Eccoci qui…come anticipato al bar….oggi e il giorno della grande impresa, del nuovo record personale, mai affrontato tanto dislivello, al massimo 1600 mt in 152 km senza salite dure.
Stavolta la situazione e diversa dai miei soliti giri, ci sono diverse salite da affrontare, mentre normalmente il “lungo del sabato” ha sempre compreso max una salita.
Si parte da Gonars,18 mt slm, tra colazione e preparativi parto che sono le 07:05, ci sono 19 gradi e la giornata fa ben sperare, il percorso parte in pianura sino a Corno Di Rosazzo, mi avvio con molta calma con l’ intento di spendere il meno possibile sino ad Albana, dove inizia la prima salita che conduce a Castelmonte, la salita presa da questo versante e dolce e lineare, lunga sino al santuario circa 7 km, si srotola per quasi tutta la sua lunghezza in un sottobosco davvero suggestivo, appena inizio a salire mi sembra di fare più fatica del solito…poi mi rendo conto che avendo battuto la fiacca sino ad allora sento semplicemente lo sforzo nel pedalare che normalmente provo in questa salita, si normalmente, visto che questa e una delle salite che percorro il mercoledì, giorno assegnato a questo tipo di allenamento, cerco di non forzare pensando sempre a lui, il Matajur.
Arrivo al santuario, breve pausa per mangiare mezzo paninetto ed una banana.
Riparto, ed ora l' avventura inizia a farsi affascinante, devo restare in quota per poi salire ancora verso Drenchia, non ho mai fatto questa strada, e scopro subito bellissimi panorami ed una pace surreale, zero macchine e zero bici, piccole discese a cui seguono altrettante salite, stando sempre sui 530...600 mt di quota..le affronto nella prima parte seduto poi in piedi sui pedali, sorrido, mi sto divertendo…si…troppo…luca piano!! Hai ancora troppa strada!!
Passo qualche paesetto molto carino composto da poche casette prima di affrontare la scalatina per Drenchia, non è lunga ma ha un paio di strappi che devo affrontare in piedi, per fortuna sono brevi.
Da Drenchia bella discesa sino a Grimacco, e da qui si riparte in salita verso Cepletischis, passo S.Martino già in questa salita per riuscire ad avanzare devo dare tutto, non sono abituato a fare così tanto dislivello e sento le gambe scariche, quasi arrivate alla frutta…a proposito di frutta…alla fine della salita mi fermo a mangiare ed aprofitto della pausa per riflettere se sia il caso di salire sino a Montemaggiore, o se per oggi sia meglio discendere per Savogna, comunque resterebbe il giro più impegnativo mai fatto…mah…riposo 20 minuti ….ci penso…ed ancora indeciso ma un pò rigenerato riparto, arrivo subito al bivio, savogna(quindi discesa) o Montemaggiore, 5,5 km di salita po’ tosta….per non smentire la mia nomea da pirla prendo per Montemaggiore.
Conquistato Montemaggiore mi fermo in un bar, dove mi chiedono da dove arrivo, che strade ho fatto, ed asseriscono che devo essermi fatto il mazzo…confermo!
Scendo per il versante che porta a Ieronizza, l’ asfalto e malconcio e non mi godo la discesa, intanto iniziano i primi dolorini, il fondosella e ok, ma collo e spalle un po’ mi duolono.
Arrivati in pianura le gambe non girano, ci metto un po’ per ritrovare le 90 pedalate di ritmo, dopo 10 minuti trovo il ritmo giusto che però andrà scemando manmano che mi avvicino a casa, sempre più lento, la frequenza cardiaca e bassa come la velocità, provo a forzare il ritmo e vedo che sia cuore che gambe rispondono, non ho fatto il botto, volendo potrei alzare l’ andatura, semplicemente non ho più voglia di soffrire, per oggi basta.
Arrivo a casa e salutate bimbe e moglie il primo pensiero va…..alla prossima avventura!
Dalla pianura inizio ad ammirare colli e monti che mi aspettano
La strada che da Albana porta al santuario di Castelmonte, a quota 618 mt
Santuario di Castelmonte
Scorcio Castelmonte Drenchia
Finalmente Montemaggiore!!!!
