comunicato 2 del 17.01.06
Aviaria: per gli esperti ora è essenziale il fattore-tempo
martedì, 17 gennaio 2006 8.27
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PECHINO (Reuters) - Il vertice di esperti di influenza aviaria riuniti a Pechino ha lanciato oggi un avvertimento: il tempo è un fattore essenziale nella battaglia contro il morbo che ha provocato la morte di un'ottantina di persone dalla fine del 2003 e che ora è arrivato alle porte dell'Europa e del Medio Oriente.
La Banca Mondiale spera che il vertice serva a raccogliere 1 miliardo e 200 milioni di dollari, per contribuire a migliorare i servizi sanitari e veterinari nei paesi in via di sviluppo che sono alle prese coi focolai del virus, e per rafforzare la sorveglianza nelle zone non ancora colpite dalla variante altamente patogena dell'H5N1.
"L'H5N1 è prima di tutto un morbo animale. Comunque, dato l'ampliamento geografico della sua portata e il fatto che l'H5N1 è endemico in alcuni paesi, la nostra valutazione è che il rischio della pandemia è grande", ha detto Margaret Chan, la principale esperta di pandemia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
"I tempi non sono prevedibili e la gravità è incerta", ha detto Chan durante la conferenza.
Il virus ha già ucciso almeno 79 persone, secondo l'Oms, e gli scienziati temono che sia solo un problema di tempo prima che l'H5N1 muti in una forma pandemica che si trasmetta facilmente tra esseri umani.
Fino a pochi giorni fa i decessi umani dovuti al morbo erano stati registrati solo in Estremo Oriente, ma con la morte prima di quattro ragazzi in Turchia il virus è arrivato nel punto di incrocio tra Europa, Asia e Medio Oriente.
"La situazione è molto seria, molto preoccupante", ha detto a Reuters il capo veterinario dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), Joseph Domenech.
"Si può vedere che (il morbo) si sta spostando sempre più verso la parte occidentale del mondo... se la mobilitazione dei fondi non arriva immediatamente, in un paio di mesi avremo bisogno di altri soldi".
Anche se è difficile che gli umani contraggano il virus, circa 150 persone sono state contagiate, secondo i dati ufficiali, dall'H5N1 in sei paesi, e oltre la metà dei pazienti sono morti, aumentando il timore degli effetti del morbo se mutasse in una forma pandemica.
La Banca Mondiale stima che saranno necessari tra gli 1,2 e gli 1,4 miliardi di dollari per la preparazione e l'intervento sui focolai di febbre aviaria, sebbene la cifra potrebbe aumentare con programmi di abbattimento di massa.
La somma non comprende la spesa per i vaccini umani.
La Banca Mondiale ha approvato l'apertura di una linea di credito da 500 milioni di dollari lo scorso fine settimana, e l'Europa si è impegnata a versare aiuti per 100 milioni di dollari.
© Reuters 2006