La situazione era disperata.
I Lannister avevano invaso il Tridente, e contemporaneamente dalla Valle gli Arryn avevano occupato il guado a Lord Harroway's Town e il porto di Saltpans.
A nulla era servita una schiacciante vittoria Tully ad Harrenhal contro l'avanguardia della Valle, perchè erano appena giunti due corvi recanti notizie disastrose.
I Greyjoy avevano conquistato Seagard, che lord Mallister aveva evacuato preventivamente.
Ma il corvo più nefasto era giunto da Riverrun.
Un esercito enorme dei Lannister, guidato da lord Tywin in persona, e un altro degli Arryn cingevano d'assedio il castello.
"Assedio" era una parola grossa, dato che avrebbero annientato l'esercito Tully in pochi giorni, nonostante ingenti perdite.
Ma alla morte lord Tywin non pensava, nemmeno a quella dei suoi.
Stanco in volto e nelle ossa lord Walder Frey si recò nel Parco degli Dei delle Twins.
I Frey ne avevano uno piccolo, dato che onoravano i Sette.
Ma avendo scambi di sovente con uomini dell'Incollatura, che a volte restavano per una o due notti nel castello, era stato allestito per loro qualche secolo fa un luogo dove potessero pregare le loro divinità.
Di fronte all'albero del cuore lord Walder tentò di scrutare dentro quegli occhi di resina rosso sangue.
"Dei degli Stark" disse sussurando "Non credo di pregare i Sette da anni ormai. Un uomo dissoluto, astioso e lussurioso come me non avrebbe mai ricevuto favori da divinità così esigenti. Non che mi importasse tanto alla fine".
Si inginocchiò davanti all'albero e proseguì.
"Non sono degno neanche di pregare davanti a voi. In fondo non ho mai creduto in nessun Dio. Ma la disperazione è tanta. Abbiate pietà...non di me. Dei miei figli e nipoti. Che possano sopravvivere a tutto questo e vivere la loro vita con felicità e speranza. Vi prego con tutto me stesso" e, cosa impossibile da credere a lui stesso, scoppiò a piangere.
Walder Frey, Lord delle Twins
"Se un uomo non ha sogni da inseguire, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui"
"O al problema c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi, o al problema non c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi"
"Meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, che aprirla e togliere ogni dubbio"