Pena di morte

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PoetaGuerriero
00giovedì 19 febbraio 2004 22:49
(ANSA) - WASHINGTON, 19 FEB - Dopo quattro anni nel braccio della morte, Alan Gell, un condannato nella Carolina del Nord e' stato assolto in un nuovo processo. Un giudice ha scoperto che in primo grado la procura aveva nascosto delle prove a sua discolpa e la nuova giuria ha assolto il 28enne dall'accusa di aver ucciso nel 1995 Allen Jenkens in una rapina. Il caso ha riacceso il dibattito sulla pena di morte in Nord Carolina, dove gli oppositori chiedono una moratoria in attesa di un riesame del sistema penale.
2004-02-19 - 07:53:00

Piggì: dibattiamo anche noi??? [SM=x331836]
...Avrei voluto che...
00giovedì 19 febbraio 2004 23:32
personalmente non sono daccordo con la pena di morte...non ha senso vendicare un reato con una morte...pur colpevole o innocente che sia...il condannato è sempre una persona...e come tale dev'essere rispettata...nonostante lo sbaglio...credo inoltre che la pena di morte non funge da deterrente in nessun caso...i reati vengono comunque commessi...e non ci sarà nessun tipo di provvedimento tale da impedire l'illegalità...

[Modificato da ...Avrei voluto che... 19/02/2004 23.33]

river p.
00venerdì 20 febbraio 2004 12:09
facciamo prima a chiedere chi è favorevole...[SM=x331826] (e poi a picchiarlo di brutto!!!! [SM=x331841] Scherzo, ragazzi, scherzo....[SM=x331901]
PoetaGuerriero
00venerdì 20 febbraio 2004 12:14
Re:

Scritto da: river p. 20/02/2004 12.09
facciamo prima a chiedere chi è favorevole...[SM=x331826] (e poi a picchiarlo di brutto!!!! [SM=x331841] Scherzo, ragazzi, scherzo....[SM=x331901]



[SM=x331836] concordo!!!

[SM=x331841] [SM=x331841] [SM=x331841]
Dolcemia
00venerdì 20 febbraio 2004 14:26
[SM=x331895]
volevo proporre i lavori forzati a vita... ma mi sa che qua mi menate....[SM=x331833]
river p.
00venerdì 20 febbraio 2004 14:39
Re:

Scritto da: Dolcemia 20/02/2004 14.26
[SM=x331895]
volevo proporre i lavori forzati a vita... ma mi sa che qua mi menate....[SM=x331833]



a dire il vero questa, secondo me, è una proposta di tutto rispetto [SM=x331874]
Ravenlock
00venerdì 20 febbraio 2004 18:14
Re: Re:

Scritto da: river p. 20/02/2004 14.39


a dire il vero questa, secondo me, è una proposta di tutto rispetto [SM=x331874]



sono d'accordo... trovo sia una soluzione migliore della pena di morte, la cui inutilità mi sembra evidente tanto che serial killer quali ad esempio Jeffrey Dahmer (il mostro di Milwaukee) o il mostro di Rostov (per non parlare solo di Stati Uniti) non si sono certo fermati dall'effettuare i loro delitti.

[Modificato da Ravenlock 20/02/2004 18.14]

PoetaGuerriero
00martedì 24 febbraio 2004 14:18
Pena di morte: negli Usa il 66% e' per le esecuzioni in tv
(ANSA) - WASHINGTON, 24 FEB - Due terzi degli americani interpellati per un sondaggio si sono detti favorevoli alla trasmissione in tv delle esecuzioni capitali. E il 21% degli intervistati e' disposto a pagare per vedere giustiziato Osama bin Laden, ritenuto il responsabile degli attacchi all'America dell'11 settembre 2001. E quasi uno su tre vorrebbe che proprio bin Laden inaugurasse la diretta delle esecuzioni. L'11%, inoltre, e' disposto a pagare anche per vedere l'iniezione letale di Saddam Hussein.
2004-02-24 - 09:42:00

Piggì: no comment verso una popolazione che ha la presunzione di insegnare la civiltà ad altri [SM=x331851]


PoetaGuerriero
00mercoledì 17 marzo 2004 11:00
Texas, 5 condanne a morte per reati commessi da minorenni
(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Amnesty International cerca di scongiurare le esecuzioni in Texas di cinque prigionieri condannati per reati commessi quando erano minorenni.La sezione italiana di Amnesty ha inviato una lettera al Governatore del Texas, Rick Perry. Amnesty ha ricordato al Governatore, noto per le sue posizioni intransigenti sulla pena di morte, che "le esecuzioni di minorenni all'epoca del reato sono vietate dal diritto internazionale".
2004-03-16 - 18:27:00

Piggì: ...ancora una volta resto senza parole nei confronti del "paese" considerato da molti il + civile, democratico e liberale del mondo.

Il diritto internazionale viene fatto rispettare solo quando fa comodo?!? [SM=x331851]
river p.
00mercoledì 17 marzo 2004 13:28
Re: Texas, 5 condanne a morte per reati commessi da minorenni

Scritto da: PoetaGuerriero 17/03/2004 11.00

Il diritto internazionale viene fatto rispettare solo quando fa comodo?!? [SM=x331851]



... mi puoi ricordare l'ultima volta che gli Stati Uniti hanno rispettato il diritto internazionale? [SM=x331846]
Elric77
00mercoledì 17 marzo 2004 13:52

Scritto da: PoetaGuerriero 17/03/2004 11.00

Texas, 5 condanne a morte per reati commessi da minorenni




"A volte mi domando perche' Dio sprechi pelle per simili rifiuti" (e' una citazione).

Sinceramente, alla pena di morte sono favorevole.
Segoea
00mercoledì 17 marzo 2004 14:02
Quando ero più piccola ero favorevole alla pena di morte, avevo visionei più estremiste.
Poi ho pensato...ma lo Stato che si erge a giustiziere e ripaga con la stessa moneta, non è a sua volta un assassino???
A questa domanda ho risposto in modo affermativo, e vicino a questo ho raccolto un pò di notizie riguardanti i casi in cui persone giustiziate si sono poi rivelate innocenti, e guarda caso questi per la maggior parte sono persone che appartengono a categorie disagiate e non hanno la possibilità di pagarsi fior fiore di avvocati per difendersi...aggiungendo poi che le statistiche rivelano che negli stati in cui la pena di morte è stata applicata non si è mai riscontrato una reale diminuzione dei crimini, mi domando proprio lo scopo di tenerla ancora in vigore...

[Modificato da Segoea 17/03/2004 14.03]

river p.
00mercoledì 17 marzo 2004 14:23
Re:

Scritto da: Elric77 17/03/2004 13.52
Sinceramente, alla pena di morte sono favorevole.



ipotizziamo che tu assomigli come una goccia d'acqua ad un famigerato serial killer e ipotizziamo che i testi siano convinti di aver visto proprio te sul luogo del delitto e tu non sia in grado di provare che eri a casa a dormire, perchè eri solo e nessuno ti ha visto.


Che facciamo? L'accendiamo lo stesso la sedia elettrica (o quello che preferisci)? [SM=x331901]
Ravenlock
00mercoledì 17 marzo 2004 14:48
Re:

Scritto da: Elric77 17/03/2004 13.52


"A volte mi domando perche' Dio sprechi pelle per simili rifiuti" (e' una citazione).




... ritengo la scelta di una citazione come questa un po' forte... chi puo' tra noi giudicare gli altri tanto da giudicarli rifiuti inutili?
Dolcemia
00mercoledì 17 marzo 2004 15:29
LAVORI FORZATI A VITA!!!
Elric77
00mercoledì 17 marzo 2004 15:47
River P.

Mi aspetto che prima di mettere a morte qcuno ci siano delle certezze. Sai com'e', ha qualcosa di definitivo.
Dove c'e' un dubbio, per piccolo che sia, sinceramente, voglio sperare che si abbia il buonsenso di non applicarla.

In ogni caso, sebbene il "prezzo sociale" da pagare perche' alcune cose non succedano piu' sia sicuramente alto, c'e' da mettere in conto che - secondo me - e' comunque piu' basso di quello che comunque si paga per l'operato di questi personaggi.

L'accendiamo?
Se si ha la certezza che serva a qcosa si'.

NON ipotizziamo che lo scenario che hai descritto sia a dir poco "abbastanza remoto" (perche' tale e'), e NON ipotizziamo che per la legge italiana qcuno sia innocente finche' non viene provato il contrario (perche' dice cosi', di fatto) - preferisco parlare di cose concrete che non di scenari possibili - in ogni caso lo faccio rientrare nei "prezzi sociali" di cui parlavo prima. Sono cosciente della possibilita' che ci siano errori.

Con un po' di pragmatismo e di freddezza (gelida, me ne rendo conto), preferisco un innocente che muore per errore, che non lo stesso innocente piu' altri quattro o cinque innocenti come lui che muoiono perche' c'e' un assassino in piu' in giro.
La pena di morte, va ricordato, non e' solo una punizione, e non ha come fine soltanto se' stessa: ha soprattutto efficacia deterrente.

Naturalmente, sono opinioni.

Ravenlock

Riconosco che la citazione e' forte (e' presa dal fumetto di "Il Corvo" - dal fumetto, non dal film; c'e' differenza).

Sinceramente, se e' del "mio giudizio" che parli (quello espresso nella citazione, per intenderci), allora ti rispondo con una domanda, alla faccia del galateo: bastano due braccia e due gambe per fare un "uomo", oppure anche quella "cosa" che passa sotto il nome di "umanita'" e' richiesta?
Ravenlock
00mercoledì 17 marzo 2004 16:01
Re:

Scritto da: Elric77 17/03/2004 15.47
[Ravenlock

Riconosco che la citazione e' forte (e' presa dal fumetto di "Il Corvo" - dal fumetto, non dal film; c'e' differenza).

-Conosco entrambi, so la differenza che ci passa. Questo non vuol dire che condivido quella frase.

Sinceramente, se e' del "mio giudizio" che parli (quello espresso nella citazione, per intenderci), allora ti rispondo con una domanda, alla faccia del galateo: bastano due braccia e due gambe per fare un "uomo", oppure anche quella "cosa" che passa sotto il nome di "umanita'" e' richiesta?

BEh chiariscimi una cosa... tu puniresti un cosiddetto 'uomo senza umanità' facendo a meno di essa? Facendo così ti metti sullo stesso piano di un eventuale criminale.

[Modificato da Ravenlock 17/03/2004 16.02]

Elric77
00mercoledì 17 marzo 2004 16:20
Re: Re:

Scritto da: Ravenlock 17/03/2004 16.01



Beh chiariscimi una cosa... tu puniresti un cosiddetto 'uomo senza umanità' facendo a meno di essa? Facendo così ti metti sullo stesso piano di un eventuale criminale.




No, fai attenzione, non e' la stessa cosa.
Se l' "umanita'" fa differenza, allora NON e' uguale per niente, perche' non puoi mettere sullo stesso piano la morte di un uomo con la morte di qcuno che non lo e'. Sempre che, ripeto, il fatto che si elenchi l' "umanita'" fra le cose che definiscono "un uomo".

Almeno per me, c'e' differenza.
Ravenlock
00mercoledì 17 marzo 2004 16:24
Re: Re: Re:

Scritto da: Elric77 17/03/2004 16.20


No, fai attenzione, non e' la stessa cosa.
Se l' "umanita'" fa differenza, allora NON e' uguale per niente, perche' non puoi mettere sullo stesso piano la morte di un uomo con la morte di qcuno che non lo e'. Sempre che, ripeto, il fatto che si elenchi l' "umanita'" fra le cose che definiscono "un uomo".

Almeno per me, c'e' differenza.




Se è così, ripeto, chi è colui che si erge su tutti gli altri per decidere chi è 'uomo' e chi no?
PoetaGuerriero
00mercoledì 17 marzo 2004 16:53
Re:

Scritto da: Elric77 17/03/2004 15.47
River P.

Mi aspetto che prima di mettere a morte qcuno ci siano delle certezze. Sai com'e', ha qualcosa di definitivo.
Dove c'e' un dubbio, per piccolo che sia, sinceramente, voglio sperare che si abbia il buonsenso di non applicarla.



E' già questa è un po' un'utopia: qualsiasi sistema giudiziario non è perfetto (come in qualsiasi cosa fatta dagli uomini) ed è una delle principali ragioni che ha portato forti dubbi sulla sua opportunità a molti governatori convinti dell'utilità della "pena di morte"


In ogni caso, sebbene il "prezzo sociale" da pagare perche' alcune cose non succedano piu' sia sicuramente alto, c'e' da mettere in conto che - secondo me - e' comunque piu' basso di quello che comunque si paga per l'operato di questi personaggi.



Lo ha già detto Segoea... è dimostrato che la pena di morte non costituisce affatto un deterrente nelle delinquenze



L'accendiamo?
Se si ha la certezza che serva a qcosa si'.


Daccela tu questa certezza... perchè io proprio non la vedo



NON ipotizziamo che lo scenario che hai descritto sia a dir poco "abbastanza remoto" (perche' tale e'), e NON ipotizziamo che per la legge italiana qcuno sia innocente finche' non viene provato il contrario (perche' dice cosi', di fatto) - preferisco parlare di cose concrete che non di scenari possibili - in ogni caso lo faccio rientrare nei "prezzi sociali" di cui parlavo prima. Sono cosciente della possibilita' che ci siano errori.


Sai... i padri della democrazia hanno sempre pensato prima di tutto a tutelare gli "innocenti" che a perseguire i "colpevoli"... si chiama "stato garantista" (comunque river ci saprebbe spiegare meglio)... ed è uno di quei pochi principi che mette daccordo una larghissima schiera di politici da qualsiasi percoso provengano




Con un po' di pragmatismo e di freddezza (gelida, me ne rendo conto), preferisco un innocente che muore per errore, che non lo stesso innocente piu' altri quattro o cinque innocenti come lui che muoiono perche' c'e' un assassino in piu' in giro.
La pena di morte, va ricordato, non e' solo una punizione, e non ha come fine soltanto se' stessa: ha soprattutto efficacia deterrente.


Ti sbagli... leggi sopra... se avesse la caratteristica di "deterrente" forse (e sottolineo forse) avrebbe un minimo di senso!


Naturalmente, sono opinioni.


Naturalmente... siamo qui x esporle



... bastano due braccia e due gambe per fare un "uomo", oppure anche quella "cosa" che passa sotto il nome di "umanita'" e' richiesta?



Non ho presunzione di onnipotenza tale da stabilire l' "umanità" di qualcuno... chiunque esso sia o qualsiasi cosa abbia fatto.
Uyulala
00mercoledì 17 marzo 2004 19:30
Sono amorale e me ne infischio di considerazioni di carattere moralistico. Faccio però considerazioni pratiche. La pena di morte si basa sostanzialmente su due principi:
1. eliminare dalla società una persona ritenuta irrimediabilmente pericolosa
2. vendicare la società stessa rispetto ad un reato efferato.

Nel primo caso è noto come persone che sono vissute per anni aspettando l'esecuzione della pena capitale, spesso ci sono arrivate (magari a distanza di 10-15 anni dopo la carcerazione) dopo aver effettuato un cambiamento tale che davvero si poteva dire che non si trattasse più di quella persona che aveva commesso il delitto.

Nel secondo caso dobbiamo chiederci seriamente che garanzie possa dare al cittadino una società che lascia la possibilità teorica e giuridica della vendetta. Se oggi questa potrebbe essere effettuata per reati orribili (pedofilia con uccisione della vittima minorenne per esempio), in futuro ci potrebbe essere un'estensione delle ragioni "vendicabili". Non dimentichiamoci che permettere costituzionalmente la pena di morte è una crepa in una diga, che può allargarsi e consentire che essa crolli sotto la pressione di periodi politicamente troppo emotivi per essere contenibili.

Non mi interessa che un serial killer venga "riabilitato", ci credo poco a questa possibilità e non so neppure se io personalmente sarei contenta che ce l'avesse. Mi interessa che la diga sia ben salda e possa giuridicamente tenere anche alle mareggiate più impetuose.
river p.
00giovedì 18 marzo 2004 10:13
Questa volta lascio stare la mia opinione personale sulla pena di morte (sono contraria, anche se - ad esempio - tutte le volte che le vittime sono minori o persone palesemente non in grado di difendersi... mi arrabbio talmente tanto che andrei personalmente a bastonare il responsabile...[SM=x331865] ).

Rilevo solo un aspetto pratico: ossia la certezza della colpevolezza. Ebbene non c'è certezza.

Se nelle aule dei tribunali c'è il cartello "la legge è uguale per tutti", alla porta d'entrata dovrebbero metterne uno con scritto "o voi che entrate, lasciate qui ogni certezza"...[SM=x331901]

E non mi riferisco mica solo al penale, ma anche a qualsiasi causa civile, amministrativa, tributaria, di lavoro o quello che volete.

Da un lato il diritto è oggetto - continuamente - di interpretazione. Dall'altro la giurisprudenza cambia orientamento piuttosto frequentemente (la Corte di Cassazione, ad esempio, che dovrebbe indicare una strada da seguire, è spesso in contrasto con se stessa, nel senso che una sezione deicde in un modo e un'altra sezione, nello stesso periodo, decide lo stesso caso in modo diverso).

Infine: siamo giudicati da uomini e donne. Persone come noi, che hanno idee proprie (non necessariamente coincidenti col comune sentire), che hanno vissuto esperienze, che soffrono frustrazioni e che per altre cose possono essere soddisfatte.
Io ho sempre pensato che chi fa il giudice deve essere una persona equilibrata. E in effetti molti sono così. Ma c'è anche chi, magari solo in un determinato periodo, non lo è (... infatti sono persone come tutti noi).


A questo si deve aggiungere che è vero che il nostro ordinamento penale è garantista (per cui una persona è innocente finchè non passa in giudicato la sentenza che l'ha ritenuto colpevole).
Tuttavia... le risultanze istruttorie non sono sempre chiare e - anche quelle - spesso si lasciano interpretare....
Non è affatto certo nè facile dimostrare la propria innocenza, soprattuto nei casi che hanno più presa sulla gente, dove è necessario trovare "il responsabile" per tranquillizzare la collettività.

Si, direte voi... ma il punto non è che io devo dimostrare di essere innocente; è il PM a dover dimostrare che (eventualmente) sono colpevole.
In realtà le due cose sono tra loro legate e la teoria accusatoria del PM deve essere smontata (perchè se non stesse in piedi, non chiederebbe di andare avanti col giudizio...) con una prova contraria rispetto a quello che lui sostiene.
Ma, mi ripeto... se fosse palese che uno è innocente non si arriverebbe necessariamente al processo.
Se invece ci sono incertezze... bè quelle incertezze diventano pericolose anche per chi è innocente.

E sinceramente, stando così le cose, mi sembra eccessivamente rischioso punire uno togliendogli la vita.
E poi... questa è una punizione? Da morto non sentirebbe più niente....

river p.
00giovedì 18 marzo 2004 12:43
uè... ragazzi... spero non vi siate addormentati, perchè - al solito - scrivo troppo! [SM=x331826]
PoetaGuerriero
00mercoledì 9 marzo 2005 11:49
Cina
(ANSA) - PECHINO, 9 MAR - L'anno scorso in Cina piu' di 145.000 persone sono state condannate a morte, all'ergastolo o a pene detentive superiori ai cinque anni. In Cina il numero delle condanne a morte e' un segreto di Stato e le organizzazioni umanitarie internazionali ritengono che non siano meno di 10.000 l'anno. Xiao Yang ha detto che nel 2004 i condannati per reati 'gravi' sono stati oltre 700.000, il 19% dei quali ha subito la condanna a morte, all'ergastolo o comunque a pene superiori ai 5 anni.

Piggì: Si fa tanto parlare su come fare per arginare l'invasione dei prodotti cinesi nei nostri mercati, per non condannare al fallimento tante nostre aziende (solitamente medio/piccole) che non riescono ad essere concorrenziali con costi inferiori di 10 volte. Il governo Berlusconi stà vagliando l'ipotesi di utilizzare dazi sulle importazioni orientali; provvedimento che francamente mi suona di stampo medioevale e assolutamente incoerente con filosofie di globalizzazione. A mio modestissimo parere, si potrebbero porre al centro della questione i diritti umani e condizionare gli scambi commerciali in base alle aperture in tal senso del governo cinese. Noi europei possiamo permettercelo.
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