Olyvar Yronwood cavalcava sotto un cielo carico di pioggia.
Nuvoloni neri si ammassavano nel cielo, neri quanto l'umore di suo padre Lord Ormond, quando aveva ricevuto la lettera del Principe con la destinazione scelta per il figlio.
Lord Ormund aveva sperato di poter mandare il figlio nelle Terre della Tempesta. Vicini che si sarebbero rivelati utili alleati per la sua infinita diatriba contro i Martell di Lancia del Sole.
Olyvar era giovane, ma non ingenuo al punto da non rendersi conto che era proprio quello il motivo per cui Doran Martell lo aveva spedito alle Torri Gemelle.
Da parte sua, Olyvar non aveva lamentele. Per lui sarebbe stata un'incredibile avventura, da vivere così lontano dalla propria terra d'origine.
Avrebbe visto le Terre dei Fiumi e avrebbe potuto chiedere a Lord Walder di fargli vedere anche le paludi dell'incollatura, con le leggendarie lucertole leone e tutte le altre pericolose meraviglie che quella terra riservava.
Scortato da una piccola scorta d'onore di guardie di suo padre, arrivò finalmente in vista del castello.
Era diverso da qualsiasi castello avesse visto fino a quel momento: le due torri perfettamente identiche sulle due sponde del fiume e l'imponente ponte che permetteva il guado da un lato all'altro, che aveva assicurato potere e ricchezza alla casata Frey nel corso dei secoli.
Arrivarono al castello sulla riva orientale e annunciarono la loro presenza per essere accolti.
Ser Arthur Dayne
The Sword of the Morning
«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»