Offerte e decimali

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Michele Dei Cas
00martedì 5 agosto 2008 17:12
Il bando, dove non sono esplicitamente indicate le cause di esclusione, prevede: "il ribasso percentuale potrà essere espresso con un massimo di due decimali".
Diverse offerte, invece, presentano l'offerta con tre decimali.
a) Esclusione di tali offerte.
b) "Conversione" con arrotondamento; es. 1,569 diventa 1,57.
c) "Conversione" con troncamento; es. 1,569 diventa 1,56.
Sia b) che c), però, mi parrebbero distorcere la volontà del concorrente; quindi esclusione?
ferrari.m
00martedì 5 agosto 2008 18:29
Se non è stata prevista come specifica causa di esclusione nel bando io non escluderei.

Tra i due metodi (troncamento e arrotondamento) i sceglierei il secondo, mi sembrerebbe quello meno distorsivo delle offerte.

Il mio consiglio è di fare una prova pratica.
Provate cosa succede a fare i conti con tre decimali e se, come possibile, il risultato è uguale a quello che si ottiene con il troncamento o l'arrotondamento, scegliete quello che da il medesimo risultato (ovviamente se vince una ditta la cui offerta è espressa con due decimali, altrimenti cambierebbe il prezzo di aggiudicazione).

Se invece il risultato fosse diverso (o il medesimo ma aggiudicataria una ditta che ha espresso il ribasso con più di due decimali), fregatevene del bando e fate i conti con i tre decimali.

p.s. per il futuro ovviamente cambiate il bando (io lascerei libertà nel numero dei decimali).
marco panaro
00martedì 5 agosto 2008 23:47
Anche io cambierei il bando, per il futuro.

Consiglio di Stato Sezione 5, Sentenza del 23 giugno 2008, n. 3104

A fronte di una prescrizione chiara e puntuale, riguardante il contenuto dell'offerta economica, l'amministrazione non avrebbe potuto disapplicare il bando e considerare assolutamente irrilevante la circostanza che talune offerte fossero espresse con più di due decimali, in evidente contrasto con le prescrizioni autonomamente stabilite in sede di indizione della gara.

Si tratta di una prescrizione che non ha valore meramente formale, ma presenta un preciso contenuto sostanziale. Basterebbe osservare che l'indicazione di due o più decimali riguarda le modalità di espressione dell'offerta economica e condiziona, in modo evidente, la "misura" dell'offerta proposta dal concorrente.

Mediante l'indicazione di un decimale ulteriore rispetto ai due previsti dal bando, si incide non solo sulla determinazione della soglia di anomalia delle offerte, come è avvenuto, concretamente, nella gara in contestazione, ma si altera palesemente anche la formazione della graduatoria delle offerte di pari importo (se riferite al solo secondo decimale).

L'impresa che indica un ulteriore decimale di ribasso ottiene un evidente vantaggio, perché può conseguire una posizione migliore in graduatoria, mediante un minimo ritocco dei prezzi. Basterebbe pensare che, a parità del secondo decimale, potrebbe risultare indebitamente avvantaggiata l'impresa che aggiunga non solo un terzo, ma anche un "ennesimo" decimale.

Pertanto, le offerte economiche con più di due decimali, in evidente contrasto con il bando di gara, avrebbero dovuto essere escluse, anche in mancanza della espressa previsione di tale sanzione.

Al riguardo, è incontestabile che la violazione delle prescrizioni essenziali del bando di gara determina l'esclusione, anche in mancanza di una espressa previsione. Nel caso di specie, infatti, si tratta delle modalità di formulazione dell'offerta economica, che assumono una diretta rilevanza sostanziale nell'ambito della graduazione di concorrenti e non già di una prescrizione marginale, di carattere meramente formale.

Ne consegue che le offerte con più di due decimali sono state illegittimamente ammesse alla gara.
marco panaro
00martedì 5 agosto 2008 23:52
In senso contrario:

La clausola del bando ha evidentemente lo scopo di evitare la presentazione di offerte formulate con numeri contenenti molte cifre decimali e, comunque, anche in tal caso, la conseguenza non è quella dell'esclusione dell'offerta, ma la non valutazione delle cifre successive alla terza (Tribunale Amministrativo Regionale SICILIA - Palermo Sezione 3, Sentenza del 14 dicembre 2007, n. 3397).
marco panaro
00martedì 5 agosto 2008 23:55
È illegittima la clausola del disciplinare che, in quanto limita il calcolo della media delle offerte, mediante arrotondamento, alle prime due cifre decimali, nel silenzio della legge, impedisce l'aggiudicazione al concorrente che ha presentato l'offerta migliore, perché l'arrotondamento, di per sé, comporta un sistema di aggiudicazione non rispondente al criterio della " ricerca della migliore offerta ", introducendo elementi di aleatorietà nel calcolo tali da stravolgere il dato matematico (Tribunale Amministrativo Regionale SICILIA - Palermo Sezione 1, Sentenza del 25 ottobre 2007, n. 2288).
Michele Dei Cas
00mercoledì 6 agosto 2008 09:59
Grazie Mario e Marco; mi atterrei alla sentenza delle 23.47; quella delle 23.52 (a parte la gerarchia e la specialità Sicula, dove mi pare esista una legge regionale che dispone il limite dei decimali), afferma solo incidentalmente il principio indicato, in quanto la materia del contendere era quella opposta (l’ammissibilità dell’offerta economica indicata con un numero composto da due cifre decimali anziché da tre cifre decimali, come previsto dal bando di gara... come dire che hanno escluso un'offerta presentata con il 28,13, perché non hanno scritto 28,130 [SM=g27828]); quella delle 23.55 mi pare riguardare esclusivamente il divieto di arrotondare non le offerte ma le medie (delle offerte e degli scarti) cosa sulla quale mi pare ci sia quasi l'unanimità.
Quanto al bando da cambiare, mi pare che sia Autorità sia giurisprudenza abbiano dichiarata legittima (anzi l'Autorità l'ha suggerita) la previsione di limitare il numero dei decimali. Il problema è che pare che alcune ditte scelgano volutamente di contraddire le previsioni dei bandi, per vedere l'effetto che fa, o per precostituirsi motivi di ricorso (effetto medie/cordate?). Sicuramente una cosa cambierei nel bando (che non ho fatto io): se si vuol lasciare un numero massimo di decimali, inserirei la previsione esplicita di cosa succede a chi viola tale norma di gara.
marco panaro
00mercoledì 6 agosto 2008 23:52
Io però continuo a pensare che tre quarti delle indicazioni dell'Autorità, tra cui queste, siano complicazioni inutili, quando non veri e propri sviamenti.

Va bene il principio della gerarchia delle fonti, ma vuoi mettere la successione delle norme nel tempo 23.52 contro 23.47) ? [SM=g27828]

Certo che, con riferimento a 23.52, anche l'ente che ha escluso perché mancava uno zero... [SM=g27829]
Michele Dei Cas
00giovedì 7 agosto 2008 08:46
Grazie nuovamente.
ferrari.m
00giovedì 7 agosto 2008 10:31
Facci sapere cosa avete deciso (e come è andata a finire)...

Ciao
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com