No alla psicosi aviaria
ADN Kronos - Lun 13 Feb
Milano, 13 feb . (Adnkronos Salute) - No alla psicosi aviaria. Sulle ali dei cigni selvatici il virus dellinfluenza dei polli e sbarcato in Italia. Ma, parola di esperti, per la salute dei cittadini nulla e cambiato. La pandemia e probabile, ma lontana anni luce, hanno assicurato gli specialisti riuniti oggi a Milano per il convegno Influenza aviaria: prevenire prima di curare, organizzato da Regione Lombardia, ospedale Sacco e universita degli Studi del capoluogo lombardo.
La strada per arrivare all'epidemia globale e solo all'inizio dell'inizio e preoccuparsi adesso non ha senso. Portate al parco i vostri bambini, mangiate uova e carne di pollo, e non abbiate paura di piccioni o canarini, e la raccomandazione dei medici. Convinti che lH5N1 sia un nemico meno cattivo di quanto si immagini e che le stime di mortalita nelluomo, sulla base dei dati provenienti dal Sud-Est asiatico, saranno corretti al ribasso in tempi brevissimi. LOrganizzazione mondiale della sanita (Oms) parla di 88 morti su 166 casi clinici dichiarati, con una mortalita pari a circa il 50%, ha ricordato Maria Rita Gismondo, a capo del Laboratorio di Microbiologia del Sacco. Ma i casi reali di infezione sono sicuramente molti di piu, probabilmente varie migliaia: persone che non hanno avuto una malattia evidente, ma che hanno ugualmente contratto il virus.
L'ipotesi, quindi, e che nell'uomo lH5N1 non sia cosi aggressivo e che i dati di mortalita vadano rivisti. E anche nel caso in cui il virus muti e la pandemia scoppi, l'Italia e' pronta: un vaccino di massa potra essere prodotto in sei mesi, hanno confermato gli esperti. Quanto alla Lombardia, la gestione dell'eventuale emergenza e' gia stata scritta dalla Regione. A Milano, infine, i test permettono una diagnosi in 2-3 ore e il super-bunker per i malati e gia allestito al Sacco.
Se e' vero che l'arrivo di una pandemia influenzale e' una probabilita statistica suggeritaci dalla storia, hanno ribadito Fabrizio Pregliasco dell'Istituto di virologia della Statale di Milano e il direttore della Clinica di Malattie respiratorie dellateneo, Luigi Allegra, personalmente - ha affermato Maria Rosa Gismondo - penso che non abbiamo assolutamente da temere una grande pandemia. Niente di nemmeno lontanamente paragonabile alla Spagnola del 1918, perche il mondo del 2006 non e quello di allora. La popolazione mondiale e' diversa - ha sottolineato - e piu preparata e non esce da una grande guerra. Oggi abbiamo farmaci e tecnologie. E sinceramente non penso che possa davvero avverarsi una pandemia, ha concluso.
Non dovranno essere febbre e tosse a preoccuparci - ha avvertito Allegra - Le vittime dellH5N1 sono morte con sintomi polmonari devastanti, soffocati da una mancanza di ossigeno spesso complicata da terribili emorragie. Ma tutto cio e molto lontano da noi, che viviamo in condizioni igienico-sanitarie totalmente diverse. E possiamo contare su strategie ad hoc. Insomma, se ci sara una pandemia l'Italia si difendera' meglio degli altri Paesi, ha assicurato lo pneumologo. Il sistema nazionale di gestione del rischio riscuote anche i consensi del virologo. La nostra risposta e' stata adeguata, ha commentato Pregliasco.
La cautela del ministero della Salute, che ha voluto verificare la presenza dellH5N1 nei cigni trovati morti nel Sud ricorrendo a un controllo incrociato da parte di centri di riferimento internazionali e' stata giusta, ha detto. Tecnicamente risultati preliminari sono possibili in 3-4 ore, ha aggiunto. Ma non vanno diffusi allarmismi inutili, come e stato nei mesi scorsi. Ed e' essenziale evitare una psicosi modello antrace e segnalare alle autorita soltanto i sospetti concreti.
(Opa/Adnkronos Salute)