Il caldo torrido mi obbliga a partire subito in abbigliamento estivo, nonostante siano solo le 7 del mattina quando montiamo in sella: infatti dopo 10 minuti sosta perchè David deve togliesi il giubbotto; altro 5 minuti e Graziano deve fare un bisognino, poi David vuole il telefono per connettersi al forum per gli auguri del giorno, poi Graziano si deve togliere i gambali. Io invece mi fermo ovunque per i ripetuti bisognini (troppa birra la sera prima) e poi recupero affannosamente, ed in qualche maniera si arriva ai piedi del San Boldo.
Il vento è forte e mettono davanti me che sono il più grosso: dal 7 al 10% sono le mie pendenze e cerco di darmi da fare, ma Graziano bisogna spingerlo e rincuorarlo !
Breve sosta in carrozzeria perchè Graziano ha con se 5 brugole ma non quella che mi serve, quindi attacchiamo il Praderadego. Quando si sale sopra al 10% i due "amici" allungano, quando la strada spiana un poco rientro, e solo nel finale Graziano perde le ruote adducendo vergognose scuse di mal di schiena: scollinerà dopo circa 20 minuti.
Su e giù per le colline fino ad attraversare il Piave, ormai restano solo 20 km pianeggianti e Graziano si mette a dare i cambi con ritmo forsennato che a volte mi mette in difficoltà: del resto, dopo aver succhiato le ruote per quasi 5 ore...
Nel finale si inventano traguardi inesistenti pur di lanciare volare che spremono le ultime energie rimaste ma che faranno molto bene alla nostra condizione fisica dei prossimi giorni.
In sostanza con David e Graziano c'è sempre da divertirsi e da pedalare in allegria, senza trascurare anche il fattore tecnico, perchè nonostante tutto gli altri due vanno forte davvero.
Domenica invece sono andato a mangiare a Sant'Augusta
salendo a piedi da Vittorio Veneto (con i bimbi appresso, che nonostante abbiamo camminato parecchio vista la loro età, per diversi tratti si sono "zainizzati" sulle spalle). Un vero toccasana per le gambe (soprattutto in discesa) e per lo stomaco (gnocchi, polenta, spiedo, dolci fatti in casa, amari...)