La Tregua

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circee78
00mercoledì 18 dicembre 2002 17:35
RIASSUNTO dell'opera

Il libro inizia con l'arrivo dei Russi al campo di Buna-Monowitz, quattro giovani soldati a cavallo che osservano sbigottiti e increduli dall'alto di un colle, il 27 Gennaio 1945, mentre Levi e un altro sopravvissuto stanno trasportando alla fossa comune un compagno morto durante la notte.
La storia prosegue con la rievocazione degli avvenimenti accaduti dopo l'avvento dei Russi: giungono i primi rifornimenti, i primi soccorsi, pagarre polacche si aggirano per il campo occupandosi dei superstiti. I prigionieri ancora in vita, i malati, i moribondi vengono trasferiti al Campo Grande di Auschwitz ("una sterminata metropoli" al cui confronto Buna-Monowitz sembra un villaggio), in cui l'autore, appena giunto, si ammala dove avrà modo di conoscere molti personaggi.
Ristabilitosi, abbandona il campo aggregandosi a coloro che sono in grado di affrontare il viaggio di ritorno nei rispettivi paesi. Ma ha inizio così quella estenuante odissea che lo avrebbe condotto per circa un anno attraverso l'Europa Orientale, facendolo partecipe di avventure assurde; e rendendo il rimpatrio come un miraggio, e ambientando la narrazione in episodi e figure da incubo, a rendere suggestivo il racconto è lo sfondo in cui si muove: un'Europa devastata, un paesaggio in disfacimento che presenta ovunque i segni della recente catastrofe e dove si collocano uomini sconvolti dalla guerra.
Nel corso dei suoi spostamenti da un campo di raccolta ad un altro viene a contatto con uomini che egli definisce "esemplari scaleni, difettivi, abnormi". Ad esempio la figura del Greco, un'Ebreo di Salonicco, con il quale l'autore trascorre una "settimana randagia" giungendo dapprima a Tracara, quindi a Katowice. Un'altra figura è quella di Marja Fjodorovna che incontra nel campo di sosta di Katowice e con la quale collabora per un certo tempo come "farmacista" presso l'infermeria dello stesso campo. Sempre qui conosce l'Italiano Cesare con il quale instaura una solida amicizia. È Cesare che lo introduce nel mercato nero di Katowice. Qui la situazione diventa meno tesa e l'angoscia lentamente si trasforma in una momentanea serenità. Nel Maggio del 1945, la guerra ha fine. La natura esplode "come un uragano" nel campo i russi si lasciano trasportare dall' euforia e organizzano festeggiamenti e spettacoli. Ma poco dopo Levi si ammala di pleurite ed è in questa occasione che incontra altri singolari personaggi, come il dottor Gottlieb che esercitava la professione di medico proprio a Katowice. In quei giorni, fu comunque un vecchio Italiano soprannominato il Moro di Verona, ad attirare la sua attenzione.
Sul finire della primavera, dopo quattro mesi di attesa nel medesimo campo, giunge la notizia del rimpatrio. I reduce Italiani, circa ottocento, con "fragorosa allegria" salgono nei vagoni merci in partenza per Odessa dove li attende un treno che, come molti dicono, dovrebbe portarli in Italia. Ma ciò non accade in quanto il treno non giunse mai ad Odessa. Alla stazione di Emermka nella Russia Bianca, dopo sei giorno di viaggio in condizioni alquanto sgradevoli, i reduci apprendono che il convoglio non può proseguire.
Intraprendono così un viaggio verso Nord, che di tappa in tappa, li conduce nella splendida località di Staryie Doroghi, che raggiungono a piedi dopo aver sostato, per circa dieci giorni, a Slark. Giunti a Staryie Doroghi, risiedono in un gigantesco edificio detto la casa Rossa, "piena di misteri e trabocchetti come un castello di fate", situato in un luogo ai margini di una foresta. Qui, sempre in attesa di un rimpatrio, sostano per due mesi, fino al 15 Settembre del 1945. Finalmente arriva l'annuncio della partenza e, dopo una notte di festeggiamenti, tutti gli Italiani raccolti nel campo si dirigono alla stazione del piccolo villaggio dove c'è un treno. Ma rimangono delusi quando si accorgono che il treno ripercorre all'indietro le tappe del viaggio fatto in precedenza e ciò conferma il disordine dell'organizzazione russa.
Il convoglio viaggia con molta lentezza, con continue soste e inciampi. Giunto a Zmerinka, dove i superstiti alcuni mesi prima avevano già trascorso giorni d'attesa angosciosi, anziché dirigersi verso il centro-Europa, scende verso Sud, fin quasi alle sponde del mar Nero, per poi risalire lentamente attraverso la Romania, l'Ungheria, la Cecoslovacchia e giungere a Vienna l'8 Ottobre, dopo un viaggio durato più di venti giorni. Sia lo spettacolo d'un'Europa distrutta che i continui ricordi dei reduci, fanno sembrare sempre più lontana la gioia del rimpatrio. A Bratislava, vedendo quei monti che sbarravano il lugubre orizzonte di Auschwitz, sono assaliti dall'angoscia, patiscono nuove sofferenze quando il convoglio, lasciata l'Austria, entra in Germania e raggiunge Monaco. Guardandosi attorno, osservando la gente che camminava per le strade, non possono fare a meno di chiedersi se i Tedeschi sono a conoscenza di quanto è avvenuto ad Auschwitz.
Le ultime pagine, quelle che narrano il passaggio del Brennero nella notte del 16 Ottobre sono molto tristi, in quanto se La tregua sta per concludersi, se la lunga odissea del rimpatrio sta per finire, per loro il futuro rimane sconosciuto, levi si pone quindi della domande che consistono in ciò che egli ha definito "il veleno di Auschwitz" e la ragione per cui l'offesa subita è inguaribile e incancellabile nel tempo.



Il libro è di Primo Levi, le storie sulla Shoà fanno sempe colpo...leggetelo e riflettete...
LaPiccolaPeste
00mercoledì 18 dicembre 2002 20:45
L'ho letto io cara Circe.. è davvero molto profondo.....
Piu' di questo comunque ho apprezzato «Se questo è un uomo».

zaira griam
00giovedì 19 dicembre 2002 18:36
Anch'io ho letto entrambi tempo fa...
Adesso sto leggendo "Sulla strada" di Kerouac: davvero interessante. [SM=g27811]
circee78
00sabato 21 dicembre 2002 16:07
bello On the road...perchè non apri un topic con una bella recensione? così mi aiuti a far leggere gli angolisti[SM=g27838]
zaira griam
00sabato 21 dicembre 2002 23:36
Ok, appena ho finito di leggere "On the road" scriverò una mini recensione.
Ciao :smkissin:
circee78
00domenica 22 dicembre 2002 13:03
grazie...[SM=g27838]
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