MAGNY COURS – 13° ROUND –2, 3 e 4 OTTOBRE 2009
UNA VITTORIA A TESTA PER HAGA E SPIES MA IL PILOTA DUCATI ALLUNGA IN CLASSIFICA
Davanti ad 81.000 persone, a Magny Cours il pilota Yamaha vince gara 1 e il ducatista gli risponde nella seconda dove il texano non va oltre il quarto posto. Ora tra i due ci sono 10 punti. Grande prestazione di Max Biaggi, due volte sul podio. Un terzo posto per Jonathan Rea, delude Michel Fabrizio. La Ducati conquista il titolo costruttori per la 16esima volta.
Gara 1
Come da pronostico, Ben Spies (Yamaha) e Noriyuki Haga (Ducati) sono stati i grandi protagonisti di gara 1. Ad imporsi è stato il pilota texano, giunto alla 13esima vittoria stagionale, che ha condotto la gara dal primo all’ultimo giro, contenendo però a fatica nel finale il ritorno del giapponese. Haga ha dimostrato di avere un passo velocissimo ma ha pagato l’essere rimasto bloccato troppo a lungo dietro a Max Biaggi (Aprilia), che gli ha fatto perdere contatto da Spies. Sul terzo gradino del podio è salito dunque Biaggi, che ha confermato la grande crescita della RSV4 di Noale. Al quarto posto ha concluso Michel Fabrizio (Ducati), che non è riuscito ad agganciarsi al trenino dei migliori all’inizio della gara, compromettendo un possibile podio. Positivo quinto posto di Leon Haslam, miglior Honda al traguardo, che ha preceduto il compagno di marca Carlos Checa. Buona la prova anche di Yukio Kagayama (Suzuki), settimo al traguardo, davanti a Shane Byrne (Ducati) e alla BMW di Troy Corser. Fuori gioco al settimo giro uno degli annunciati protagonisti, Jonathan Rea (Honda), fermato da un guasto tecnico. Stessa sorte per Leon Camier, alla sua prima gara con l’Aprilia.
Ben Spies: "Ho avuto alcune parti di gara positive altre meno. Abbiamo commesso molti piccoli errori ma ero concentrato che il ritmo non calasse quando avevo margine. Non ho sfruttato bene questa cosa e ho quasi rovinato il vantaggio che avevo perchè gli altri sono riusciti ad avvicinarsi. All'ultimo giro ho fatto un altro errore però sapevo che lui mi avrebbe superato all'interno ma che io avrei avuto la traiettoria migliore per passarlo dall'esterno. E ci sono riuscito!"
Noriyuki Haga: "Se avessi avuto un altro giro sicuramente sarebbe successo qualcosa! Ho commesso un errore in partenza, la moto dava qualche problema. A metà gara sono riuscito a guadagnare su tutti e ho iniziato a spingere. All'ultimo giro pensavo che Ben sicuramente commettesse un errore e l'ha fatto all'ultima curva. Ero quasi riuscito a superarlo. Abbiamo fatto una buona gara comunque."
Max Biaggi: "Ho dato il mio massimo ma ho visto che Ben nel warm-up girava in 1 e 38, un tempo sul giro molto difficile per noi. Durante la prima parte della gara ho spinto molto e la gomma teneva bene, ero veloce in alcune parti ma meno in altre. Ma in generale ero quasi al mio limite. Poi ho commesso un errore quando Nori si e' avvicinato, ho messo la marcia sbagliata ed e' riuscito a superarmi ma in generale per me e Aprilia e' stata una gara positiva."
Risultati: 1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 37'57.110 (160,392 kph); 2. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 0.181; 3. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 5.009; 4. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 16.347; 5. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 22.622; 6. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 24.948; 7. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 27.144; 8. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 27.578; 9. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 28.486; 10. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 28.716; 11. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 52.680; 12. Baiocco M. (ITA) Ducati 1098R 1'01.372 ; 13. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'05.123; 14. Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'05.483; 15. Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'05.672; 16. Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'29.284
Gara 2
Pronta risposta di Noriyuki Haga (Ducati) a Ben Spies (Yamaha). Il pilota giapponese, partito decisamente meglio, dopo aver passato Max Biaggi (Aprilia) nel primo giro ha guidato con grande determinazione centrando l’ottava vittoria stagionale. Solo quarto posto per Ben Spies (Yamaha), in difficoltà con le gomme, che ha così perso il comando del campionato, con Haga che ora guida con 10 punti di vantaggio. Ancora una grande prestazione di Max Biaggi, che ha portato l’Aprilia RSV4 al secondo posto, dopo una bella battaglia con Jonathan Rea (Honda). Bella prova anche di Leon Haslam (Honda), bravo a chiudere la gara ancora al quinto posto. Tornano a mettersi in luce le Suzuki, con entrambi i piloti nella top ten, Yukio Kagayama sesto e Karl Muggeridge ottavo. Prova sufficiente delle BMW, con Troy Corser decimo e Ruben Xaus 12esimo mentre altra gara poco convincente di Michel Fabrizio (Ducati), scivolato mentre tentava di passare Shane Byrne (Ducati), settimo al traguardo. Ripartito, ha chiuso in 13esima posizione.
Noriyuki Haga: "Certamente questa vittoria per me e' importante. Soprattutto dopo Nurburgring non riuscivo a dormire la notte perché pensavo continuamente alla mia posizione nel campionato. Sono molto contento del secondo posto e della vittoria, il mio direttore tecnico ha fatto delle importanti modifiche per gara due e il feeling con la moto era buono per l'intera gara. Non potevo distanziarmi di più da Max e Johnny ma ero concentrato sugli ultimi giri per garantirmi la vittoria che ha permesso a Ducati di vincere il titolo costruttori."
Jonathan Rea: "Per tutto il weekend non siamo stati in grado di carburare al meglio. La sfortuna di gara 1 certamente ha complicato un po’ le cose e alla fine di questa gara mi sono venuti i crampi alle braccia visto che non ero abituato alla lunga distanza di gara. Ho guidato molto bene davanti ed ero con gli altri due fino a cinque giri dalla fine ma non sono mai riuscito ad agganciarmi a loro. Il set-up della moto era ottimo come a Imola, ora dobbiamo tornare in officina e lavorare per tornare più forte che mai a Portimao."
Max Biaggi: "Sono molto contento, la gara e' stata dura. Fin dalla partenza tutti erano veloci, i primi quattro o cinque avevano lo stesso passo. Il mio ritmo era buono, ho seguito Nori che andava con un ottimo passo, mi domandavo se fosse riuscito a tenere lo stesso tempo fino alla fine e ho avuto la mia risposta visto che stavo ancora girando bene negli ultimi giri. All'inizio della gara qualcuno e' uscito di pista e un sasso ha rotto il cupolino della mia moto e avevo paura che anche il radiatore fosse stato colpito. Ho continuato a spingere ancora e per me e' stata una gara positiva."
Risultati: 1. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 38'00.282 (160,169 kph); 2. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1.480; 3. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 6.024; 4. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 18.135; 5. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 21.236; 6. Kagayama Y. (JPN)Suzuki GSX-R 1000 K9 23.647; 7. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 23.701; 8. Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.838; 9. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 31.455; 10. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 32.507; 11. Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 37.594; 12. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 44.727; 13. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 49.782; 14. Baiocco M. (ITA) Ducati 1098R 50.345; 15. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 56.209; 16. Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 58.796
Classifica campionato (dopo 13 Round di 14): 1. Haga 436; 2. Spies 426; 3. Fabrizio 346; 4. Biaggi 293; 6. Rea 279; 6. Haslam 241; 7. Checa 200; 8. Sykes 176; 9. Byrne 166; 10. Smrz 161
Classifica costruttori: 1. Ducati 534; 2. Yamaha 469; 3. Honda 395; 4. Aprilia 303; 5. Suzuki 167; 6. Bmw 126; 7. Kawasaki 67
Mondiale Supersport
Continuano i colpi di scena nella Supersport. Dopo la caduta di Crutchlow (Yamaha) ad Imola, che aveva completamente riaperto la lotta per il titolo, Eugene Laverty (Honda) ha restituito il favore al rivale scivolando a Magny Cours, subito dopo aver effettuato il sorpasso proprio nei confronti di Crutchlow. Il pilota irlandese è riuscito a ripartire, con un pezzo di carena penzolante, ed ha chiuso 13esimo, ma il secondo posto del leader di campionato ha riportato a 19 le lunghezze di vantaggio. Così a Cruthclow, indipendentemente dal risultato dell’avversario, basteranno sei punti a Portimao per laurearsi campione del mondo nella sua stagione di esordio nella Supersport. Il successo, con la gara fermata a due giri dalla fine per l’esposizione della bandiera rossa causa olio in pista, è andato a Joan Lascorz (Kawasaki), al primo centro stagionale, il secondo in carriera. Sul terzo gradino del podio è salito Kenan Sofuoglu (Honda). Emozionante duello per il quarto posto, con Anthony West (Honda) che ha prevalso su Mark Aitchison (Honda), Andrew Pitt (Honda) e Katsuaki Fujiwara (Kawasaki). Primo degli italiani è stato Massimo Roccoli (Honda), ottavo, mentre Michele Pirro (Yamaha), caduto a due giri dalla fine, si è ritrovato decimo grazie alla classifica valida al giro precedente.
Risultati: 1. Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 32'21.660 (155,389 kph); 2. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 0.937; 3. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 5.910; 4. West A. (AUS) Honda CBR600RR 20.797; 5. Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 20.992; 6. Pitt A. (AUS) Honda CBR600RR 21.232; 7. Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 21.441; 8. Roccoli M. (ITA) Honda CBR600RR 23.539
Classifica campionato (dopo 13 Round di 14): 1. Crutchlow 230; 2. Laverty 211; 3. Sofuoglu 169: 4. West 117; 5.West 117; 6. Foret 115; 7. Pitt 114; 8. Aitchison 82; 9. Mccoy 82; 10. Roccoli 70
Classifica costruttori: 1. Honda 272; 2. Yamaha 271; 3. Kawasaki 183; 4. Triumph 98; 5. Suzuki 30
Superstock 1000
Festa per due al termine della penultima prova della Superstock 1000. Il successo è andato infatti al pilota di casa Maxime Berger (Honda) mentre, grazie al secondo posto, Xavier Simeon (Ducati) ha conquistato il titolo con una gara d’anticipo, regalando alla Ducati il terzo trionfo consecutivo nella categoria. Dopo un po’ di bagarre iniziale, Simeon e Berger hanno fatto il vuoto alle loro spalle. Nel penultimo giro il francese è andato all’attacco, passando il leader di campionato che non ha abbozzato alcuna replica, soddisfatto della conquista del titolo. Sul terzo gradino del podio è salito un altro francese, Sylvain Barrier (Yamaha), che ha approfittato della caduta di Ayrton Badovini (Aprilia) a due giri dalla conclusione. Quarto posto per Claudio Corti (Suzuki), a cui ora bastano cinque punti per chiudere il campionato al secondo posto. Altri tre italiani a punti: Daniele Beretta (Ducati) decimo, Davide Giugliano (Yamaha) 11esimo e Fabio Massei (Yamaha) 14esimo.
Risultati: 1. Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 23'51.110 (155,344 kph); 2. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 1.560; 3. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 3.449; 4. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 6.677; 5. Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 8.591; 6. Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 14.116; 7. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 14.252; 8. Schouten R. (NED) Yamaha YZF R1 25.881
Classifica campionato (dopo 9 Round di 10): 1. Simeon 200; 2. Corti 148; 3. Berger 127; 4. Fores 116; 5. Beretta 85; 6. Barrier 83; 7. Jezek 68; 8. Baz 51; 9. Giugliano 43; 10. Savary 39
Classifica costruttori: 1. Ducati 200; 2. Honda 161; 3. Suzuki 150; 4. Kawasaki 116; 5. Yamaha 116; 6. MV Agusta 26; 7. Aprilia 12
Superstock 600
Rivoluzionata la classifica di campionato al termine della gara della Superstock 600. La scivolata nei primi giri di Danilo Petrucci (Yamaha) e il ride through inflitto a Vincent Lonbois (Yamaha), poi nono al traguardo, per partenza anticipata, hanno portato in testa alla classifica Gino Rea (Honda), secondo all’arrivo. Ha guadagnato punti anche Marco Bussolotti (Yamaha), per la seconda volta consecutiva sul podio, con una classifica che vede ora i quattro piloti racchiusi in appena dieci punti. La vittoria è andata al giovane transalpino Florian Marino (Honda), che ha infilato all’ultima chicane il connazionale Jeremy Guarnoni (Yamaha), poi caduto. Ancora una prova positiva di Eddi La Marra (Honda), che ha chiuso al quinto posto.
Risultati: 1. Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 17'43.671 (149,291 kph); 2. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 0.251; 3. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 0.429; 4. Guittet B. (FRA) Honda CBR600RR 0.837; 5. La Marra E. (ITA) Honda CBR600RR 0.953; 6. Bulle L. (FRA) Yamaha YZF R6 5.942; 7. Morelli N. (ITA) Honda CBR600RR 14.016; 8. Kerschbaumer S. (AUT) Yamaha YZF R6 14.368
Classifica campionato (dopo 9 Round di 10): 1. Rea 138; 2. Petrucci 135; 3. Lonbois 131; 4. Bussolotti 128; 5. La Marra 104; 6. Guarnoni 94; 7. Guittet 71; 8. Kerschbaumer 70; 9. Chmielewski 39; 10. Litjens 38