sarà una bufala elettorale? da diritto e giustizia

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gemini77
00mercoledì 9 giugno 2004 12:43
Giudici onorari e avvocati saltano l'ostacolo dei quiz preselettivi

Pronto un decreto legge (dopo le elezioni) per escluderli dalla prova al concorso per uditore giudiziario. L'urgenza giustificata dalla valanga di ricorsi dopo la corsia preferenziale concessa soltanto ai diplomati alle scuole di specializzazione
Un decreto legge per mettere fine alla valanga di ricorsi alla giustizia amministrativa da parte di avvocati e magistrati onorari. La decretazione d'urgenza arriverà subito dopo la tornata elettorale del prossimo fine settimana e permetterà ad avvocati e magistrati onorari di saltare le prove pre-selettive dei due concorsi in magistratura banditi da via Arenula con i decreti del 28 febbraio 2004 e del 23 marzo 2004. A rassicurare gli onorari è stata una nota del sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino con la quale si specifica che gli uffici del ministero stanno lavorando al testo che verrà presentato al Consiglio dei ministri dopo la metà di giugno. Dopo che i decreti ministeriali avevano stabilito la possibilità di "saltare" le prove pre-selettive solo ai diplomati delle Scuole di specializzazione, gli esclusi avevano presentato una valanga di ricorsi. Alla fine di maggio sono quindi arrivate le prime pronunce dei giudici amministrativi (vedi in arretrati del 4 giugno 2004) che riconoscevano l'esonero ai ricorrenti e accoglievano l'istanza di tutela cautelare fino alla decisione della Corte costituzionale sulla questione di legittimità degli articoli 22, comma 3 della legge 48/2001. Del resto sia via Arenula che Palazzo dei Marescialli non avevano indicato la strada del concorso in maniera chiara, nel senso che l'interpretazione della stessa legge poneva qualche dubbio ad entrambi: il ministro chiedeva il parere di rito al Csm - che tanto di rito in questo caso non era dal momento che avrebbe voluto una soluzione al quesito sulle categorie da esonerare - ma l'organo di autogoverno dopo una serrata discussione interna rimandava al mittente la questione (vedi in arretrati del 20 febbraio e del 3 marzo). Su tutto questo allora provvederà la decretazione d'urgenza che stabilirà l'esonero dai test per avvocati e onorari prima di sentire il parere della Consulta sulla legge che stabiliva i famosi mille giudici in più. "È stata la cronaca di un errore annunciato" ha detto Paolo Valerio, presidente della Federazione nazionale magistrati onorari di tribunale (Federmot). Inutile addossare colpe, secondo il rappresentante della federazione: "Credo che la legge offrisse poche chances al ministro, perché il bando in fondo non è che la fotocopia della legge". "Ci sono già 290 onorari che beneficiano di una cautelare al Tar Lazio - ha continuato Valerio - quindi non dovremmo infoltire di molto le fila degli aspiranti magistrati; non stiamo parlando di migliaia di persone, solo di qualche centinaia quindi non ci sarà l'orda che qualcuno ha prospettato".
Parallelamente comunque, gli onorari attendono anche quella riforma organica più volte promessa dall'attuale esecutivo e che dovrebbe materializzarsi in un disegno di legge da presentare prima della pausa estiva. Durante il convegno di Cagliari, svoltosi venerdì scorso (vedi tra gli arretrai del 4 giugno 2004) si è ribadita la necessità di mettere mano alla famosa riforma "senza tenere ulteriormente sulla corda la categoria che rappresento" ha aggiunto Valerio. Se il Ddl infatti verrà presentato prima dell'estate, la discussione e l'approvazione da parte di un ramo del Parlamento non arriverà prima dell'autunno, mentre a dicembre si ripresenterà il problema della proroga dei mille onorari. E anche su questo punto sembra che l'esecutivo abbia fornito agli onorari garanzie sulla presentazione di una ulteriore proroga prima dell'approvazione definitiva della riforma (anche un anno fa però su queste pagine scrivevamo più o meno la stessa cosa).
Il progetto, comunque, allo stato attuale sembrerebbe dividere in due anche la magistratura onoraria: "la nomenclatura che si va delineando - ha spiegato Valerio - comprende un giudice di complemento e un sostituto procuratore di complemento, creando una figura di magistrato che non sarà più corretto definire onorario e comunque soggetto in tutto e per tutto alle leggi, andando a comporre l'ufficio del giudice". Dovrebbero così scomparire le sigle di Goa, Got, Vpo e anche Gdp. Discorso ancora aperto poi sull'accesso: "nell'ottica della stabilizzazione - ha continuato il presidente Federmot - l'accesso dovrebbe avvenire per titoli ed esami, l'unica forma di accesso, secondo noi, che possa offrire garanzie al cittadino. Potrebbe avvenire per titoli in una prima fase transitoria stabilendo dei titoli ben precisi, vale a dire la pratica della professione forense per un tot di anni e l'esercizio di funzioni giudiziarie. A regime dovrebbe comunque essere pensato un concorso per titoli ed esami". Ipotesi, quest'ultima che non sembra molto accreditata tra la maggioranza che teme la creazione di un mostro burocratico. Ma la creazione di una magistratura professionale complementare a quella togata sembra essere vicina, almeno a detta dei diretti interessati che avrebbero ricevuto la garanzia di un accordo tra maggioranza e opposizione all'interno della commissione Giustizia di Montecitorio (vedi in arretrati del 4 giugno). A meno che non si ripeti, anche quest'anno, la tiritera della riforma organica in vista dell'ennesima scadenza del mandato per molti onorari.
Paola Alunni

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