Troppi stranieri, via dalla scuola

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maxtac
00venerdì 6 febbraio 2009 12:52

Roma,protesta in un istituto elementare
La questione immigrazione invade anche la scuola. Nell'istituto elementare di Roma "Carlo Pisacane" le mamme hanno deciso di non iscrivere i figli perché ci sono troppi studenti stranieri. "Cis sono troppi scolari immigrati e siamo costrette a migrare in altre scuole - accusa il comitato - Non è una questione di razzismo, ma di un'integrazione impossibile e di diritti negati ai nostri figli".

La protesta delle mamme è esplosa in una lettera inviata al ministro per l'Istruzione Maria Stella Gelmini. "Quindici bambini italiani su un totale di 180 allievi stranieri e classi come l'attuale prima elementare, con un solo bimbo italiano su 23, significano negare ai nostri figli il diritto di avere degli amichetti con cui giocare anche fuori dall'orario canonico, mentre le comunità di stranieri presenti nel nostro istituto sono chiuse e non si lasciano frequentare", si legge nella missiva pubblicata dal quotidiano "La Repubblica".

Situato tra Torpignattara e il Pigneto, borgate storiche e popolari di Roma, l'istituto "Carlo Pisacane" presenta una realtà in grande espansione anche in altre regioni, con complesse problematiche legate all'integrazione culturale e non solo. "I nostri figli hanno diritto ad andare in gita scolastica, mentre anche per motivi economici i bambini stranieri non possono mai partecipare ai viaggi che, di tanto in tanto, si provano a organizzare - accusano le mamme della Pisacane -. Niente città d'arte, nessun soggiorno sulla neve: non si raggiunge mai il numero minimo per partire".

Ma non è tutto qui. Nell'Istituto Pisacane l'integrazione multietnica viene presentata dai genitori interessati come una barriera insormontabile in grado solo di ledere inesorabilmente i "diritti" anche più semplici dei pochi bimbi italiani. Come quello di fare e di vedere un presepe con Bambin Gesù invece di moschee, minareti e donne in burka mischiati ai pastori e ai Re Magi come è avvenuto lo scorso anno. "Quanti tra coloro che mettono la testa sotto la sabbia e spacciano questo terribile aborto di scuola-ghetto per modello multietnico portano i loro figli in istituti come la Carlo Pisacane? Sospettiamo che la risposta sia nessuno", concludono le mamme nella missiva inviata al ministro.

Della stessa opionione non è invece la dirigente scolastica dell'istituto elementare, Nunzia Marciano. "I pregiudizi degli adulti nascono da un deficit di informazioni - ha replicato -. Qui offriamo un'istruzione d'eccellenza per tutti, che ha ricevuto riconoscimenti e premi. Le istituzioni ci aiutino a fare sapere che è una scuola di buona qualità per tutti".
BIMBOF4
00venerdì 6 febbraio 2009 13:41
ma'...non saprei che dire,a me e' capitato di aver in classe
un ragazzo che non faceva religione,poi
penso che un bambino non veda la differenza nel giocare a calcio(esempio)con un altro bambino italiano o straniero
che centran storia georafia ginnastica,al massimo son le lezioni di italiano che non so i professori come le svolgono
7mzo
00venerdì 6 febbraio 2009 13:52
Il problema non sono i bambini bensì i genitori!!!
maxtac
00venerdì 6 febbraio 2009 14:02
Re:
7mzo, 06/02/2009 13.52:

Il problema non sono i bambini bensì i genitori!!!




esatto....
MonsterBoz
00venerdì 6 febbraio 2009 16:39
mah ...il problema più che altro è che l'Italia non regola in alcun modo i flussi di immigrati...




BIMBOF4
00venerdì 6 febbraio 2009 16:57
Re:
7mzo, 06/02/2009 13.52:

Il problema non sono i bambini bensì i genitori!!!




appunto

RAPO
00venerdì 6 febbraio 2009 18:35
a pensarci bene non la vedo tanto differente da come la vedono i genitori dei bambini italiani, cioè mi immagino la mia infanzia prioettata in questa medesima situazione... e bhò mi sembra strano... soprattutto perchè gli unici che si devono integrare siamo proprio noi, italiani a casa nostra e da questo verso la vedo assurda come situazione però stà di fatto che è cosi...

mi sembra di vedere in piccolo quello che sarà tra forse 50 anni, l'italiano diventerà una rarità che si dovrà integrare ai vari burca del cazzo, rumeni di merda che combinao pasticci tutte le volte che pensano, albanesi che ne fanno di cotte e di crude... e dove l'extracomunitario che lavora e si da da fare dventerà il nuovo zimbello dei pochi politici italiani che resteranno si perchè anche tra poco metteranno piede i tanto amati extracomunitari...
MonsterBoz
00venerdì 6 febbraio 2009 21:15
Re:
RAPO, 06/02/2009 18.35:

a pensarci bene non la vedo tanto differente da come la vedono i genitori dei bambini italiani, cioè mi immagino la mia infanzia prioettata in questa medesima situazione... e bhò mi sembra strano... soprattutto perchè gli unici che si devono integrare siamo proprio noi, italiani a casa nostra e da questo verso la vedo assurda come situazione però stà di fatto che è cosi...

mi sembra di vedere in piccolo quello che sarà tra forse 50 anni, l'italiano diventerà una rarità che si dovrà integrare ai vari burca del cazzo, rumeni di merda che combinao pasticci tutte le volte che pensano, albanesi che ne fanno di cotte e di crude... e dove l'extracomunitario che lavora e si da da fare dventerà il nuovo zimbello dei pochi politici italiani che resteranno si perchè anche tra poco metteranno piede i tanto amati extracomunitari...




si beh..sicuramente questo sarà il futuro
è già successo con i terùn a milano
e poi...in inghilterra. quanti inglesi ci sono?
e in spagna? chi sa dire qual'è il vero spagnolo?
e in francia? ma non eran bianchi i francesi?
Aledelvero
00martedì 10 febbraio 2009 13:06
quando avrete figli che vanno a scuola capirete.

Mio figlio in classe con un proporzione di extracomunitari
superiore alla mia personale ed insindacabile MISURA,
non ci va, punto
Mandateci i vostri di figli! Fatevi l'esperienza e raccoglietene
i frutti che come immagino presumiate, saranno buoni. Io staro' a guardare e rosicherò se mi sono sbagliato (seehh..).
In gioco non ci metto mio figlio e non decido per i figli
degli altri, non commettete l'errore di giudicare le scelte
di un genitore, di quei genitori.

Quei genitori fanno bene a non mandarli lì.

Non voler capire che c'è un limite a tutto, può essere la condizione
che crea intolleranza.

maxtac
00martedì 10 febbraio 2009 13:20
aspetta.... mi trovi perfettamente d'accordo... con la frase la colpa non è dei bambini, ma dei genitori, non significa che non approvo la decisione di ritirare i propri bambini... ne ho uno di 10 anni e lo ritirerei anch'io....
intendo che i bambini in se non sarebbero un problema, se non fosse che i genitori vogliono imporre la propria cultura nel nostro paese.... e di conseguenza nelle scuole dei nostri figli...
Aledelvero
00martedì 10 febbraio 2009 13:45
è vero, mio figlio ha 2 compagni stranieri in classe,
mai fatta differenza con altri da parte sua.

ho un operaio islamico di quelli che hanno il Corano con se ovunque
vadano, ho gia' discusso un paio di volte con lui, è
come battere la testa contro il muro
Sarà impossibile andare d'accordo con loro è culturalmente impossibile. Non esiste lo stato di Israele secondo lui.
La moglie gliela sceglie sua madre, si sposa tra meno di un
anno ma non sa nemmeno con che donna, parlerà con lei al telefono
e la cosa è fatta. Siamo talmente diversi che tra chissà quanti anni si potrà parlare di integrazione....
Ora è solo un'ipotesi, o qualche raro caso.

vedremo...
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