MILANO - Il calo del prezzo del petrolio, rientrato sotto i 133 dollari al barile. L'annuncio del gruppo tedesco Daimler pronto ad acquistare fino a 10 miliardi di azioni proprie che ha mosso al rialzo le società automobilistiche. Infine, i dati di bilancio annunciati da Goldman Sachs (migliori delle previsioni, nonostante l'utile in calo) che hanno provocato copiosi acquisiti su tutti i titoli finanziari.
Sono queste le tre ragioni principali che hanno permesso alle Borse europee di chiudere tutte in terreno positivo. Frenate solo in parte dopo la pubblicazione di una serie di dati macro-economici in arrivo dagli Stati Uniti: i prezzi alla produzione sono saliti più delle attese, la produzione industriale è calata più di quanto si aspettassero gli analisti, mentre i nuovi cantieri sono scesi meno del previsto ma al livello più basso dal marzo del 1991.
Le piazze del Vecchio Continente hanno così archiviato la seduta in guadagno, appena prima che Wall Street virasse al ribasso. Milano è stata la meno brillante (+0,59% l'indice Mibtel) assieme a Zurigo (+0,18%). Molto meglio Londra (+1,16%), Francoforte (+0,98%) e Parigi (+0,61%).
A Piazza Affari - che risentito di problemi tecnici che per circa un'ora hanno bloccato le contrattazioni - è stata finalmente una giornata positiva per i bancari. In particolare, il più scambiato, Unicredit, è salito del 2,19% dopo le dichiarazioni dell'ad Alessandro Profumo sulla probabile nuova espansione verso l'Est Europa. In forte rialzo anche Mediolanum (+3,51%), il cui socio di controllo Ennio Doris ha annunciato un piano di espansione in Europa.
Tra i titoli migliori della giornata c'è sicuramente Fiat (+2,53%) nella scia di tutto il settore in Europa. Mentre ha chiuso in calo, dopo la frenata del petrolio, Eni (-0,31%); e fra i pochi titoli in controtendenza c'è anche Generali (-2,06%), penalizzate dal giudizio di una società di rating.
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