, e dislocati lungo il Nilo.

Però, devo ricredermi almeno un poco.
Adesso sono le 3.45 del mattino, e ricapito su rai storia mentre viene riproposta la quinta puntata della ferale serie.
I figuranti hanno cambiato ancora abbigliamento, non sono più cavernicoli, non sono più egizi impegnati a tirare su la piramide per conto del faraone.
Hanno indossato la ferraglia improbabile dei cavalieri medioevali, così come li si rappresentava all' inizio degli anni '70.
E sono occupati a farsi la guerra, metà dentro la città assediata, e l' altra metà fuori.
Il fatto è, che pare di vedere una brutta copia delle avventure del prode Brancaleone ( da Norcia ).
Anche il linguaggio sembra lo stesso.
Per questo, il programma sembra meno palloso ed un poco più tendente al comico, molto probabilmente la cosa è involontaria.
Sta a vedere, che Rossellini aveva una inconsapevole tendenza ad imitare Monicelli.
In ogni caso, Gassman era molto più bravo, nella sua interpretazione del cialtrone corazzato.

Leggo su "L'avventurosa storia del cinema italiano" che Roberto Rossellini , in declino artistico come regista cinematografico passò alla televisione e fu molto lodato per " La presa del potere da parte di Luigi XIV " del 1966 ( non ricordo di averlo visto...che fosse palloso ?) mentre in seguito ideò e scrisse "La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza" ( 1970) che fu giudicato sempicistico e riduttivo .Lo diresse suo figlio Renzo.

Non proverò a rivederne nemmeno qualche scampolo .
Un 'operazione che mi ricorda i romanzi condensati su "Selezione dal Reader's digest" , il latte condensato , oppure una pretenziosa canzone dei Vanilla Fudge ( gruppo sopravvalutato ) che ebbero l' idea di sintetizzare la storia della musica in un brano di cinque minuti