le Storie

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ddvd
00mercoledì 12 settembre 2012 12:20
dal 13 Ottobre
Le nuove vie dell'Avventura!




le Storie n. 1, mensile
Il boia di Parigi
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni: Giampiero Casertano
Copertina: Aldo Di Gennaro

Parigi, 1790. Il vento rivoluzionario sta spazzando via l’Ancient Regime, ma la fine dei vecchi privilegi segna il sorgere di nuovi intrighi politici: la stagione del Terrore è alle porte. Charles-Henri Sanson, il “boia del Re”, ha servito con diligenza Luigi XVI, ma ora – divenuto “boia del popolo” – si prepara a tagliarne la testa. All’ombra della ghigliottina si consuma la sua oscura vicenda… Storia di morte e d’amore, di potere e di giustizia, di solitudine e di vendetta!

© Sergio Bonelli Editore
jelem
00mercoledì 12 settembre 2012 13:06
Casertano mi piace, farò lo sforzo.
rimatt1
00mercoledì 12 settembre 2012 15:55
Finalmente hanno affidato a Di Gennaro le copertine di una collana... Era ora!

Per il resto, credo che seguirò più gli autori che la serie. Di certo non mi lascerò sfuggire gli albi di Morales (che dovrebbe aver concluso già quattro sceneggiature), per gli altri valuterò di volta in volta.
Carlo Maria
00mercoledì 12 settembre 2012 17:35
Sicuramente questo lo prendo anch'io e poi, come Matteo, valuterò volta per volta. Peccato che sia mensile: una collana che si prospetta potenzialmente valida avrebbe tratto giovamento ulteriore da tempi più dilatati. Vedremo!
ddvd
00mercoledì 12 settembre 2012 17:47
Ci sono già i Romanzi a fumetti che escono ogni semestre (circa)! ;)

Comunque, l'iniziativa mi garba molto, credo che la seguirò.
Aspetto con ansia le prove di Mignacco. [SM=x74898]
rimatt1
00mercoledì 12 settembre 2012 17:55
Re:
Carlo Maria, 9/12/2012 5:35 PM:

Peccato che sia mensile: una collana che si prospetta potenzialmente valida avrebbe tratto giovamento ulteriore da tempi più dilatati.



Perdonami, ma ma non riesco assolutamente a comprendere questa tua affermazione. Me la spieghi? [SM=x74985]
Juan Galvez
00mercoledì 12 settembre 2012 20:57
Re:
Carlo Maria, 12/09/2012 17.35:

Peccato che sia mensile: una collana che si prospetta potenzialmente valida avrebbe tratto giovamento ulteriore da tempi più dilatati. Vedremo!

Non sequitur: non si tratta di una serie scritta da un autore, ma di albi one shots: potrebbe anche essere settimanale senza risentire di alcunché.

V.


Carlo Maria
00mercoledì 12 settembre 2012 21:10
Re: Re:
rimatt1, 12/09/2012 17.55:



Perdonami, ma ma non riesco assolutamente a comprendere questa tua affermazione. Me la spieghi? [SM=x74985]



Ha colto invece Tristano: alla fine è vero, c'è già una collana simile a quanto vorrei io e sono i romanzi a fumetti. Insomma, quello che osservavo è che non è facile sfornare ogni mese una valida storia, anche se si tratta di autori che possono optare per qualcosa nelle loro corde e non di una serie decennale o ventennale non iniziata da loro.

Per rispondere a Vinnie: beh, ignoro quanti siano gli autori coinvolti... un bimestrale l'avrei visto più garante di qualità, ecco.
Juan Galvez
00mercoledì 12 settembre 2012 22:18
Il modello è la collana Rodeo, la filosofia editoriale è lontanissima dai romanzi a fumetti.

V.
ddvd
00mercoledì 12 settembre 2012 23:06
Qui alcuni autori che si avvicenderanno sulla collana!
Sashimi
00giovedì 13 settembre 2012 01:32
Re:
Juan Galvez, 12/09/2012 22:18:

Il modello è la collana Rodeo, la filosofia editoriale è lontanissima dai romanzi a fumetti.



Che per altro, con l'ultimo numero (un romanzo a meta', di cui non si sa se uscira' mai il seguito) hanno toppato alla grandissima, penalizzando non poco il prestigio di cui godeva la collana.

Spero che Bonelli si riprenda con questa nuova serie: le premesse sembrano sfiziose.

Sash


Juan Galvez
00giovedì 13 settembre 2012 21:08
I romanzi sono partiti bene, ma ho l'impressione che si stiano trasformando nell'ennesimo refugium peccatorum.

V.
Carlo Maria
00venerdì 14 settembre 2012 09:45
Re:
Juan Galvez, 13/09/2012 21.08:

I romanzi sono partiti bene, ma ho l'impressione che si stiano trasformando nell'ennesimo refugium peccatorum.

V.




Uhm... stando a quanto pubblicato, non mi sembra: cerchiamo di dimenticare l'ultima, infelicissima, pubblicazione... i due di Simeoni ed il primo della Barbato sono da conservare, proprio belli! E gli altri pubblicati sono tra il meritevole e, comunque, l'onesto. Si sa quali saranno gli autori futuri?
ddvd
00venerdì 14 settembre 2012 11:42
Stando alle anticipazioni, il prossimo sarà di Serra/Bacilieri!

www.sergiobonellieditore.it/auto/componi_sbeweb1?ID_giornale=71&pers=ROMANZO%20A%2...
rimatt1
00venerdì 14 settembre 2012 11:46
Sì, e poi ci sarà quello di Venturi sul Grande Belzoni. Poi non so; probabile che ce ne sia in lizza un altro di Simeoni, ma non ho idea di quando sarà terminato (non so neanche se è già stato iniziato, a dire il vero).
ddvd
00venerdì 14 settembre 2012 13:05
Comunque, credo che avrà presto un seguito anche il Darwin di Piccatto/Barbato.
rimatt1
00giovedì 11 ottobre 2012 17:11
Il primo numero è uscito oggi, ed è un gran bel leggere: storia lineare e incisiva, con un protagonista che non si dimentica. Molto belli anche i disegni di Casertano: il suo stile grottesco e particolareggiato illustra la sceneggiatura della Barbato come meglio non si potrebbe. Dopo l'ottimo esordio di Saguaro, un altro numero uno bonelliano che fa il botto: la cosa mi fa molto, molto piacere.
Sashimi
00sabato 13 ottobre 2012 14:32
Letto l'esordio di Le Storie. Ed e' sicuramente un esordio con il botto.

Casertano e' qui un horror-maister a livelli mai visti pur nella sua media gia' molto alta: per certi versi non sembra nemmeno lui, la finezza del tratteggio "volumetrico" aggiunge una nuova dimensione al suo chiaroscuro, rendendolo memorabilmente macaberrimo e umano insieme. Curatissime e variegate le anatomie cosi' come i volti tutti dettagliatamente diversi l'uno dall'altro, tra il grottesco e l'iper realistico: una prova davvero maiuscola. E il rogo delle teste restera' di sicuro a lungo nella memoria.

Il soggetto e il periodo indubbiamente si prestavano a questo exploit (e' Il Terrore, dopotutto). La sceneggiatura e' buona, la storia scorre bene, giocando con la Storia, e si legge davvero con intensita', quasi anticipandone il finale che arriva un po' "noto" (la Storia) un po' a sorpresa (la storia).

Resta pero' a mio avviso una grossa pecca - se e' molto ben reso il clima di paranoia che caratterizzo' gli anni del Terrore, la Barbato non ha resistito a fare di Robespierre e Saint-Just due macchiette, due tronfi e impettiti sanguinari, con qualche tratto di follia e freddezza calcolatrice. E basta. Furono, certo, anche due sanguinari (la follia e' opinabile, di sicuro vi fu moltissimo calcolo politico), ma e' una lettura che rimane comunque troppo limitata. Anche se renderne la complessita' in poche pagine sarebbe stato sicuramente difficile.

Sash

Juan Galvez
00sabato 13 ottobre 2012 15:11
Ancora niente a Roma :-/

V.
rimatt1
00sabato 13 ottobre 2012 17:56
Re:
Sashimi, 10/13/2012 2:32 PM:


Resta pero' a mio avviso una grossa pecca - se e' molto ben reso il clima di paranoia che caratterizzo' gli anni del Terrore, la Barbato non ha resistito a fare di Robespierre e Saint-Just due macchiette, due tronfi e impettiti sanguinari, con qualche tratto di follia e freddezza calcolatrice. E basta. Furono, certo, anche due sanguinari (la follia e' opinabile, di sicuro vi fu moltissimo calcolo politico), ma e' una lettura che rimane comunque troppo limitata. Anche se renderne la complessita' in poche pagine sarebbe stato sicuramente difficile.



Perfettamente d'accordo: è anche per questo che, mentre la prima parte dell'albo è perfetta, la seconda è un po' meno incisiva - pur funzionando bene - e troppo accondiscendente con il lettore (nel senso che gli dà esattamente quel che egli si aspetta). Ma si tratta di un difetto che non pregiudica la bontà dell'insieme.
jelem
00martedì 16 ottobre 2012 14:54
Juan Galvez
00martedì 16 ottobre 2012 16:53
Gran bella storia, vediamo se in settimana mi ritaglio il tempo di scriverci su, perchè merita.

V.
jelem
00martedì 16 ottobre 2012 17:07
Mi aspetto una bella analisi, da par tuo :)
Juan Galvez
00martedì 16 ottobre 2012 19:45
Re:
jelem, 16/10/2012 17.07:

Mi aspetto una bella analisi, da par tuo :)


Grazie :-).

Trovo che meriti davvero.

V.

Carlo Maria
00venerdì 19 ottobre 2012 13:30
Nonostante le spassionate e unanimi recensioni favorevoli, ammetto che il numero 1 della nuova collana non m'abbia appassionato granché.
I disegni di Casertano sono formidabili, condivido; ma la storia non mi ha convinto altrettanto.
Se da un lato è corretta e indiscutibilmente scorrevole, dall'altro risulta troppo lineare e banalizzante: il difetto rimarcato dal Sash, cioè l'appiattimento delle figure di Robespierre e Saint-Just m'ha evidentemente dato fastidio più di quanto ne abbia dato a voi. Teniamo presente che si tratta dell'antagonista e avrei preferito una maggior caratterizzazione. Il protagonista è invece ben costruito, solido e (sempre grazie ai disegni) risulta anche multi sfaccettato, tuttavia non sono riuscito a calarmi nella trama, ad identificarmi col suo perno. Il Terrore è qui descritto in modo magari storicamente accurato, ma è uno sfondo che trasmette solo in parte il suo fascino nero e orrorifico. Ricordo con quale ansia lessi "Gli dei hanno sete", di Anatole France.
Potrei dire, alla fine, che si tratti di un buon volume, ma che m'ha preso assai poco.
rimatt1
00venerdì 19 ottobre 2012 15:44
Ma alla Barbato non interessa raccontare il Terrore, né restituire una versione storicamente attendibile di Robespierre e Saint-Juste: la Storia è vissuta dal punto di vista di Sanson, uno che, a prescindere da chi glielo ordina, ha il solo compito di tagliar teste e ha il desiderio di farlo bene, permettendo a chiunque di morire con dignità. Di Robespierre conosciamo solo una piccola parte: la stessa che può conoscere Sanson.
Carlo Maria
00venerdì 19 ottobre 2012 16:42
Re:
rimatt1, 19/10/2012 15:44:

Ma alla Barbato non interessa raccontare il Terrore, né restituire una versione storicamente attendibile di Robespierre e Saint-Juste: la Storia è vissuta dal punto di vista di Sanson, uno che, a prescindere da chi glielo ordina, ha il solo compito di tagliar teste e ha il desiderio di farlo bene, permettendo a chiunque di morire con dignità. Di Robespierre conosciamo solo una piccola parte: la stessa che può conoscere Sanson.




Assolutamente vero, però una corretta atmosfera necessita di un'adeguata caratterizzazione contestuale, mentre qui il protagonista e lo sfondo viaggiano su binari paralleli, incidenti solo nel caso della signora nera. Ripeto: non si tratta certo di un brutto fumetto, tutt'altro, ma non m'ha appassionato e non m'ha trasmesso le stesse sensazioni che ha lasciato a voi.
Juan Galvez
00sabato 27 ottobre 2012 08:12
jelem
00sabato 27 ottobre 2012 08:32
Non mi aspettavo di meno, analisi assolutamente condivisibile nella sua arguta compiutezza. Complimenti!
rimatt1
00sabato 27 ottobre 2012 11:56
Bellissima recensione, compimenti! E per una volta, la storia la meritava tutta. [SM=x74968]
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