Scuola demotivante!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
(SimonLeBon)
00domenica 13 luglio 2008 22:29
[Scuola] Io l'ho sempre pensato, questa è una piccola conferma. Studiare in Italia è piu' che altro una sofferenza...


008-07-13 18:30
PROF VECCHI E INSODDISFATTI, RISCHIO PER GLI STUDENTI
ROMA - Professori troppo anziani e spesso insoddisfatti della scuola in cui insegnano possono rappresentare un rischio per gli studenti. E' quanto emerge da uno studio di alcuni ricercatori di Bankitalia e del ministero dell'Istruzione.

Le entrate e le uscite di docenti dal sistema scolastico e soprattutto "gli spostamenti da una scuola all'altra di molti insegnanti di ruolo" che rappresentano circa un terzo del turnover complessivo causano una "mancanza di continuità didattica" che va a tutto svantaggio dello studio, sottolineano i ricercatori.

Proprio di questo turnover, e del "mismatch", ovvero dello scarso attaccamento degli insegnanti alla scuola in cui operano, "risente negativamente l' apprendimento degli studenti", si legge nell'approfondimento che evidenzia peraltro come gli insegnanti siano in media più vecchi del resto degli occupati.

ECCESSO DI TURNOVER PENALIZZA LO STUDIO
Insegnanti anziani, insoddisfatti della scuola in cui lavorano e troppo spesso desiderosi di fuggire dal proprio istituto in cerca di un 'upgrade' e di un trasferimento nelle scuole migliori. E' un quadro ben poco promettente quello delineato da alcuni ricercatori di Bankitalia e del ministero della pubblica istruzione inserito tra i temi di discussione di via Nazionale.

Un quadro soprattutto che influisce negativamente sugli studenti e sul loro apprendimento, messo a rischio dal turnover dei professori e dal loro "scarso attaccamento" alla scuola in cui operano. L'indagine degli studiosi passa a raggi x il corpo insegnante italiano, non solo perché i docenti assorbono circa i due terzi della spesa corrente per l'istruzione, ma anche perché la loro azione quotidiana rappresenta "la principale determinante, insieme alle caratteristiche innate e al contesto socio-economico, degli apprendimenti degli studenti". Quello che emerge è innanzitutto che gli insegnanti sono in media più vecchi del resto degli occupati e sono in prevalenza donne. Nelle regioni meridionali, in particolare, i docenti sono in genere "più vecchi, meno istruiti e con voti di laurea o di diploma inferiori a quelli dei loro colleghi che operano nel resto del paese". Gli insegnanti più anziani possono inoltre di solito contare su un voto di diploma o laurea più basso rispetto alla media. "Ciò - si legge nel tema di discussione - potrebbe discendere da meccanismi di cosiddetta 'selezione avversa', per cui rimangono nella professione soggetti meno capaci

Per quanto riguarda l'accesso nel mondo del lavoro, "l'inizio della carriera è caratterizzato da forte precarietà, con contratti a termine di durata inferiore rispetto al resto dell'economia, una più intensa ricerca di un altro lavoro e una più elevata probabilità di svolgere un secondo lavoro". Ma è sul turnover che i ricercatori si concentrano con particolare attenzione.

"Nell'insieme delle scuole italiane, più di un quinto dei docenti cambia scuola da un anno all'altro. Il turnover - scrivono - non è dovuto esclusivamente alla presenza di molti docenti con incarico solo annuale, cioé i precari. Ad essi si aggiungono le entrate e le uscite dal sistema e soprattutto gli spostamenti da una scuola all'altra di molti insegnanti di ruolo" che rappresentano circa un terzo del turnover complessivo. Lo studio sottolinea però che proprio di questo turnover, e del "mismatch", ovvero dello scarso attaccamento degli insegnanti alla scuola in cui operano, "risente negativamente l'apprendimento degli studenti". Lo studio risente cioé della "mancanza di continuità didattica".
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com