L' Articolo vergognoso sul quotidiano "Italia Oggi"
ITALIA OGGI
Verso l'accordo sul nuovo percorso per l'accesso forense
Due binari formativi
L'iter gestito da ordini e scuole
L'avvocatura verso un accordo sulla riforma dell'accesso. L'Organismo unitario dell'avvocatura, l'Unione delle camere penali e l'Associazione dei giovani avvocati (assente il Consiglio nazionale forense solo per impegni precedentemente presi) si sono già incontrati prima di Natale per fare il punto in vista di una piattaforma comune da presentare alla prossima riunione della commissione Siliquini, che si sta occupando di rivedere il sistema d'accesso per le professioni legali, che dovrebbe tenersi il prossimo 27 gennaio.
L'intesa dovrebbe partire dall'ipotesi di un doppio binario sul quale l'Aiga prima e l'Oua poi hanno impostato il nuovo percorso formativo.
Ma se per la prima il ruolo delle scuole universitarie deve essere del tutto ancellare rispetto a quello svolto dalle scuole forensi di categoria, nella proposta Oua ufficializzata prima delle ferie natalizie si tenta una mediazione meno traumatica per il mondo accademico che rivendica la centralità della formazione comune magistrati-avvocati-notai gestita attualmente (in modo poco efficace dicono gli avvocati) dalle scuole universitarie.
Secondo lo schema dell'Oua, infatti, il percorso d'accesso a regime dovrebbe essere così composto: primo anno di scuola forense o alternativamente scuola universitaria e secondo anno gestito interamente dagli ordini attraverso eventi formativi che darebbero diritto all'acquisizione di crediti formativi. Al termine del percorso ci sarebbe un esame di stato più snello con una o due prove scritte più una orale. Il primo binario (a esaurimento) invece si limita a prevedere l'introduzione della preselezione informatica al termine di un percorso di tirocinio rivisto e corretto attraverso il sistema dei crediti formativi.
Su questo punto di mediazione dunque le diverse anime del mondo forense sono chiamate a esprimersi con molta probabilità anche prima del 27 gennaio, così da arrivare all'incontro con le università in sede di commissione già con un canovaccio discusso e approvato. Ma, seppure con le modifiche introdotte dall'Oua, sarà difficile per il Cnf, che tra l'altro con la presenza di Giuseppe Bassu, segretario, svolge anche un ruolo di coordinamento dei lavori, convincere le università ad accettare un sistema formativo che le mette praticamente da parte.
Ma per i giovani avvocati il punto di mediazione offerto dall'Oua è già al di là di quanto loro vorrebbero per garantire una formazione adeguata alle reali esigenze professionali. E sulla stessa linea sembrano andare anche le camere penali, che rivendicano da sempre la centralità del ruolo delle proprie scuole come le uniche in grado di assicurare un'adeguata preparazione penalistica.
Prima ancora di discutere col plenum le nuove proposte sul tappeto, il 20 è prevista un'audizione delle sigle in rappresentanza dei praticanti e degli specializzandi nelle scuole Bassanini, che la Siliquini ha invitato a far parte, seppure come consulenti esterni e non come componenti interni, della commissione da lei presieduta.