Stato, regioni, province e comuni

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Carlo Maria
00sabato 9 marzo 2013 22:48
Uhm... la proposta è meno stronzata di quanto pensassi, ma risulta comunque impraticabile e assai campata in aria.
Può risultare assai suggestiva l'idea d'abolire le regioni, ma i nuovi enti che vengono proposti, SPOILER le macroprovince, sarebbero comunque enti artificiali, giusto solo un poco meno delle regioni.
Inoltre si dovrebbe rivedere la Costituzione e tutta la legislazione dal 1970, quando finalmente le Regioni presero piede, cioè 43 anni di leggi. Non sono molte quelle improntate ad una devoluzione di competenze dallo Stato, ma abbastanza perché s'impieghi una legislatura per lavorarci su.
Tieni conto che le Regioni legiferano anche e possono farlo su certe materie con un certo grado d'autonomia. Se ora dividessimo per macroaree più ristrette, avremmo ancora più territori a velocità differenti, secondo me.
Personalmente la trovo una strada impercorribile.
Carlo Maria
00sabato 9 marzo 2013 22:55
Aggiungo che le Regioni erano fittizie 70 anni fa e anche forse 40 anni fa, ma tutto sommato ora hanno una certa riconoscibilità: capita ancora adesso che si ripudi l'appartenenza alla nazione, ma di norma si tende a identificarsi di più nella propria regione d'appartenenza: "le donne emiliane", "l'orgoglio autonomista sardo", "quelle sagome dei toscani"... sia i luoghi comuni sia gli insulti sono spesso su base regionale: "i veneti sono i terroni del nord", "piemontese falso e cortese", "i siciliani sono tutti mafiosi"... a me non sembra che le Regioni siano ancora un'entità così astratta, nel percepito, mentre invece diverse province sono frutto di un'invenzione politica di neanche vent'anni fa: pensa che sulle tessere sanitarie della provincia di Biella, creata nel 1995, è ancora riportata per errore la sigla della provincia di Vercelli, di cui prima faceva parte.
Juan Galvez
00sabato 9 marzo 2013 23:02
Re:
Carlo Maria, 09/03/2013 22:48:

Uhm... la proposta è meno stronzata di quanto pensassi, ma risulta comunque impraticabile e assai campata in aria.

Perchè?

Carlo Maria, 09/03/2013 22:48:


Può risultare assai suggestiva l'idea d'abolire le regioni, ma i nuovi enti che vengono proposti, SPOILER le macroprovince, sarebbero comunque enti artificiali, giusto solo un poco meno delle regioni.

In realtà la ratio della proposta sta nell'individuazione di territori storicamente rappresentativi di una comunità; quindi sostanzialmente l'opposto di quello che sembri pensare.

Carlo Maria, 09/03/2013 22:48:


Inoltre si dovrebbe rivedere la Costituzione e tutta la legislazione dal 1970, quando finalmente le Regioni presero piede, cioè 43 anni di leggi. Non sono molte quelle improntate ad una devoluzione di competenze dallo Stato, ma abbastanza perché s'impieghi una legislatura per lavorarci su.

Sì, ma questa è questione tecnica. Se vi fosse la volontà si potrebbe fare.

Carlo Maria, 09/03/2013 22:48:


Tieni conto che le Regioni legiferano anche e possono farlo su certe materie con un certo grado d'autonomia. Se ora dividessimo per macroaree più ristrette, avremmo ancora più territori a velocità differenti, secondo me.


No. L'istanza legislativa sarebbe lo Stato.Alle macroprovince andrebbero competenze amministrative. E comunque questa potrebbe essere una base di discussione. Anzi, è un'ottima base di discussione.

L'Italia così ridisegnata mi piace proprio:


V.
Sashimi
00domenica 10 marzo 2013 16:52
E' interessante soprattutto il criterio storico: per esempio alcuni comuni del Piemonte meridionale (Novi e dintorni) sono storicamente e culturalmente parte del genovesato -compreso il dialetto che si parla- e ritornerebbero "al sud".

Sarebbe una marcia indietro rispetto al federalismo regionale (il potere legislativo sarebbe di nuovo tutto centrale), tornando verso un modello alla francese.

Ma che cosa potrebbe tipicamente succedere dalle nostre parti? Che le macroprovince verranno create IN AGGIUNTA alle attuali province e regioni [SM=x2114809] costituendo un altro livello di comodi strapuntini [SM=x75015]. Vedasi alla voce "città metropolitane", che non so come siano state state influenzate dal (prevedibilissimo) fallimento della riduzione delle province, ma sono tuttora previste in partenza nel 2014.

S.

Carlo Maria
00domenica 10 marzo 2013 17:04
Re:
Sashimi, 10/03/2013 16:52:


Ma che cosa potrebbe tipicamente succedere dalle nostre parti? Che le macroprovince verranno create IN AGGIUNTA alle attuali province e regioni [SM=x2114809] costituendo un altro livello di comodi strapuntini [SM=x75015].
S.





A guardar quella cartina, per esempio, Biella, che non compare, è annessa al Nord Piemonte... insieme alla Valle d'Aosta. E' vero che siamo più vicini, ma non ci lega granché: è diverso il paesaggio, è diversa la lingua e i dialetti, sono diverse le usanze e non sono collegate neanche da autostrade... la Valle è sempre stata piuttosto riconoscibile e personale. Se proprio non può esser provincia o regione a se stante, avrebbe penso più senso legarla alla provincia di Torino e storicamente ci sarebbero diversi elementi a supporto di questa tesi, solo che la Provincia di Torino tiene praticamente solo la città, il circondariato e i monti di Susa. E' fittizio più di quanto stiamo a dirci.
Juan Galvez
00domenica 10 marzo 2013 19:58
È una base, Carlo, mica oro colato :)

V.
Juan Galvez
00domenica 10 marzo 2013 20:00
E tanto per dire: a una macroprovincia romana sarebbe più sensato attribuire (quasi tutto) il territorio della provincia di Latina, mentre la provincia di Rieti sarebbe da annettere più correttamente alla macroprovincia di Perugia.

V.
Juan Galvez
00domenica 10 marzo 2013 20:01
E tanto per dire due: l'idea delle macroprovince è ottima, ma temo che i timori del Sash sarebbero corretti.

V.
koala3
00lunedì 11 marzo 2013 11:25
Francamente, mi pare irrealizzabile in Italia.
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