Una bella poesia di carattere storico, civile e morale, il confronto fra i deportati di oltre 70 anni fa e quelli attuali...
Apprezzo molto, come sempre, la chiarezza e il genere prosastico, così scorrevole e accuratamente studiato (caro Luigi, vorrei imitarti, ma il passo deve andare secondo la gamba
).
Segnalo, ma solo per gradire, I strofa con metafora motoristica e ultima:
con gli stracci di casa nostra
raggomitolati attorno ad una sorte
che nessuno di noi ha voluto
e che ci troviamo addosso
neppure per incuria
Un caro saluto,
f.