fabio9
00martedì 28 febbraio 2017 18:25
Nella stanza degli occhi bui cerco glenn
woodspar, assente dal fenomeno monotono
del mondo. Gioca a nascondino, si è stufato
d’aglio, sa che non troverà il balsamo
di un prodigio inaspettato.
Per ingannare il tempo, esercita
il mestiere d’invecchiare, infilando perle
di pioggia sui rami e rabberciando il cielo
sbottonato, a spiegare nel grigio un grande
arcobaleno.
Spesso glenn vaga solitario
in un tempo senza luce, lo prende un nodo
all’anima, sottile. Vede spiriti
deportati in immense gabbie di pollaio,
il sangue perforato fino al nucleo d’implosione.
Sulla pelle viva è inciso un angolo, diviso
fra un angelo bianco e uno nero. Nella terra
di mezzo, sempreverde scorre
un sorriso.
fabio9
00domenica 5 marzo 2017 13:10
Bravo.
Era una schifezza, ma hai saputo tirarla fuori in modo decente.
fabio9
00domenica 5 marzo 2017 13:52
(Scusate, mi tiro su di morale
)
luigi38
00mercoledì 22 marzo 2017 10:36
lo sai anche tu, funziona male.
fabio9
00giovedì 23 marzo 2017 11:27
Sì, non è riuscita
apassoleggero
00venerdì 24 marzo 2017 01:00
a me non è arrivata... penso dovesse essere un ritratto ma forse hai colto poco la sua anima e la poesia ne ha risentito...
Anna
fabio9
00domenica 26 marzo 2017 12:20
Un tentativo floppato di prosopopea, infatti.
A confronto della prima stesura, però, è un "capolavoro"
Ciao Anna, grazie per la visita,
f.
galatea belga
00venerdì 31 marzo 2017 18:14
Per ingannare il tempo, esercita
il mestiere d’invecchiare, infilando perle
di pioggia sui rami e rabberciando il cielo
sbottonato, a spiegare nel grigio un grande
arcobaleno.
Ma si ...siamo poeti e sbottoniamo :-)
Ciao !
fabio9
00sabato 1 aprile 2017 10:11
Ciao Lilia,
grazie per la visita.
Speriamo in qualcosa di meglio, come prosopopea...
f.