Troppi partiti

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fonte1
00sabato 9 luglio 2005 01:06
In italia ci sono troppi partiti e troppa gente che vive alle nostre spalle ,ognuno si sveglia ed inventa un partito , solo 3 partiti destra ,sinistra e centro ,niente mezza destra mezza sinistra ,3/4 sud ovest,troppi politici con la meta' di loro lo stato si governa lo stesso e con i soldi risparmiati dell'altra meta' sicuramente si risanerebbe un po' la situazioni nazionali ,si parla sempre di tagli ed all'ora tagliamo una buona parte di politica ,sicuramente i bilanci avrebbero un beneficio .
Cosa ne pensate ?
Melchi
00sabato 9 luglio 2005 01:29
3 partiti penso siano pochi,quelli che abbiamo adesso troppi e non si capisce quel che dicono, toglierei quella legge che da ai parlamentari lo stesso stipendio di un magistrato(che permette di camuffarsi ogni volta l'aumento) con conseguente abbassamento stipendio per tutti e due
fonte1
00sabato 9 luglio 2005 01:37
favorevole all'abbassamento degli stipendi di entrambi ,ma non ho capito quanti partiti credi che ci vogliono ?
Melchi
00sabato 9 luglio 2005 02:03
non lo so è difficile rispondere
per ora cmq abbiamo 2 schieramenti e tanti satrapi, ognuno col suo seguito, tu vorresti ridurre il numero dei satrapi?
fonte1
00sabato 9 luglio 2005 02:08
certamenti sono troppi sicuramente ne eliminerei diversi ,chiamali come credi ,il concetto e che sono troppi ,vivono alle nostre spalle e sicuramente potrebbero fare molto di piu'x farci vivere molto meglio di adesso .
Cosa ne pensi delle altre discussioni
Melchi
00sabato 9 luglio 2005 02:20
Re:

Scritto da: fonte1 09/07/2005 2.08
certamenti sono troppi sicuramente ne eliminerei diversi ,chiamali come credi ,il concetto e che sono troppi ,vivono alle nostre spalle e sicuramente potrebbero fare molto di piu'x farci vivere molto meglio di adesso .




sono d'accordo con te come penso il 99.99periodico degli Italiani


Cosa ne pensi delle altre discussioni



per stasera mi fermo qui che non vedo più il monitor dopo 10 ore di autocad e ti auguro buonanotte :Sm13: dronk2
fonte1
00sabato 9 luglio 2005 02:49
siamo sempre tutti d'accordo ma poi nessuno fa niente andiamo al voto e tutti i fronti raccolgono voto all'ora credo che siamo molti di meno del 99.99 visto che altri fronti continuano ad esistere ,bisogna sabotarli non votandoli se no è inutile che continuiamo a lamentarci ,si tratta di una dispersione di soldi che potrebbero finanziare molti altri progetti.
Granduca di Milano
00sabato 9 luglio 2005 09:39
Basterebbe mettere uno sbarramento del 5% e ne sparirebbero un bel pò e poi come ho già detto in altra occasioni bisogna vietare il famoso salto della quaglia e eventuale formazione di nuovi gruppi, chi lascia il partito per cui è stato eletto viene sostituito dal primo che lo seguiva in lista e se ne torna a casa.

PADANIA INDIPENDENTE:Sm1: :Sm1: :Sm1:
wild§live®
00sabato 9 luglio 2005 09:58
Re:

Scritto da: Granduca di Milano 09/07/2005 9.39
Basterebbe mettere uno sbarramento del 5% e ne sparirebbero un bel pò e poi come ho già detto in altra occasioni bisogna vietare il famoso salto della quaglia e eventuale formazione di nuovi gruppi, chi lascia il partito per cui è stato eletto viene sostituito dal primo che lo seguiva in lista e se ne torna a casa.

PADANIA INDIPENDENTE:Sm1: :Sm1: :Sm1:



concordo, non è il numero di partiti il problema ma il numero di persone che salgono al potere attraverso essi
balmungx
00sabato 9 luglio 2005 10:40
Re:

Scritto da: Granduca di Milano 09/07/2005 9.39
Basterebbe mettere uno sbarramento del 5% e ne sparirebbero un bel pò e poi come ho già detto in altra occasioni bisogna vietare il famoso salto della quaglia e eventuale formazione di nuovi gruppi, chi lascia il partito per cui è stato eletto viene sostituito dal primo che lo seguiva in lista e se ne torna a casa.

PADANIA INDIPENDENTE:Sm1: :Sm1: :Sm1:


La quota di sbarramento, per quanto riguarda la Camera dei Deputati c'è già... :Sm10
Per il numero dei partiti.. beh, se nn altro il multipartitismo italiano permette l'esistenza e la rappresentanza di tutte le correnti politiche del paese.
Piu che abolire i partiti inizierei col castrare gli stipendi dei deputati e senatori ( magari nn ci limitiamo solo a quello sma7 ) e levargli le immunità previste dall'art.68 dronk1
Sarebbe molto meglio tornare al "modello ateniese", vale a dire chi partecipa all'attività politica riceve un "obolo" e dunque vi partecipa solo per il senso dello stato....
Oppure diamogli uno stipendio quanto quello di uno statale!:Sm1:
fonte1
00sabato 9 luglio 2005 12:37
Re: Re:

Scritto da: wild§live® 09/07/2005 9.58


concordo, non è il numero di partiti il problema ma il numero di persone che salgono al potere attraverso essi


Credo che x formare un partito nuovo bisogna raggiungere una certa cifra di persone x poterlo creare ,quindi piu' partiti ,piu' persone in poltica.

X Balmungx
concordo come scritto all'inizio del mio messaggio di dare degli stipendi inferiori ,quindi approvo la proposta di balmungx di dare il loro giusto stipendio di statali ,in fondo e quello che sono veramente ,dei statali.
E vero che ognuno a la liberta' in Italia di poter fare un partito ,ma anche coi prodotti interni se superi una quota si attua lo sbarramento se vuoi entrare in politica ti adegui ai partiti esistenti.

[Modificato da fonte1 09/07/2005 12.46]

headcracker
00sabato 9 luglio 2005 12:40
Re: Re:

Scritto da: balmungx 09/07/2005 10.40

Piu che abolire i partiti inizierei col castrare gli stipendi dei deputati e senatori ( magari nn ci limitiamo solo a quello sma7 ) e levargli le immunità previste dall'art.68 dronk1
Sarebbe molto meglio tornare al "modello ateniese", vale a dire chi partecipa all'attività politica riceve un "obolo" e dunque vi partecipa solo per il senso dello stato....
Oppure diamogli uno stipendio quanto quello di uno statale!:Sm1:



quoto al 100%:Sm1:
fonte1
00sabato 9 luglio 2005 12:57
Oltre ad essere d'accordo head un tuo parere personale ,credo che ,potresti dire molto su questo argomento,soppratutto sul "modello ateniese" ,tipo quello che hai scritto su Cuba ,se non sbaglio.
Breznev
00sabato 9 luglio 2005 17:01
Re: Re:

Scritto da: balmungx 09/07/2005 10.40

La quota di sbarramento, per quanto riguarda la Camera dei Deputati c'è già... :Sm10
Per il numero dei partiti.. beh, se nn altro il multipartitismo italiano permette l'esistenza e la rappresentanza di tutte le correnti politiche del paese.
Piu che abolire i partiti inizierei col castrare gli stipendi dei deputati e senatori ( magari nn ci limitiamo solo a quello sma7 ) e levargli le immunità previste dall'art.68 dronk1
Sarebbe molto meglio tornare al "modello ateniese", vale a dire chi partecipa all'attività politica riceve un "obolo" e dunque vi partecipa solo per il senso dello stato....
Oppure diamogli uno stipendio quanto quello di uno statale!:Sm1:



D'accordissimo!!!!:Sm1:

Breznev
00sabato 9 luglio 2005 17:03
A proposito degli stipendi dei parlamentari
Lo avevo già postato tempo fa, ma rinfreschiamo la memoria:

La prima voce è l’indennità, quella che nel linguaggio comune è definita "stipendio", seguono la diaria e i rimborsi: per le "spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori", per le spese accessorie di viaggio e per i viaggi all’estero, per le spese telefoniche.
Completano la scheda le voci sull'assegno di fine mandato, le prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti.

Indennità parlamentare
L'indennità, prevista dalla Costituzione all'art. 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate.
L’indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile è pari a 5.941,91 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 833,10) e assistenziali (€ 559,54) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 1.069,35) e della ritenuta fiscale (€ 4.030,42).

Diaria
Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965.
La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico.
È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.

Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori
A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza.
Ai deputati non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990.

Spese di trasporto e spese di viaggio
I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
I deputati, qualora si rechino all’estero per ragioni di studio o connesse all’attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro.

Spese telefoniche
I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.

Assistenza sanitaria
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 559,54 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.

Assegno di fine mandato
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 833,10 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

Assegno vitalizio
Anche in questo caso, il deputato versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari a 1.069,35 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997.
In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.
Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.
L'importo dell'assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell'80 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.

sma5


fonte1
00sabato 9 luglio 2005 19:14
Breznev, spero che molta gente legga questo tuo post veramente dettagliato ,cosi credo che molta gente sappia di quante cose lo stato potrebbe fare con i soldi risparmiati ,facendo sparire tutti i partiti ,con i relativi parlamentari, in piu' del dovuto di quelli che effettivamente servono .
Benvenuto e grazie dei dati veramente interessanti

Credo che sul fatto di dare stipendi statali siamo d'accordo tutti ,complimenti Balmunx,spero che avrai altre proposte simili da proporre .

[Modificato da fonte1 09/07/2005 19.20]

=Mimmoxl=
00sabato 9 luglio 2005 23:05
Sono d'accordo a diminuire gli stipendi, però bisogna stare attenti...

Da una parte guadagnano davvero troppo! (E questo è vero)! dall'altra la loro funzione richiede una particolare attenzione...

Se gli si da uno stipendio troppo basso gli unici che potranno accedere alla carriera poltica sono persone che hanno mezzi economici notevoli (Ci troveremmo con parlamenti pieni di Berlusconi, Montezemolo, Agnelli...) che si farebbero i fatti propri molto più di quanto fanno adesso (Anche se con quello che sta facendo Berlusconi non so se si puàò fare di più...).

Quindi la carriera politica diventerebbe una carriera per le Elite.

Inoltre non bisogna dare uno stipendio troppo basso perchè si rischia la corruzione, un esempio può essere un morto di fame che riesce a diventare presidente del consiglio e guadagna 1000Euro al mese sarà più facilmente corruttibile rispetto ad uno che ne guadagna 10000.... (Anke se, come si suol dire, l'appetito vien mangiando e l'uomo quando si tratta di soldi ha sempre una gran fame...)

Quindi non saprei, da una parte è sicuro che i politici guadagnino troppo, poco ma sicuro, ma dall'altra non bisogna esagerare...

Io direi che sarebbe più giusto assegnare uno stipendio per fasce di reddito ovvero si stabiliscono delle fascie di reddito.
Più in alto vai meno soldi prendi.

In questo modo si darebbero uguali possibilità (Teoriche) a tutti e si risparmierebbero i soldi con persone che di uno stipendio non ne hanno bisogno...

ipeto, xò non son sicuro di come si potrebbe procedere...
fonte1
00domenica 10 luglio 2005 00:00
quindi Mimmoxl riapre la discussione stipendi salariali dei politici dicendo che se prendono poco ,sarebbero molto piu' corruttibili ,credo che lo siano anche con tanti soldi, ma ammette che effettivamente guadagnano troppo,credo che il problema corruzione non sia stato finora aperto e credo che mimmoxl abbia toccato un problema importante che avrei voluto aprire prossimamente ,stiamo crescendo ed affrontando problemi interessanti a voi i commenti ,complimenti mimmoxl
Granduca di Milano
00domenica 10 luglio 2005 09:24
Re:

Scritto da: =Mimmoxl= 09/07/2005 23.05
Sono d'accordo a diminuire gli stipendi, però bisogna stare attenti...

Da una parte guadagnano davvero troppo! (E questo è vero)! dall'altra la loro funzione richiede una particolare attenzione...

Se gli si da uno stipendio troppo basso gli unici che potranno accedere alla carriera poltica sono persone che hanno mezzi economici notevoli (Ci troveremmo con parlamenti pieni di Berlusconi, Montezemolo, Agnelli...) che si farebbero i fatti propri molto più di quanto fanno adesso (Anche se con quello che sta facendo Berlusconi non so se si puàò fare di più...).

Quindi la carriera politica diventerebbe una carriera per le Elite.

Inoltre non bisogna dare uno stipendio troppo basso perchè si rischia la corruzione, un esempio può essere un morto di fame che riesce a diventare presidente del consiglio e guadagna 1000Euro al mese sarà più facilmente corruttibile rispetto ad uno che ne guadagna 10000.... (Anke se, come si suol dire, l'appetito vien mangiando e l'uomo quando si tratta di soldi ha sempre una gran fame...)

Quindi non saprei, da una parte è sicuro che i politici guadagnino troppo, poco ma sicuro, ma dall'altra non bisogna esagerare...

Io direi che sarebbe più giusto assegnare uno stipendio per fasce di reddito ovvero si stabiliscono delle fascie di reddito.
Più in alto vai meno soldi prendi.

In questo modo si darebbero uguali possibilità (Teoriche) a tutti e si risparmierebbero i soldi con persone che di uno stipendio non ne hanno bisogno...

ipeto, xò non son sicuro di come si potrebbe procedere...


Già ma come la mettiamo con gli assenteisti cronici che percepiscono gli stipendi senza fare niente, gli emolumenti dovrebbero essere rapportati all'attività che ogni eletto svolge, se io non vado a lavorare mi licenziano.
E poi con la nuova riforma federale i rappresentanti da eleggere verranno già ridotti di un terzo e non mi sembra poco.

PADANIA INDIPENDENTE:Sm1: :Sm1: :Sm1:
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