MotoGP 2003, sarà una parata di stelle
L'anno prossimo la classe regina promette uno spettacolo straordinario: in pista una parata di campioni del mondo e tutte le principali Case.
MILANO, 9 novembre 2002 - Il sogno è che sia il più spettacolare che si ricordi, la certezza è che è già il più atteso del 2003. Il nuovo campionato della MotoGP nasce infatti nel segno dei grandi nomi. I team stanno sistemando gli ultimi tasselli e piazzando i rimanenti colpi di mercato. Ma dalla entry-list già comunicata ci si accorge già ora che l'anno prossimo non mancherà proprio nessuno. Il 2002 è stato l'anno zero con l'innovativa introduzione delle moto a quattro tempi. L'esperimento è riuscito e così il 2003 vuole essere l'anno del boom, un po' per il calibro dei piloti che scenderanno in pista, un po' per gli investimenti delle Case. Tutte hanno fiutato gli affari di questo nuovo mercato e hanno predisposto il massimo impegno tecnologico e umano, alcune realizzando strutture mirate per la MotoGP: insomma, si farà davvero sul serio.Il pubblico, che anche quest'anno ha apprezzato il prodotto garantendo buoni ascolti televisivi, si frega le mani e pensa già al nuovo campionato come a una specie di Nba delle due ruote. Sarà impressionante il numero di campioni in pista. Con l'arrivo di Colin Edwards e Troy Bayliss dalla Superbike e di Marco Melandri dalla 250, in pista si confronteranno piloti che hanno vinto complessivamente 18 titoli mondiali (Rossi, Biaggi, Capirossi, Melandri, Kato, Roberts, Jacque nel motomondiale, Edwards e Bayliss in Superbike). Le attenzioni di casa nostra si concentreranno sull'attesa rivincita tra Valentino Rossi e Max Biaggi: quest'ultimo avrà la Honda RC211V del pesarese e un team cliente molto motivato. Ma la sfida di Loris Capirossi sulla nuova Ducati e la crescita di Marco Melandri sulla Yamaha ufficiale offriranno spunti non meno interessanti. E non meno interessante, come detto, sarà l'appassionante duello per la supremazia tecnica. La Honda sembra sempre su un altro pianeta, ma come nella F.1 automobilistica, tutte le Case vogliono esserci. Anche perché la rivoluzione quattro tempi consentirà di cercare nuove strade tecniche, auspicabilmente vincenti. L'arrivo di Ducati e Kawasaki, oltre al rinnovato e massiccio impegno di Yamaha e Aprilia, sono un messaggio forte. Le premesse per uno spettacolo di altissimo livello ci sono tutte. L'unico problema è che bisogna ancora pazientare qualche mese.
Valentino Rossi, uomo simbolo della MotoGP.