MUSEO o MAUSOLEO ?

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-Giuliano Motta-
00sabato 14 aprile 2007 12:19

“Un centro museale che avrà sede a Piacenza, dove l’Amministrazione comunale ci ha messo a disposizione, in comodato d’uso gratuito…”



Cerchiamo di capire meglio il senso, nascosto, delle parole spese!

L’uso gratuito che significa in termini temporali (10, 20, 99 anni?)

Gratuito?

La possibilità dell’uso è strettamente legata alla ristrutturazione.
In considerazione della “balzana idea di una casa per le muse” richiederà interventi di notevole spessore, ingigantiti da interventi di sicurezza e barriere di protezione che richiederà una somma superiore al 1.000.000,00 di Euro.
Alla faccia del gratuito!!!
Al momento la disponibilità accantonata per iniziative future è di 520.000,00, più un altro centinaio si potrebbe prevedere per il 2007, un altro dal 2008, alla fine quello definito gratuito lascerà in brache di tela la Federazione per lungo tempo e triplicherà il valore dell’immobile nel bilancio dell’Amministrazione. Giusto a sufficienza per perseguire, rapporti e riconoscimenti alla futura carriera politica.

Comacchio dovrà aprire gli occhi su questa situazione e quantomeno si dovrebbero garantire mettendo dei prudenziali paletti all’uso delle risorse federali accantonate con tanti sacrifici di tutti, stabilendo che le iniziative future dovranno essere deliberate dall’Assemblea delle Asociazioni dopo la verifica delle condizioni e della preventivazione finanziaria.
Lasciare le cose così come sono, estraniandosi dal problema, equivale ad una vera e propria complicità.


Non è possibile spendere tutti quei soldi senza un organismo di controllo appositamente scelto, lasciando il tutto nelle sole mani dell'impiccato che dovrebbe anche fare il boia nel tirare le corde del business.

Giuliano Motta

[Modificato da -Giuliano Motta- 14/04/2007 12.29]

vittorik
00sabato 14 aprile 2007 12:54
Re:

L’uso gratuito che significa in termini temporali (10, 20, 99 anni?)


Semplice, finchè rimane in sella kaesar sarà gratuito, se dovesse cadere diverrà una cambiale...
P975
00sabato 14 aprile 2007 13:14
....che pagheranno i poveri soci (parola da usare quando si tratta di DARE),oppure che sempre gli stessi, si vedranno lestamente riprendere sotto il naso la bicocca rimessa a nuovo coi loro soldi.
BONALRE
00sabato 14 aprile 2007 13:29
Un'opera che servirà a ricordare solo il passato dell'ornitologia, nel presente e nel futuro verrà ricordato solo la VANITA'degli artefici di ciò.
Soldi pubblici che potevano in parte essere usati per aiutare i salassi economici che hanno avuto le società piccole vedi "AVIARIA" esposizioni pagate e non svolte.
Una struttura opsoleta e fatiscente dalle spese gestionali annuali faraoniche, mi fermo e non mi dilungo oltre è una vergogna assistere a questo sperpero.
BY
david forti
00sabato 14 aprile 2007 15:17
ma forse essendo ONLUS si devono per forza far sparire soldi in giacenza altrimenti non può essere chiamata senza scopo di lucro?
-Giuliano Motta-
00sabato 14 aprile 2007 15:32

Ciao David.

Quasi, quasi arrossisco della mia ingenuità.
Però si potrebbero far sparire anche aiutando le Associazioni nelle loro attività promozionali.
Dammi qualche altro spunto, io provo quello di seguito poi, tu fammi sapere!

Ciao,
Giuliano
-Giuliano Motta-
00sabato 14 aprile 2007 15:42

Sulla cifra che ho menzionato per la ristrutturazione non è una mia invenzione.
Ho visitato l’immobile due volte, una nel 2001 e l’altra nel 2002, dalla cantina al solaio, esprimendo sempre un parere negativo sull’affare.
Impianto idrico, di riscaldamento, elettrico, tetto, serrande e pavimenti sono tutti da realizzare di nuovo, compresa la stessa recinzione.
Le foto pubblicate danno l’esatta idea dello stato d’abbandono e d’usura attuale, nemmeno la famiglia Adams saprebbe avere di peggio.

Ora mi rivolgo ai Presidenti d’Associazione invitandoli a rivestirsi dei freddi panni d'amministratori che lo Statuto attribuisce loro sugli indirizzi federali, abbandonando quell’atteggiamento di disinteresse sulle strategie d’importanza vitale nel futuro dell’organizzazione.

Nel 2000 ebbi l’insana idea di predisporre un intervento per Italia Ornitologica, inviandolo al presidente, non si poteva fare a meno tanto da prevedere l'esito negativo nello stesso testo, dal titolo “ Ho travato un sogno nel cassetto!”
Un elaborato di pura fantasia che descriveva un mio sogno di dotare la federazione di una propria sede.
Sviluppando anche le possibilità economiche per realizzarla. (più avanti nel tempo lo pubblicherò qui in avifauna).
In ogni modo questo “mio sogno” si svolgeva, dal punto di vista economico, nel dotare la Federazione di una sede propria mantenendone la capitalizzazione ed usufruendo in gran parte dei risparmi sulle attuali spese d’affitto.

La mia attuale osservazione è questa:
Considerando che abbiamo 520.000,00 euro di disponibilità in contanti e la necessità di realizzare una sede dignitosa ed efficiente, con disponibilità di spazi per accogliere tutte le attività in un luogo dove assolvere con funzionalità e indipendenza, una vera redazione della rivista e fare in modo che sia una capitalizzazione per la federazione e non per un’amministrazione diversa, dalla quale saremmo sempre nella condizione di dipendenza per qualsiasi esigenza si presentasse.
La possibilità esiste e trasformando il fondo liquido in un fondo patrimoniale solido, che permette oltre le operatività e i risparmi, la reale possibilità di contare su un bene finanziabile per future operazioni che potrebbero rendersi necessarie.

Insomma benedetti signori Presidenti d’Associazione, avete una somma da investire, la volete investire a favore della vostra stessa Federazione o a favore di un’amministrazione che ci porrebbe in una situazione di dipendenza, per realizzare un sogno personale e locale con finalità diverse dalle esigenze federali?
Volete o non volete salvaguardare il patrimonio della federazione pur investendo sul futuro?

La responsabilità è vostra e gli iscritti lo sanno, non scorderanno l'eventuale partecipazione passiva o la ritirata nella decisione così vitale sul futuro dell’organizzazione.

Aprite una finestra alla possibilità di ben analizzare quest’opportunità anche a livello associativo e rimandate la decisione ad un’apposita Assemblea dopo aver sentito il parere dei vostri soci.
Legate i fondi accantonati ad un utilizzo solo autorizzato dall’Assemblea Generale.
Non lasciate imbrigliare la Federazione in contratti o situazioni che non siano ben conosciute, in ogni suo aspetto e dettaglio, dall’Organo Sovrano della Federazione.

Giuliano Motta
-Giuliano Motta-
00sabato 14 aprile 2007 19:00


“…una palazzina nel verde, in località Le Mose. Accanto alla nuova sede della F.O.I., di certo più consona dell’attuale, troverà spazio anche una parte museale.”



Continuiamo a dare un senso alle parole.

“…una palazzina nel verde,..”

Tutto il verde che potete vedere nelle fotografie è quello presente nella realtà.
Una parte d’erbacce invasive dovrà essere eliminata e fare posto ad apposite aree di servizio. Per agevolare l’osservazione è a poche centinaia di metri dal conosciuto centro fieristico locale, sulla strada statale. Come vedete non si può proprio dire nel “verde”.
Ma pur di far vedere lucciole per lanterne tutto gli eccessi si possono utilizzare.

“Accanto alla nuova sede della F.O.I., di certo più consona dell’attuale, troverà spazio anche una parte museale.”

Le fotografie potranno aiutarvi.
La palazzina a due piani, ma nel complesso, ospiterà la sede della Federazione e per essere più consona dell’attuale dovrà essere riservata una superficie adeguata, non meno di uno spazio doppio dell’attuale. (diciamo almeno 150/200 mq.). In più, secondo il “ventinballe” , lo spazio per la sede operativa della C.O.M. (50/80 mq.), quello che resta per ospitare le “muse” e diventa ben poca cosa con il risultato che non troveranno l’adeguata sistemazione e le più esigenti non potranno essere presenti.
Anche in questo caso il giusto per ricordare il passato con qualche esemplare d’Ibrido impagliato e, sicuramente, un busto o statua di cera.

Insomma di grande resta solo la ristrutturazione dell’immobile, Ci siamo capiti vero!

Giuliano Motta










P975
00sabato 14 aprile 2007 19:09
Giuliano, a guardare le foto direi che siamo sui 150 mq per piano. Dovrebbe esserci, sempre a guardare le foto, anche un piano seminterrato più o meno dello stesso metraggio.
Forse il museo vorrà farlo proprio lì........chissà! E c'è anche una specie di fienile.......

[Modificato da P975 14/04/2007 19.10]

maxximoc
00sabato 14 aprile 2007 21:58
USATE UN PO DI FANTASIA
IMMAGINATE DOPO AVER SPESO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO COME DIVENTERA' DA COSI'



A COSI'



E DELLA SUA UTILITA'????
SARA' META DI CULTO PER I FUTURI ALLEVATORI!!!!!!!!!!!!!!!!

E RICORDATE CHE :
Museo significa “luogo sacro alle muse”, divinità che, secondo la mitologia greca, proteggevano la poesia, le scienze e le arti
BONALRE
00sabato 14 aprile 2007 22:14
IL CONTRATTO DI COMODATO ESEMPIO DI CONTRATTO
Art. 1803 Codice Civile:


Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.
Il comodato è essenzialmente gratuito.
Altri articoli del Codice Civile
Comodante = chi da dei beni in comodato
Comodatario = chi riceve qualcosa in comodato
Spese per l'uso della cosa e spese straordinarie
Restituzione


Morte del comodatario
Morte del comodante
Obbligazioni del comodatario
Comodato ed usucapione




Con il contratto di comodato è possibile dare ad esempio ad un proprio familiare un appartamento.

Il comodato è essenzialmente gratuito, quando si stabilisce una controprestazione (anche in "nero") si realizza un contratto di locazione (Cass.276/75).

Per il contratto di comodato di un immobile non è necessaria la forma scritta (Cass. 1083/81).

Il contratto di comodato, in forma scritta, è soggetto a registrazione, pari a 129,11 Euro (DPR 26.04.86, n°131, tariffa art. 5).

Il contratto di comodato può essere senza determinazione di data, in questo caso si parla di comodato precario.
Restituzione

Il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del termine convenuto (art. 1809 C.C.). Comunque in caso di un urgente e impreveduto bisogno del comodante, questi può esigere la restituzione immediata.
Se non è convenuto un termine, né questo non risulti dall'uso particolare cui la cosa deve essere destinata, ai sensi dell'art. 1810 c.c., il comodatario è tenuto a restituire la cosa non appena il comodante gliene faccia richiesta.
In mancanza di accordo delle parti, quando trattasi di comodato di immobile ad uso di abitazione, il giudice può stabilire un termine per la restituzione, in modo che il comodatario possa lasciare vuoto l'immobile e trovare un'altra sistemazione abitativa, (Cass. 4921/88).
Morte del comodatario
In caso di morte del comodatario il comodante ha facoltà di recedere dal contratto, anche quando sia stato pattuito un termine (art. 1811 c.c.), determinandone la anticipata risoluzione del rapporto mediante idonea manifestazione di volontà. A maggior ragione si estingue anche il comodato senza determinazione di data.
Ne consegue per gli eredi l'obbligo dell'immediata restituzione della bene.
Peraltro, qualora detta facoltà non venga esercitata, il rapporto prosegue con le caratteristiche e gli obblighi iniziali anche rispetto agli eredi"(Cass. 8409/90).
La morte del comodatario non estingue automaticamente il rapporto di comodato, ma l'estinzione si ha solo quando il comodante chiede agli eredi la restituzione della cosa (Cass. 76/1772).

Morte del comodante
Qualora nel contratto di comodato sia previsto un termine di durata, gli eredi del comodante sono tenuti a rispettarlo (Cass. 80/3834).
La morte del comodante estingue il comodato precario, non estingue quello a termine in quanto gli eredi subentrano nell'obbligo del comodante di consentire che il comodatario goda del bene per tutto il tempo stabilito (Cass. 9909/98).
Obbligazioni del comodatario

Il comodatario è tenuto a custodire e a conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia. Egli non può servirsene che per l'uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa.
Non può concedere a un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante.
Se il comodatario non adempie gli obblighi suddetti, il comodante può chiedere l'immediata restituzione della cosa, oltre al risarcimento del danno.

Comodato ed usucapione
Il comodato di un alloggio ad uso abitativo costituisce detenzione, non quindi possesso "ad usucapionem", in favore tanto del comodatario quanto dei familiari con lo stesso conviventi.
La detenzione di un appartamento, ricevuto in comodato precario, senza contratto scritto, ad esempio dai propri genitori, non costituisce usucapione.
Spese per l'uso della cosa e spese straordinarie
Il comodatario non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa. Egli però ha diritto di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione della cosa, se queste erano necessarie e urgenti (2756).

.................

BONALRE
00sabato 14 aprile 2007 22:20
CONTRATTO DI COMODATO GRATUITO
(Codice Civile, art. 1803)


Con la presente scrittura privata, redatta in duplice originale oltre all'esemplare per il registro, il/la Sig. ______________________________ , nato/a a __________________ , il ___________ , residente a ___________________ , in via _______________________, n. ___ , Codice Fiscale ___________________ (d’ora in poi Comodante) ed il/la Sig. ________________________ , nato/a a _____________________, il _______________, residente a ____________________ , in via ______________________, n. ___ , Codice Fiscale __________________ (d’ora in poi Comodatario) convengono quanto segue:

1. OGGETTO E SCOPO
1.1 Il Comodante da in comodato al Comodatario, che accetta, il seguente bene che qui di seguito si descrive ______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

Rendita Catastale _____________________________________________________
Categoria ___________________________________________________________
Vani n° _____________________________________________________________
Box auto ___________________________________________________________
Cantina ____________________________________________________________
Altro ______________________________________________________________

1.2. Il bene è in buono stato di conservazione, esente da vizi ed idoneo alla funzione convenuta tra le parti.

1.3. Il Comodatario si servirà del bene sopra descritto, con la dovuta diligenza, esclusivamente per il seguente scopo: _____________________________________ impegnandosi a non destinare il bene a scopi differenti.

1.4. Il Comodatario si obbliga a conservare e custodire il bene Comodato con la dovuta diligenza, e non potrà, senza il consenso scritto del Comodante, concederne a terzi il godimento, neppure temporaneo, sia a titolo gratuito sia a titolo oneroso.
ovvero
1.4.1. Il Comodatario si obbliga a conservare e custodire il bene comodato con la dovuta diligenza ed ha facoltà di concedere l’uso del bene comodato anche al sig. ___________________________________________

2. DURATA E RESTITUZIONE DEL BENE COMODATO
2.1. Il Comodatario, che riceve immediatamente in consegna il bene oggetto del presente contratto, si impegna a restituirlo entro il giorno ______________ Nel caso, tuttavia, della morte del Comodatario prima della scadenza del termine, il Comodante potrà esigere l’immediata restituzione del bene.

2.2. Il Comodatario potrà restituire il bene consegnatogli anche prima della scadenza fissata alla precedente clausola (1).

2.3. Il bene comodato verrà restituito nello stato in cui viene attualmente consegnato, salvo il normale deterioramento per effetto dell’uso e della vetustà.

2.4. Nel caso il Comodatario ritardi la restituzione del bene comodato, pagherà al Comodante una penale, che le parti convengono pari a lire/euro ____________/_______ (__________________________ / ________________________) per ogni giorno di ritardo.

3. STIMA (1)
3.1. Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1806, Codice civile, il Comodante e il Comodatario convengono a stimare il valore del bene comodato nella somma complessiva di lire/euro _____________ / ______. ( _____________________ / ________________________ ). Questa stima è effettuata unicamente al fine di risarcimento per un eventuale deperimento del bene comodato e non per la vendita, restando inteso infatti che la proprietà rimane per legge al Comodante.

4. LUOGO DELL' ADEMPIMENTO
4.1. Alla scadenza del contratto di Comodato Gratuito, il Comodatario restituirà il bene comodato al domicilio del Comodante, vale a dire in ________________________ , in via ___________________________ , n. ._____

5. DISCIPLINA DEL CONTRATTO
5.1. Il presente contratto è disciplinato, per tutto quanto non è previsto nel presente atto, dalle norme degli artt. 1803-1812, Codice civile, alle quali le parti si rimettono.
ovvero
5.1.1. Il presente contratto è disciplinato, per tutto quanto non è previsto nel presente atto dalle norme degli artt. 1803-1812, Codice civile, ma è data facoltà al Comodatario di concedere l’uso del bene comodato anche al Sig. ________________________

6. SPESE
6.1. Le spese del presente atto e tutte quelle accessorie, sono a carico del Comodatario. Quest’ultimo ha diritto al rimborso delle spese straordinarie sostenute per la conservazione del bene, se ritenute necessarie ed urgenti, come da art. 1808, Codice Civile.


_______________________, lì _________________


Il Conduttore (affittuario) Il Locatore
___________________________ ____________________________



Il rappresentante Sindacato Inquilini Il rappresentate Ass. Propr. Edilizi
___________________________ ____________________________






2.1. Il Comodatario, che riceve immediatamente in consegna il bene oggetto del presente contratto, si impegna a restituirlo entro il giorno ______________ Nel caso, tuttavia, della morte del Comodatario prima della scadenza del termine, il Comodante potrà esigere l’immediata restituzione del bene.



Questo passo sarebbe interessante vederlo compilato.
BY

[Modificato da BONALRE 14/04/2007 22.21]

Padda Lonchura oryzivora
00sabato 14 aprile 2007 22:22
Ma che gran spesa che aspetta la nostra Federazione, mi chiedo dove troveranno i soldi per acquistare tutti quei computer e stampanti che tutti gli anni acquistano se si imbarcheranno in questa catastrofe!!!!!
BONALRE
00sabato 14 aprile 2007 22:33

Pensate se avessimo oggi la possibilità di vedere i primi Lizard… forse potremmo meglio capire la loro origine; pensate di poter verificare, visivamente a ritroso, certe Razze nella loro sequenza evolutiva e nelle loro mutazioni e non soltanto nello standard finale;

pensate di entrare in una sezione degli Ibridi e di confrontare i 50/100 Ibridi tutti tra loro diversi, pur generati dalla stessa coppia; provate a immaginare di avere a disposizione le vere e autentiche rarità che non sempre abbiamo la fortuna di ammirare alle mostre e che spesso appaiono una sola volta nella nostra vita di appassionati...



Vi sembra logico che non venga acquistato in futuro?
Questo è solo il primo atto, altro che informazione per il futuro, sarà una catastrofe del presente.
Gli allevatori che saranno interessati ad un'eventuale visita saranno prossimi allo zero, (opinione personale).
Chissà chi saranno quei fortunati che verranno a sapere le spese di ristrutturazione e chi saranno quei fortunati che dovranno appoggiare quest'azione?
BY
P975
00domenica 15 aprile 2007 08:42
...eh...

[Modificato da P975 15/04/2007 8.45]

BONALRE
00domenica 15 aprile 2007 23:22


Pensa LELLO,
quando i nostri nipoti andranno al museo per sapere la storia dei lizard, già lo vedo all'ingresso un mezzo busto in bronzo raffigurante il benefattore che ebbe l'idea di segnare la storia dell'ornitologia con co' tanta magnificenza.
Chissà il bigliettaio di chi sarà nipote?
Veramente ...veramente fantastico.
BY
[SM=g27811]
BONALRE
00lunedì 16 aprile 2007 10:19
LEGGERE ATTENTAMENTE....(astenersi perditempo)





All’ASOT di Castano Primo promozione sulle quote associative 2007



Lo ha deliberato all’unanimità il Consiglio Direttivo della A.S.O.T. di Castano Primo (MI) per incentivare in modo concreto l’iscrizione degli allevatori under 18 e over 70. Il risparmio, che viene applicato sia ai nuovi e sia ai vecchi soci, è del 50% per cento sul totale dei contributi annui.

Un’iniziativa, quella della ASOT, che merita la dovuta attenzione e che potrebbe essere adottata anche da altre Associazioni.



Io non sò e non voglio sapere che a scritto quest'articolo, ma è vergognoso che questa Federazione prenda le distanze da queste lodevoli iniziative, anzi....addirittura auspica alle altre associazioni di avere comportamenti analoghi....pazzesco.
La linfa vitale della Federazione è il reclutamento di nuove leve con incentivi di questo genere e Lei che fà?....chiede sacrifici alle associazioni che già versano in condizioni economiche precarie, e poi?....se spendono miglioni di euro per ricordare i canarini del passato e la vanità del presente.
BY

P.S.
Chiedo scusa, ho scritto che la Federazione prende le distanze...ha avuto l'ONERE di pubblicarlo il che non è poco.
david forti
00martedì 17 aprile 2007 00:28
Re:

Scritto da: -Giuliano Motta- 14/04/2007 15.32

Ciao David.

Quasi, quasi arrossisco della mia ingenuità.
Però si potrebbero far sparire anche aiutando le Associazioni nelle loro attività promozionali.
Dammi qualche altro spunto, io provo quello di seguito poi, tu fammi sapere!

Ciao,
Giuliano

no aiutare le associazioni?e CHE GLIENE VIENE A lUI?INVECE COSì PALAZZO Cirmi il museo dell'ornicoltura,ALL'ENTRATA SI leggerà una volta c'era gente che allevava.
david forti
00martedì 17 aprile 2007 00:30
Sulla cifra che ho menzionato per la ristrutturazione non è una mia invenzione.
Ho visitato l’immobile due volte, una nel 2001 e l’altra nel 2002, dalla cantina al solaio, esprimendo sempre un parere negativo sull’affare A ecco un motivo per espellerti o fai tutto quello che dico io altrimenti fuori. [SM=g27812] [SM=g27813] [SM=g27813] COMLPLIMENTI
Albatro.M
00martedì 17 aprile 2007 10:51

La possibilità dell’uso è strettamente legata alla ristrutturazione.
In considerazione della “balzana idea di una casa per le muse” richiederà interventi di notevole spessore, ingigantiti da interventi di sicurezza e barriere di protezione che richiederà una somma superiore al 1.000.000,00 di Euro.



Da quanto mi è stato riferito sono stati fatti dei preventivi di ristrutturazione "chiavi in mano" per cifre pari a meno della metà di quanto affermato [SM=g27833] [SM=g27833]
P975
00martedì 17 aprile 2007 11:09

Da quanto mi è stato riferito sono stati fatti dei preventivi di ristrutturazione "chiavi in mano" per cifre pari a meno della metà di quanto affermato



Personalmente e molto empiricamente avevo pensato (sono appena da poco terminati i lavori di ristrutturazione del mio appartamento di circa 130 mq ) a circa 350.000 euro , solo per lo stabile. Poi c'è il parco , il cortile, la recinzione, l'arredo ecc.
Il punto non è tanto la cifra, è, a mio, ma non solo, modesto parere,
l'inutilità della cosa, e il fatto che, tutte le iniziative dichiarate da inserire nello stabile, saranno "godude" solo da una ristrettissima parte dei soci FOI che la finanzieranno in tutto o in parte. Spendete soldi per cose più utili a tutti!!!

[Modificato da P975 17/04/2007 12.04]

BONALRE
00martedì 17 aprile 2007 12:36

Personalmente e molto empiricamente avevo pensato (sono appena da poco terminati i lavori di ristrutturazione del mio appartamento di circa 130 mq ) a circa 350.000 euro , solo per lo stabile. Poi c'è il parco , il cortile, la recinzione, l'arredo ecc.
Il punto non è tanto la cifra, è, a mio, ma non solo, modesto parere,
l'inutilità della cosa, e il fatto che, tutte le iniziative dichiarate da inserire nello stabile, saranno "godude" solo da una ristrettissima parte dei soci FOI che la finanzieranno in tutto o in parte. Spendete soldi per cose più utili a tutti!!!



Condivido in pieno.

Ma una domanda mi sorge sponatanea, chi ha deciso che il governo dell FOI abbia residenza in eterno a PIACENZA?
Un giorno che il Presidente eletto (e mi auguro presto) abbia provenienze da Bolzano o Aosta o Palermo che faranno? altri musei in altre città?
Nessuno si chiede quali siano le spese gestionali di un tale stabile? Comprese quelle di manutenzione?

Sarebbe molto importante sapere i lavori eventualmente da svolgere nei modi e nei materiali di queste famose chiavi in mano, in ultimo per chiarezza sarebbe opportuno fare diversi preventivi anche da persone superpartes, che non diventi una storia tipo anellini.
Ed infine tutto questo capitale quanti anni potrà essere goduto?
30/40/50 chi lo sà?
Pensieri ottimistici di 500.000 euro da ammortizzare più le spese di gestione dello stabile a quanto ammonta il costo di questo RESIDENCE FOI?
Ma una struttura ONLUS è il caso che con soldi della società ne faccia usi come giustamente a scritto LELLO per pochi?
Anni e anni di "risparmi" per chì? per qualche scolaresca organizzata?
Questa si chiama libertà e democrazia?

Mi auguro che all'ingresso venga posta una piastra di marmo con trascritti tutti i "benefattori" che hanno permesso questo progetto, così nel futuro si saprà a chi rivolgere un pensiero di ringraziamento.
BY

[Modificato da BONALRE 17/04/2007 12.39]

BONALRE
00martedì 17 aprile 2007 13:39

Personalmente e molto empiricamente avevo pensato (sono appena da poco terminati i lavori di ristrutturazione del mio appartamento di circa 130 mq ) a circa 350.000 euro , solo per lo stabile. Poi c'è il parco , il cortile, la recinzione, l'arredo ecc.



AZZZZ LELLO...sei un capitalista?
il parco , il cortile, la recinzione, l'arredo...
rendono ste colombe..però sono veramente BUONE!!
O sono i Gloster che vendi? dicci la verità.
CIAO
Albatro.M
00martedì 17 aprile 2007 13:40
Sinceramente rimango sbigottito di fronte a certe esternazioni di persone adulte, d'altronde non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire...dicono

A quanto pare viene affermato che la Foi è cosa degli allevatori, anche l'Italia è degli italiani, tuttavia quando eleggiamo chi dovrebbe rappresentarci/dirigerci non facciamo poi tutte le menate che sì stanno facendo per una federazione.

Quando con i nostri soldi, delle ns. tasse, vengono apportate migliorie alla residenza del presidente del consiglio, chi ne usufruisce? Noi tutti o solo il Presidente del Consiglio?
Quando lo stesso organizza cene, banchetti ed invita altre persone chi paga? Lui di tasca propria o Noi con le ns. Tasse?

Chi ha deciso che Roma restasse per sempre la sede del potere Italiano? Vi è stato forse chiesto?

Sì fa tanto parlare di democrazia...mi sembra che però tale parola venga spesso usata solo per sostenere le proprie tesi e non con una certa obbiettività.

Non sono certo un fautore di una presidenza "piacentina" perenne, anzi che vengano pure nuove persone e nuove idee, è comunque ovvio che se vi sarà una sede di proprietà non capisco il motivo per cui cambiando presidenza si debba cambiare sede....forse per quel aspetto tipico, tutto italiano, di marcato campanilismo?
Allora mi pongo una domanda altrettanto semplice, del capannone cosa ne farà colui che un giorno diventerà il nuovo presidente, lo venderà e lo sposterà ad Aosta, Milano, Firenze, Roma....etc etc???

E sì questa è democrazia...ogni presidente sposta la sede dove vuole, poi trasloca gli uffici, gli arredi, licenzia il personale di Piacenza e ne assume dell'altro, che ovviamente andrà formato, poi cerca un nuovo locale da adibire come sede, stipula un contratto di affitto, poi...dopo 3 anni ariva un nuovo presidente...si ricomincia da capo....evvai!!! La prima sede federale viaggiante.
Anzi mi è venuta un'idea..perchè al posto della nuova sede non diciamo al presidente di comprare qualche mega camper, li trasformiamo in uffici, così non ci saranno i problemi di spostare la sede da una città all'altra!!
vittorik
00martedì 17 aprile 2007 13:46
L'albatro ha ragione! Non vorrete mica, dopo tutti i quattrini che si spenderanno, che la sede della poderosa foi venga spostata ogni 3 anni...Ragazzi, il messaggio è chiarissimo: meglio per tutti tenersi questo presidente.
BONALRE
00martedì 17 aprile 2007 13:54
CI RISIAMO.. è possibile che se il pensiero è diverso per forza ci si debba sbigottire.


Quando con i nostri soldi, delle ns. tasse, vengono apportate migliorie alla residenza del presidente del consiglio, chi ne usufruisce? Noi tutti o solo il Presidente del Consiglio?
Quando lo stesso organizza cene, banchetti ed invita altre persone chi paga? Lui di tasca propria o Noi con le ns. Tasse?



Non penso che il governo vada a sperperare la maggior parte delle casse del tesoro.

Posso o non posso ritenere questa spesa con i soldi ti tutti una FOLLIA? e' UN MIO PARERE, e non sbigottitevi.

Albatro.M
00martedì 17 aprile 2007 13:55

Non sono certo un fautore di una presidenza "piacentina" perenne, anzi che vengano pure nuove persone e nuove idee,



Delle volte mi sorprende la capacità di "libera interpretazione " della lingua italiana [SM=g27833]
vittorik
00martedì 17 aprile 2007 14:02
Re:

Scritto da: Albatro.M 17/04/2007 13.55

Non sono certo un fautore di una presidenza "piacentina" perenne, anzi che vengano pure nuove persone e nuove idee,



Delle volte mi sorprende la capacità di "libera interpretazione " della lingua italiana [SM=g27833]



Non sono certo un fautore di una presidenza "piacentina" perenne, anzi che vengano pure nuove persone e nuove idee, è comunque ovvio che se vi sarà una sede di proprietà non capisco il motivo per cui cambiando presidenza si debba cambiare sede....forse per quel aspetto tipico, tutto italiano, di marcato campanilismo?
Allora mi pongo una domanda altrettanto semplice, del capannone cosa ne farà colui che un giorno diventerà il nuovo presidente, lo venderà e lo sposterà ad Aosta, Milano, Firenze, Roma....etc etc???

E sì questa è democrazia...ogni presidente sposta la sede dove vuole, poi trasloca gli uffici, gli arredi, licenzia il personale di Piacenza e ne assume dell'altro, che ovviamente andrà formato, poi cerca un nuovo locale da adibire come sede, stipula un contratto di affitto, poi...dopo 3 anni ariva un nuovo presidente...si ricomincia da capo....evvai!!! La prima sede federale viaggiante.
Anzi mi è venuta un'idea..perchè al posto della nuova sede non diciamo al presidente di comprare qualche mega camper, li trasformiamo in uffici, così non ci saranno i problemi di spostare la sede da una città all'altra!!


Albatro/Max



Al contrario dell'albatro, non mi meraviglio più di niente...
BONALRE
00martedì 17 aprile 2007 14:05

A quanto pare viene affermato che la Foi è cosa degli allevatori



Pare che la FOI sia dei Presidenti di Associazione più che degli allevatori che devono solo starsene zitti, sempre un mio parere.
BY
BONALRE
00martedì 17 aprile 2007 14:18

Anzi mi è venuta un'idea..perchè al posto della nuova sede non diciamo al presidente di comprare qualche mega camper, li trasformiamo in uffici, così non ci saranno i problemi di spostare la sede da una città all'altra!!



Veramente è un'ottima idea, si eviterebbe di vedere gente attaccata con i canini alle poltrone.

Se vi è un esubero di denari si devono utilizzare nell'aiutare a promozioni le associazioni in difficoltà, questo vuol dire promuovere l'ornitologia, il resto è tutta aria fritta.
BY
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