claudio.41
00venerdì 28 dicembre 2012 10:28
Così il Salmista : "Il SIGNORE gradisce quelli che lo temono,e quelli che sperano nella sua bontà" (Salmo 147:11).
"Gradisce" è parola di intima relazione col Signore. Daniele è qualificato "uomo gradito". In Giovanni 3:22, è promesso esaudimento completo a coloro che ubbidiscono ai Suoi comandi e fanno ciò che è gradito al Signore.
Lo schiavo ubbidisce, l'amico si studia di compiacere all'amico.
Gesù Cristo ha fatto appello ai Salmi come ad una delle tre linee scritturali che hanno detto di Lui....Il timore di Dio è il principio della Sapienza, sia che si intenda principio come tempo, e sia come condizione essenziale. Noi accettiamo in tutti e due i sensi.
Il perdono porta a temere Dio di più (Salmo 130:4).
Ma il PADRE vuole altro dai Suoi figli : che essi confidino in Lui , e non Lo limitino. Cioè che "sperino di continuo nella Sua benignità" . Egli si diletta nella Misericordia.
Siamo salvati per speranza (Romani 8:24) . Spesso siamo così distratti ed oppressi che non abbiamo più forza di sperare. Ed allora lo Spirito Santo ci presenta sempre più luminoso il ritratto di UNO, nel cui Nome ci facciamo coraggio . Gesù stesso diviene nostra speranza.
Pattybolzano
00martedì 7 maggio 2013 21:26
Pattybolzano
00mercoledì 14 maggio 2014 22:18