Magny Cours 09

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ti61no
00mercoledì 30 settembre 2009 11:23
Magny Cours, Martedi 29 Settembre 2009

Haga e Spies lanciano la volata per il titolo Superbike 2009

Non si sono ancora spenti gli echi del weekend di Imola, con 67.000 appassionati presenti nel circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola, che il Campionato Mondiale Hannspree Superbike torna in pista per quella che sarà una volata di due gare verso il titolo 2009.

Si inizia dal circuito di Magny Cours, Francia, situato a circa 300 km da Parigi, sul quale si sono disputati sette round. Lungo 4.411 metri, è un tracciato impegnativo, che alterna curve veloci a grandi staccate. Il plurivincitore è l’attuale leader del campionato, Noriyuki Haga (Ducati), che è salito quattro volte sul gradino più alto del podio, tre nelle ultime quattro gare. Alle sue spalle a quota due Troy Bayliss, James Toseland e Doug Polen, quindi con una vittoria Neil Hodgson, Ruben Xaus, Chris Vermeulen e Lorenzo Lanzi. Per quel che riguarda le Marche, la parte del leone la fa la Ducati, nove vittorie, quindi Yamaha tre e Honda due.


TESTA A TESTA – La gara di Imola ha azzerato la situazione, visto che Haga ha ripreso il comando della classifica ma per soli tre punti nei confronti di Ben Spies. Ai fini del titolo, è come se il campionato si giocasse in pratica in due round, quattro gare, dando ancora più pathos ad una stagione che si è rivelata tra le più avvincenti nella storia della Superbike. Sulla carta, a Magny Cours parte favorito il giapponese, vista la sua familiarità con la vittoria su questo circuito, ma il pilota texano non sarà certamente quello un po’ sotto tono di Imola, e quindi ci si aspettano scintille sportive tra i due, dove l’aspetto psicologico svolgerà un ruolo molto importante.

Così come è quello di Michel Fabrizio, che ad Imola ha vinto la sua seconda gara stagionale e che è ancora matematicamente il lotta per il titolo, avendo 61 punti di ritardo dal compagno di squadra, con 100 ancora a disposizione. Oggettivamente però il suo recupero appare abbastanza improbabile e quindi è facile che la Ducati possa iniziare a pensare ad un gioco di squadra, considerato che il romano è uno dei pochi in grado di giocarsela con Spies e Haga.


BIAGGI E APRILIA SUPER – Uno degli altri è sicuramente Max Biaggi, grazie anche all’Aprilia RSV4 che ha fatto veramente dei passi da gigante sulla strada della competitività al vertice. Ad Imola Biaggi ha lottato alla pari con le Ducati dopo aver sofferto nel test di luglio, a riprova di quanto abbiano lavorato bene a Noale. In terra di Francia, dove lo scorso anno si piazzò quarto e sesto, il pilota Aprilia riprende la corsa con l’obiettivo di centrare la seconda vittoria stagionale, con un occhio alla classifica di campionato, che lo vede quinto a soli sei punti da Jonathan Rea. Il talento della Honda ha deluso ad Imola, dove ha commesso errori a ripetizione. Un peccato perché Rea aveva dimostrato di avere un passo gara sicuramente da podio. La gara di Magny Cours arriva subito per il riscatto e c’è da credere che il nordirlandese sarà di nuovo protagonista.


RILANCIO BMW E KAWASAKI, SUZUKI IN CRISI – La gara di Imola ha ridimensionato un po’ la BMW, che non è stata mai protagonista dopo prove buone. Troy Corser ha portato a casa come miglior risultato un 11esimo posto, alla fine ha fatto meglio Ruben Xaus che, al rientro dopo l’infortunio, ha badato solo a portare a casa punti. A Magny Cours, soprattutto l’australiano proverà a riprendere confidenza con le posizioni a ridosso del podio, che resta invece obiettivo abbastanza lontano per la Kawasaki. Broc Parkes è entrato nella top ten in gara 1 ma c’è molto da lavorare per provare ad avvicinare le big del campionato. Momento molto difficile per la Suzuki, che sta chiudendo con sofferenza un campionato partito con ben altri obiettivi. In questi due round conclusivi la squadra chiede ai suoi due piloti, Karl Muggeridge e Yukio Kagayama, una prova d’orgoglio, e già a partire da Magny Cours.


SUPERSPORT – L’inopinata scivolata di Cal Crutchlow ad Imola ha riaperto un campionato che sembrava saldamente nelle sue mani. Invece ora il pilota inglese si trova con un vantaggio di soli due punti nei confronti di Eugene Laverty (Honda), che ha sfruttato bene la situazione. Crutchlow ha dimostrato di avere una marcia in più quest’anno ma ha commesso qualche errore di troppo e adesso la pressione è tutta sulle sue spalle, visto che non può più sbagliare. Fuori dai giochi per il titolo, il vincitore di Imola Kenan Sofuoglu, fresco di rinnovo contrattuale con il team Ten Kate Honda, potrà giocare un ruolo fondamentale nella corsa al titolo, visto che il campionato non ha messo in mostra altri piloti in grado di lottare per la vittoria. Dopo il ritiro italiano, Joan Lascorz (Kawasaki) parte con la volontà di riprendersi la terza posizione nella classifica di campionato, che lo vede inseguire Sofuoglu lontano quindici punti. Tra i possibili outsider Fabien Foret (Yamaha) che, correndo in casa, farà di tutto per portare a casa un’altra vittoria dopo quella di Brno.

La truppa italiana si affida ancora una volta soprattutto a Massimo Roccoli (Honda), caduto la settimana scorsa ma che sta facendo un’ottima seconda parte di stagione. Un po’ sottotono invece Michele Pirro (Yamaha), che non riesce più a trovare i risultati di inizio campionato.


SUPERSTOCK 1000 – Conto praticamente chiuso per Xavier Simeon (Ducati), al quale bastano soli cinque punti per laurearsi campione già a Magny Cours con una prova d’anticipo. Flebili dunque le possibilità di Claudio Corti (Suzuki), che comunque proverà fino all’ultimo a sovvertire un pronostico che appare già chiuso. Oltre ai due piloti sopra citati, la gara di Magny Cours avrà sicuramente tra i suoi protagonisti Maxime Berger (Honda), che punta alla vittoria sulla pista di casa per attenuare un po’ l’amarezza di essere uscito troppo presto dalla lotta per il titolo. A ridosso dei primi, hanno buone chance di ben figurare Javi Fores (Kawasaki), Davide Giugliano (Suzuki), l’altro francese Sylvain Barrier (Yamaha) e Daniele Beretta (Ducati).


SUPERSTOCK 600 – Quattro piloti in lotta per il titolo assicurano un finale di stagione elettrizzante. Per quanto fatto vedere nel corso della stagione, il ruolo di favorito spetta a Danilo Petrucci (Yamaha), leader di classifica. Il pilota umbro non vince però da cinque gare e parte per Magny Cours deciso ad interrompere la striscia negativa. Il suo rivale principale, Vincent Lonbois (Yamaha), non ha brillato ad Imola ma a in Francia sarà sicuramente della partita, così come Gino Rea (Honda) e Marco Bussolotti (Yamaha), entrambi più staccati in campionato ma pronti a sfruttare un’eventuale occasione favorevole. Tra questi quattro ha buone possibilità di inserimento nella battaglia per la vittoria Eddi La Marra, carico dopo aver centrato ad Imola il primo successo.

ti61no
00venerdì 2 ottobre 2009 23:35
Magny-Cours: Michel Fabrizio su tutti nella prima sessione di qualifica. Haga 3° precede Spies

Parla italiano la prima sessione di qualifica del granpremio Superbike a Magny-Cours: con un tempo di 1′38.770 è Michel Fabrizio sulla Ducati Xerox il più veloce, seguito da Jonathan Rea su Honda col tempo di 1′38.821; Noriyuki Haga è terzo con il tempo di 1′38.877, tallonato dall’americano neo promosso in MotoGP, Ben Spies, che ha fermato il crono a 1′38.939.

Chiudono la Top Ten anche Carlos Checa, 5° con il tempo di 1′39.379, seguito da un ottimo Corser con 1′39.435, poi Kagayama con 1′39.497, Smrz con la Ducati privata col tempo di 1′39.613. Fonsi nieto è 9° con 1′39.772 davanti a Max Biaggi 10° con il crono di 1′39.834.

Tom Sykes, compagno di scuderia di Spies è solo 15° (1′40.048), mentre Camier, in sella alla seconda Aprilia RSV4 Factory, è 17° con 1′40.103. Dopo la coppia romana Fabrizio-Biaggi, gli altri italiani navigano in fondo alla classifica, con Luca Scassa su Kawasaki solo 21° e Baiocco, Iannuzzo e Gentile che occupano gli ultimi tre posti in griglia.

Classifica dopo la Q1:

1 M. Fabrizio 1′38.770
2 J. Rea 1′38.821
3 N. Haga 1′38.877
4 B. Spies 1′38.939
5 C. Checa 1′39.379
6 T. Corser 1′39.435
7 Y. Kagayama 1′39.497
8 J. Smrz 1′39.613
9 F. Nieto 1′39.772
10 M. Biaggi 1′39.834
11 L. Haslam 1′39.900
12 K. Muggeridge 1′39.964
13 B. Parkes 1′40.000
14 D. Salom 1′40.017
15 T. Sykes 1′40.048
16 R. Kiyonari 1′40.101
17 L. Camier 1′40.103
18 S. Byrne 1′40.354
19 R. Xaus 1′40.375
20 D. Checa 1′40.554
21 L. Scassa 1′40.828
22 R. Resch 1′41.007
23 S. Morais 1′41.496
24 M. Baiocco 1′41.573
25 V. Iannuzzo 1′41.908
26 F. Gentile 1′42.272

ti61no
00sabato 3 ottobre 2009 13:34
MAGNY COURS – 13° ROUND –2, 3 e 4 OTTOBRE 2009
Magny Cours, Venerdi 2 Ottobre 2009

SPETTACOLO A MAGNY COURS: FABRIZIO, REA, HAGA E SPIES IN MENO DI DUE DECIMI!


Continua il momento magico di Michel Fabrizio (Ducati). Il pilota romano è stato infatti il più veloce nel primo turno di qualifiche della Superbike, arrivando a poco più di tre decimi dal miglior tempo sul giro che appartiene ad Haga in 1’38”444. Grande spettacolo nelle battute conclusive della sessione, con Fabrizio che è riuscito a contenere gli assalti di Jonathan Rea (Honda) e dei due contendenti per il titolo, Noriyuki Haga (Ducati) e Ben Spies (Yamaha), con alla fine i quattro racchiusi in meno di due decimi e unici piloti in grado di girare sotto l’1”39.

Torna a farsi vedere nei quartieri alti in prova Carlos Checa (Honda), che ha preceduto Troy Corser (BMW), decisamente più a suo agio rispetto ad Imola, e Yukio Kagayama (Suzuki), che ha ridato un po’ di morale al team Alstare. La sorpresa della giornata è stata Fonsi Nieto (Ducati), autore del nono tempo, davanti a Max Biaggi (Aprilia), vittima di una scivolata senza conseguenze. Buon esordio con l’Aprilia per il vincitore del Campionato Superbike Inglese, Leon Camier. Il pilota inglese ha chiuso con il 17esimo crono ma a poco più di due decimi da Biaggi.


I tempi: 1. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1'38.770; 2. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'38.821; 3. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1'38.877; 4. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 1'38.939; 5. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 1'39.379; 6. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'39.435; 7. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'39.497; 8 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'39.613; 9. F. (ESP) Ducati 1098R 1'39.772; 10. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'39.834; 11. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 1'39.900; 12. Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'39.964; 13. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 1'40.000; 14. Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'40.017; 15. Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 1'40.048; 16. Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 1'40.101


Mondiale Supersport


Battaglia a due tra Kenan Sofuoglu (Honda) e Joan Lascorz (Kawasaki) per il miglior tempo delle prove libere del venerdì. A prevalere è stato il pilota turco, fresco vincitore ad Imola, che si è messo dietro il rivale per soli 14 millesimi, con lo spagnolo anche scivolato mentre cercava di realizzare il giro veloce della sessione. I due piloti hanno dimostrato di avere oggi un ritmo decisamente superiore agli altri: Fabien Foret (Yamaha), terzo crono, ha accusato un distacco infatti già di quasi otto decimi, addirittura di quasi un secondo Andrew Pitt (Honda). Continua a disimpegnarsi molto bene Massimo Roccoli (Honda), che si è piazzato quinto nella graduatoria tempi. Settimo e nono crono invece per i due rivali per il titolo, Eugene Laverty (Honda) e Cal Crutchlow (Yamaha), staccati tra loro di appena un decimo. Dopo la caduta di Imola, Crutchlow si è ripetuto anche in questa prima sessione, cavandosela fortunatamente senza conseguenze. Discreta la prestazione di Michele Pirro (Yamaha), che ha realizzato il 13esimo tempo, a quattro decimi dalla seconda fila.


I tempi: 1. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 1'41.885; 2. Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 1'41.903; 3. Foret F. (FRA) Yamaha YZF R6 1'42.604; 4. Pitt A. (AUS) Honda CBR600RR 1'42.851; 5. Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 1'42.927; 6. Veneman B. (NED) Honda CBR600RR 1'42.931; 7. Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 1'43.022; 8. Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 1'43.032


Superstock 1000


Xavier Simeon (Ducati) sempre più lanciato verso la conquista del titolo 2009. Il pilota belga, a cui mancano solo cinque punti per laurearsi campione, ha subito mandato un segnale forte, facendo segnare il miglior tempo nel turno di libere del venerdì. Simeon ha fermato i cronometri sul tempo di 1’42”621, strappando il miglior crono ad Ayrton Badovini (Aprilia) per soli quattro centesimi. Il pilota piemontese, dopo la squalifica per irregolarità tecnica ad Imola, si è dunque confermato al vertice, dimostrando la competitività della RSV4 anche in versione Superstock. Terzo crono per Claudio Corti (Suzuki), a due decimi dal leader, unico avversario rimasto a Simeon nella sua corsa verso il titolo. Il pilota comasco ha sempre fatto bene a Magny Cours e queste prime prove lo hanno ribadito. Alle spalle dei primi tre si sono piazzati due piloti di casa, Sylvain Barrier (Yamaha) e Maxime Berger (Honda). Positiva la prestazione di Lorenzo Baroni (Yamaha), miglior italiano dopo Corti, autore della ottava prestazione assoluta.


I tempi: 1. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 1'42.621; 2. Badovini A. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'42.662; 3. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'42.858; 4. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 1'43.084; 5. Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 1'43.250; 6. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'43.370; 7. Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'44.299; 8. Baroni L. (ITA) Yamaha YZF R1 1'44.409


Superstock 600


Doppietta italiana nelle libere della Superstock. A far segnare il miglior tempo è stato Marco Bussolotti (Yamaha), che ha preceduto il compagno di squadra Danilo Petrucci di quasi tre decimi. Il leader di campionato, caduto nel corso della sessione, ha ritrovato presto il ritmo piazzando il suo giro veloce mentre sventolava già la bandiera a scacchi. Terzo tempo per il giovane francese Florian Marino (Honda), che ha preceduto il connazionale Jeremy Guarnoni (Yamaha). Quinto crono per il vincitore di Imola, Eddi La Marra (Honda), solo settima e ottava prestazione per Gino Rea (Honda) e Vincent Lonbois (Yamaha), che fanno parte del quartetto, che comprende anche Petrucci e Bussolotti, in lotta per il titolo.


1. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 1'46.389; 2. Petrucci D. (ITA) Yamaha YZF R6 1'46.666; 3. Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 1'46.871; 4. Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 1'46.876; 5. La Marra E. (ITA) Honda CBR600RR 1'46.923; 6. Guittet B. (FRA) Honda CBR600RR 1'47.012; 7. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 1'47.217; 8. Lonbois V. (BEL) Yamaha YZF R6 1'47.393

ti61no
00domenica 4 ottobre 2009 23:57
CHE SUPERBIKE!. Gara 1 da infarto a Magny Cours. Ben Spies, Jonathan Rea, Max Biaggi e Noriyuki Haga hanno dato il via ad una domenica tutta a due ruote. Una lotta a quattro e poi a tre con l’uscita di Rea, che si è conclusa con la splendida vittoria di Ben Spies su Noriyuki Haga con un ultimo giro incredibile.

Spies commette un errore a poche curve da traguardo e consente ad Haga di provarci fino alla fine. Alla fine la spunta il texano con una gara bellissima in solitaria. Terzo un ottimo Max Biaggi che è rimasto con la coppia di testa quasi fino alla fine.

Quarto Michel Fabrizio. Autore di una partenza non brillante ha perso troppo tempo dietro un coriaceo Leon Haslam e non è mai stato in grado di avvicinare i primi ed aiutare, eventualmente, il compagno di squadra. Quinto tempo per Haslam davanti a Checa, Kagayama, Byrne e Corser. Bene gli altri italiani, dodicesimo Baiocco ha preceduto Luca Scassa e 17° Gentile.

ti61no
00domenica 4 ottobre 2009 23:59
Noriyuki Haga vince gara 2 su Biaggi e Rea. Spies quarto
Spettacolare anche gara 2 del penultimo round del Mondiale Superbike di scena oggi a Magny Cours con sorpassi e staccate al limite quasi af ogni giro. Dopo le botte da orbi che si sono dati Noriyuki Haga, Jonathan Rea, Max Biaggi con Ben Spies in crisi con le gomme alla fine vince Noriyuki Haga. Con i punti conquistati oggi da Haga, la Ducati di aggiudica il Campione del Mondo Costruttori 2009.

Dietro il funambolo giapponese della Ducati un ottimo Max Biaggi che è riuscito a domare il giovane, ormai non più emergente ma realtà a tutti gli effetti del Mondiale delle derivate di serie, Jonathan Rea con la Honda del Team Ten Kate. Dietro Rea ha chiuso quarto Ben Spies penalizzato dalla scelta sbagliata di gomme.

Con il quarto posto Ben Spies di trova secondo in classifica iridata staccato da 10 punti dal giapponese della Ducati Noriyuki Haga. Grazie al terzo posto in gara 1 ed al secondo conquistato in gara 2 Biaggi (293 punti) scavalca Jonathan Rea (293 punti) in classifica. Purtroppo ancora male Michel Fabrizio che scivolato dopo pochi giro ha ripreso la pista ed ha concluso in 13a posizione. Quinto Haslam. A seguire Yukio Kagayama, Byrne, Muggeridge, Checa e Troy Corser. Tredicesimo Michel Fabrizio appunto ha preceduto Matteo Baiocco.

ti61no
00lunedì 5 ottobre 2009 16:52
MAGNY COURS – 13° ROUND –2, 3 e 4 OTTOBRE 2009


UNA VITTORIA A TESTA PER HAGA E SPIES MA IL PILOTA DUCATI ALLUNGA IN CLASSIFICA

Davanti ad 81.000 persone, a Magny Cours il pilota Yamaha vince gara 1 e il ducatista gli risponde nella seconda dove il texano non va oltre il quarto posto. Ora tra i due ci sono 10 punti. Grande prestazione di Max Biaggi, due volte sul podio. Un terzo posto per Jonathan Rea, delude Michel Fabrizio. La Ducati conquista il titolo costruttori per la 16esima volta.


Gara 1

Come da pronostico, Ben Spies (Yamaha) e Noriyuki Haga (Ducati) sono stati i grandi protagonisti di gara 1. Ad imporsi è stato il pilota texano, giunto alla 13esima vittoria stagionale, che ha condotto la gara dal primo all’ultimo giro, contenendo però a fatica nel finale il ritorno del giapponese. Haga ha dimostrato di avere un passo velocissimo ma ha pagato l’essere rimasto bloccato troppo a lungo dietro a Max Biaggi (Aprilia), che gli ha fatto perdere contatto da Spies. Sul terzo gradino del podio è salito dunque Biaggi, che ha confermato la grande crescita della RSV4 di Noale. Al quarto posto ha concluso Michel Fabrizio (Ducati), che non è riuscito ad agganciarsi al trenino dei migliori all’inizio della gara, compromettendo un possibile podio. Positivo quinto posto di Leon Haslam, miglior Honda al traguardo, che ha preceduto il compagno di marca Carlos Checa. Buona la prova anche di Yukio Kagayama (Suzuki), settimo al traguardo, davanti a Shane Byrne (Ducati) e alla BMW di Troy Corser. Fuori gioco al settimo giro uno degli annunciati protagonisti, Jonathan Rea (Honda), fermato da un guasto tecnico. Stessa sorte per Leon Camier, alla sua prima gara con l’Aprilia.


Ben Spies: "Ho avuto alcune parti di gara positive altre meno. Abbiamo commesso molti piccoli errori ma ero concentrato che il ritmo non calasse quando avevo margine. Non ho sfruttato bene questa cosa e ho quasi rovinato il vantaggio che avevo perchè gli altri sono riusciti ad avvicinarsi. All'ultimo giro ho fatto un altro errore però sapevo che lui mi avrebbe superato all'interno ma che io avrei avuto la traiettoria migliore per passarlo dall'esterno. E ci sono riuscito!"


Noriyuki Haga: "Se avessi avuto un altro giro sicuramente sarebbe successo qualcosa! Ho commesso un errore in partenza, la moto dava qualche problema. A metà gara sono riuscito a guadagnare su tutti e ho iniziato a spingere. All'ultimo giro pensavo che Ben sicuramente commettesse un errore e l'ha fatto all'ultima curva. Ero quasi riuscito a superarlo. Abbiamo fatto una buona gara comunque."


Max Biaggi: "Ho dato il mio massimo ma ho visto che Ben nel warm-up girava in 1 e 38, un tempo sul giro molto difficile per noi. Durante la prima parte della gara ho spinto molto e la gomma teneva bene, ero veloce in alcune parti ma meno in altre. Ma in generale ero quasi al mio limite. Poi ho commesso un errore quando Nori si e' avvicinato, ho messo la marcia sbagliata ed e' riuscito a superarmi ma in generale per me e Aprilia e' stata una gara positiva."


Risultati: 1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 37'57.110 (160,392 kph); 2. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 0.181; 3. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 5.009; 4. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 16.347; 5. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 22.622; 6. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 24.948; 7. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 27.144; 8. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 27.578; 9. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 28.486; 10. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 28.716; 11. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 52.680; 12. Baiocco M. (ITA) Ducati 1098R 1'01.372 ; 13. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'05.123; 14. Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'05.483; 15. Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'05.672; 16. Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'29.284


Gara 2


Pronta risposta di Noriyuki Haga (Ducati) a Ben Spies (Yamaha). Il pilota giapponese, partito decisamente meglio, dopo aver passato Max Biaggi (Aprilia) nel primo giro ha guidato con grande determinazione centrando l’ottava vittoria stagionale. Solo quarto posto per Ben Spies (Yamaha), in difficoltà con le gomme, che ha così perso il comando del campionato, con Haga che ora guida con 10 punti di vantaggio. Ancora una grande prestazione di Max Biaggi, che ha portato l’Aprilia RSV4 al secondo posto, dopo una bella battaglia con Jonathan Rea (Honda). Bella prova anche di Leon Haslam (Honda), bravo a chiudere la gara ancora al quinto posto. Tornano a mettersi in luce le Suzuki, con entrambi i piloti nella top ten, Yukio Kagayama sesto e Karl Muggeridge ottavo. Prova sufficiente delle BMW, con Troy Corser decimo e Ruben Xaus 12esimo mentre altra gara poco convincente di Michel Fabrizio (Ducati), scivolato mentre tentava di passare Shane Byrne (Ducati), settimo al traguardo. Ripartito, ha chiuso in 13esima posizione.


Noriyuki Haga: "Certamente questa vittoria per me e' importante. Soprattutto dopo Nurburgring non riuscivo a dormire la notte perché pensavo continuamente alla mia posizione nel campionato. Sono molto contento del secondo posto e della vittoria, il mio direttore tecnico ha fatto delle importanti modifiche per gara due e il feeling con la moto era buono per l'intera gara. Non potevo distanziarmi di più da Max e Johnny ma ero concentrato sugli ultimi giri per garantirmi la vittoria che ha permesso a Ducati di vincere il titolo costruttori."

Jonathan Rea: "Per tutto il weekend non siamo stati in grado di carburare al meglio. La sfortuna di gara 1 certamente ha complicato un po’ le cose e alla fine di questa gara mi sono venuti i crampi alle braccia visto che non ero abituato alla lunga distanza di gara. Ho guidato molto bene davanti ed ero con gli altri due fino a cinque giri dalla fine ma non sono mai riuscito ad agganciarmi a loro. Il set-up della moto era ottimo come a Imola, ora dobbiamo tornare in officina e lavorare per tornare più forte che mai a Portimao."


Max Biaggi: "Sono molto contento, la gara e' stata dura. Fin dalla partenza tutti erano veloci, i primi quattro o cinque avevano lo stesso passo. Il mio ritmo era buono, ho seguito Nori che andava con un ottimo passo, mi domandavo se fosse riuscito a tenere lo stesso tempo fino alla fine e ho avuto la mia risposta visto che stavo ancora girando bene negli ultimi giri. All'inizio della gara qualcuno e' uscito di pista e un sasso ha rotto il cupolino della mia moto e avevo paura che anche il radiatore fosse stato colpito. Ho continuato a spingere ancora e per me e' stata una gara positiva."

Risultati: 1. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 38'00.282 (160,169 kph); 2. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1.480; 3. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 6.024; 4. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 18.135; 5. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 21.236; 6. Kagayama Y. (JPN)Suzuki GSX-R 1000 K9 23.647; 7. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 23.701; 8. Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.838; 9. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 31.455; 10. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 32.507; 11. Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 37.594; 12. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 44.727; 13. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 49.782; 14. Baiocco M. (ITA) Ducati 1098R 50.345; 15. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 56.209; 16. Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 58.796


Classifica campionato (dopo 13 Round di 14): 1. Haga 436; 2. Spies 426; 3. Fabrizio 346; 4. Biaggi 293; 6. Rea 279; 6. Haslam 241; 7. Checa 200; 8. Sykes 176; 9. Byrne 166; 10. Smrz 161

Classifica costruttori: 1. Ducati 534; 2. Yamaha 469; 3. Honda 395; 4. Aprilia 303; 5. Suzuki 167; 6. Bmw 126; 7. Kawasaki 67


Mondiale Supersport

Continuano i colpi di scena nella Supersport. Dopo la caduta di Crutchlow (Yamaha) ad Imola, che aveva completamente riaperto la lotta per il titolo, Eugene Laverty (Honda) ha restituito il favore al rivale scivolando a Magny Cours, subito dopo aver effettuato il sorpasso proprio nei confronti di Crutchlow. Il pilota irlandese è riuscito a ripartire, con un pezzo di carena penzolante, ed ha chiuso 13esimo, ma il secondo posto del leader di campionato ha riportato a 19 le lunghezze di vantaggio. Così a Cruthclow, indipendentemente dal risultato dell’avversario, basteranno sei punti a Portimao per laurearsi campione del mondo nella sua stagione di esordio nella Supersport. Il successo, con la gara fermata a due giri dalla fine per l’esposizione della bandiera rossa causa olio in pista, è andato a Joan Lascorz (Kawasaki), al primo centro stagionale, il secondo in carriera. Sul terzo gradino del podio è salito Kenan Sofuoglu (Honda). Emozionante duello per il quarto posto, con Anthony West (Honda) che ha prevalso su Mark Aitchison (Honda), Andrew Pitt (Honda) e Katsuaki Fujiwara (Kawasaki). Primo degli italiani è stato Massimo Roccoli (Honda), ottavo, mentre Michele Pirro (Yamaha), caduto a due giri dalla fine, si è ritrovato decimo grazie alla classifica valida al giro precedente.


Risultati: 1. Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 32'21.660 (155,389 kph); 2. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 0.937; 3. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 5.910; 4. West A. (AUS) Honda CBR600RR 20.797; 5. Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 20.992; 6. Pitt A. (AUS) Honda CBR600RR 21.232; 7. Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 21.441; 8. Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 23.539


Classifica campionato (dopo 13 Round di 14): 1. Crutchlow 230; 2. Laverty 211; 3. Sofuoglu 169: 4. West 117; 5.West 117; 6. Foret 115; 7. Pitt 114; 8. Aitchison 82; 9. Mccoy 82; 10. Roccoli 70


Classifica costruttori: 1. Honda 272; 2. Yamaha 271; 3. Kawasaki 183; 4. Triumph 98; 5. Suzuki 30


Superstock 1000

Festa per due al termine della penultima prova della Superstock 1000. Il successo è andato infatti al pilota di casa Maxime Berger (Honda) mentre, grazie al secondo posto, Xavier Simeon (Ducati) ha conquistato il titolo con una gara d’anticipo, regalando alla Ducati il terzo trionfo consecutivo nella categoria. Dopo un po’ di bagarre iniziale, Simeon e Berger hanno fatto il vuoto alle loro spalle. Nel penultimo giro il francese è andato all’attacco, passando il leader di campionato che non ha abbozzato alcuna replica, soddisfatto della conquista del titolo. Sul terzo gradino del podio è salito un altro francese, Sylvain Barrier (Yamaha), che ha approfittato della caduta di Ayrton Badovini (Aprilia) a due giri dalla conclusione. Quarto posto per Claudio Corti (Suzuki), a cui ora bastano cinque punti per chiudere il campionato al secondo posto. Altri tre italiani a punti: Daniele Beretta (Ducati) decimo, Davide Giugliano (Yamaha) 11esimo e Fabio Massei (Yamaha) 14esimo.


Risultati: 1. Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 23'51.110 (155,344 kph); 2. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 1.560; 3. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 3.449; 4. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 6.677; 5. Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 8.591; 6. Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 14.116; 7. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 14.252; 8. Schouten R. (NED) Yamaha YZF R1 25.881


Classifica campionato (dopo 9 Round di 10): 1. Simeon 200; 2. Corti 148; 3. Berger 127; 4. Fores 116; 5. Beretta 85; 6. Barrier 83; 7. Jezek 68; 8. Baz 51; 9. Giugliano 43; 10. Savary 39


Classifica costruttori: 1. Ducati 200; 2. Honda 161; 3. Suzuki 150; 4. Kawasaki 116; 5. Yamaha 116; 6. MV Agusta 26; 7. Aprilia 12


Superstock 600


Rivoluzionata la classifica di campionato al termine della gara della Superstock 600. La scivolata nei primi giri di Danilo Petrucci (Yamaha) e il ride through inflitto a Vincent Lonbois (Yamaha), poi nono al traguardo, per partenza anticipata, hanno portato in testa alla classifica Gino Rea (Honda), secondo all’arrivo. Ha guadagnato punti anche Marco Bussolotti (Yamaha), per la seconda volta consecutiva sul podio, con una classifica che vede ora i quattro piloti racchiusi in appena dieci punti. La vittoria è andata al giovane transalpino Florian Marino (Honda), che ha infilato all’ultima chicane il connazionale Jeremy Guarnoni (Yamaha), poi caduto. Ancora una prova positiva di Eddi La Marra (Honda), che ha chiuso al quinto posto.


Risultati: 1. Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 17'43.671 (149,291 kph); 2. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 0.251; 3. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 0.429; 4. Guittet B. (FRA) Honda CBR600RR 0.837; 5. La Marra E. (ITA) Honda CBR600RR 0.953; 6. Bulle L. (FRA) Yamaha YZF R6 5.942; 7. Morelli N. (ITA) Honda CBR600RR 14.016; 8. Kerschbaumer S. (AUT) Yamaha YZF R6 14.368


Classifica campionato (dopo 9 Round di 10): 1. Rea 138; 2. Petrucci 135; 3. Lonbois 131; 4. Bussolotti 128; 5. La Marra 104; 6. Guarnoni 94; 7. Guittet 71; 8. Kerschbaumer 70; 9. Chmielewski 39; 10. Litjens 38

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