LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

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claudio.41
00mercoledì 24 ottobre 2012 22:09
LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

Capitolo 1





Verso 1: " Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare, 2 fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.".

"Gesù cominciò a fare e a insegnare" . FARE,prima, insegnare, poi.

E' scritto che "Egli è andato dappertutto facendo del bene" (Atti 10:38).
Che lezione dobbiamo trarne noi? Perchè tutto, di Lui, è lezione per noi. Questa:che il Cristianesimo deve essere PRATICO!

Purtroppo è costume comune che alla maggioranza piace dilettarsi nelle disquisizioni di versi, segni, dottrine. Non hanno capito che Gesù è stato dovunque vi è stato bisogno, ed ha notato come cosa fatta a Lui, la misericordia dell'uomo verso l'altro uomo.
Egli non ha bisogno di noi, ma si è nascosto nel misero per chiederci aiuto,
e beneficando gli uomini, abbiamo beneficato Lui. Di ciò solo si ricorda al Giudizio da Quel Trono;
non vi è cenno a prediche o a miracoli, nè ad estendere sette; nulla (Matt. 25:31-46).
L'accoglimento alla destra e la chiamata al Regno è basata, in termini finali, sulla pietà dell'uomo all'altro uomo.
E così, purtroppo, la reiezione.

E' scritto : "Il tralcio che dimora nella "VITE", porta molto frutto".
Il Signore ci vuole collaboratori attivi e non passivi, ma il metodo e gli ordini li dobbiamo prendere da Lui ; quindi, più vicini a Lui.

Un Corpo unito , di pari consentimento disponibile al Suo volere. Il Suo comando e la Sua unità sono la nostra forza e la nostra sicurezza.
Sovente nelle chiese c'è l'insieme , ma non l'unità ; impossibile !

L'unità è con pochissimi, uno quà , e l'altro là.

Ma tutti noi possiamo fare qualcosa : chi più e chi meno, ma dobbiamo farla.

Gesù , ha fatto la benedizione sui pochi pani ed i pesci
"il miracolo l'ha fatto Lui, ma il pane si moltiplicava nel passaggio dalle mani di Gesù alle mani dei discepoli" - i discepoli lo porgevano alla moltitudine che aveva fame.

Noi abbiamo un rapporto con Lui ed un rapporto con il prossimo. Gesù può fare tutto ma vuole anche collaboratori. Risuscitò Lazzaro e disse ai discepoli : "scioglietelo voi".

Non poteva, insieme al miracolo far sciogliere le fasce? C'è qualcosa che dobbiamo fare noi.

I discepoli devono stare più vicino a Gesù , "non più vicini alle folle" e , con le mani prendere da Lui, per poi dare.





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Verso 2:" fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo, comandi agli apostoli che aveva scelti."

"Comandi per Lo Spirito Santo". Noi leggiamo e spesso diciamo :"è scritto...è scritto", ma dimentichiamo che "non tutto è scritto" (Giovanni 21:25) e che "è altresì scritto" , e che Gesù disse a uno che era maestro di Scritture :"Come è scritto? E come leggi?"

(Luca 10:26):Allo Scriba che , tentandolo, gli domandò : “Maestro, facendo cosa, erediterò la vita eterna?” . Gesù rispose con altra domanda : “Nella legge cosa è scritto? Come leggi?”.

Cioè, bisogna conoscere lo scritto e il senso.
Come tutte le parole di Lui, queste si estendono al di là dell’occasione presente, e racchiudono lezioni per la Chiesa. Che, cioè, non basta conoscere la lettera della parola, ma si deve scoprirne il senso recondito.

Nell’Esodo 15:26 è scritto: “SE del tutto ubbidisci alla voce del Signore Dio tuo…”

Nel Salmo 103:21 “Benedite il Signore voi suoi angeli che fate ciò che Egli dice, ubbidendo alla voce della Sua parola”.

La VOCE dietro la parola. Perché a volte la parola dice una cosa , ma la voce ne indica un'altra. Pochi esempi chiariranno:
Il Signore comandò a Mosè che mandasse le spie ad investigare il paese. Però leggiamo pure che il popolo si era accostato a Mosè chiedendogli che mandasse le spie. Il Signore permise, ma non comandò. La lettera della parola diceva: “Manda pure a spiare il paese, dato che lo vogliono”. Ma la voce era addolorata, perché la richiesta suonava di sfiducia alla guida del Cielo.

Altro esempio: Il Signore disse a Davide di contare , censire, il popolo, ma Satana aveva incitato Davide a censirlo. Il Signore permise ma nelle parole c’era accento di dolore.

Conseguenza: disastri nel primo e nel secondo caso.

Il Padre sembrò acconsentire alla richiesta del prodigo, e gli diede i beni. Ma nel procedere del genitore, nel contegno e nella voce vi era il dolore.

Chi davvero ama Dio, e vuole ubbidirgli, si procura di conoscere non solo la Parola, ma la Voce.

Il “Come leggi” domandato allo Scriba indica anche che, per intendere parola e voce, l’animo deve essere candido ed aperto alla guida del Signore.


Capire la Voce della Parola di Dio significa intendere le intenzioni del Signore quando dice una cosa , sapendo che , "la lettera (quello che è scritto su carta nella Bibbia) uccide, ma lo Spirito (le reali intenzioni che scaturiscono dal cuore di Dio, rivelato in Gesù Cristo) vivifica" (2 Corinzi 3:6)
C'è da affermare subito che le parole di 2 Corinzi 3:6 , "la lettera uccide, ma lo spirito vivifica", si riferiscono alla distinzione tra il Vecchio e il nuovo Patto.
Eppure, quelle parole dicono anche altro.

Dobbiamo, per capirle, anche ricordare le parole dell'Ecclesiaste : "non essere TROPPO giusto" (7:16) . Cioè, non volere essere NOI, "troppo" giusti. Giusti si, ma non "troppo". Nè verso noi stessi nè verso il prossimo, attaccandoci, giudicando noi o qualcun altro, a versi letterali della Scrittura senza aver capito lo spirito che sta dietro alla nude lettera, ovvero, senza aver capito il grande cuore del Signore.

Ci sono casi in cui la lettera (la Bibbia) condanna, eppure il Signore (che legge le intenzioni del cuore, le circostanze e i motivi del cuore) assolve.
Certo, c'è una pietà che non è del tutto e sempre da approvare, ma è anche vero che c'è un Ministero verso i caduti (che sono caduti in qualche sbaglio, anche grosso), un "ristoramento di rovine" ,per cui bisogna soffrire. Ministero conosciuto solo da Dio che lo dà e da chi lo riceve. Ministero che ritratta il cuore di Gesù Cristo.
Un esempio lampante della differenza esistente tra la parola come lettera e la parola come voce è data da Luca 13:6-9.
" Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi del frutto e non ne trovò. Disse dunque al vignaiuolo: "Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercar frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno?" Ma l'altro gli rispose: "Signore, lascialo ancora quest'anno; gli zapperò intorno e gli metterò del concime. Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai"».

Il comando era preciso . Il padrone - Dio - ordinò : "Taglialo questo fico sterile" . Il servo osò disubbidirgli e propose un lavoro speciale e concluse : "semmai in futuro , TU (e non io) lo taglierai".

Nella voce del padrone c'era il comando ma il servo, conoscendo bene il suo cuore intese che dietro di esso c'era la richiesta, (che si può bene intuire dalle parole che seguono quel comando "perchè sta li a sfruttare il terreno?") di lavorarlo ancora affinchè un giorno portasse frutto .

Le parole della parabola in Luca, per potere comprendere la "voce dietro la parola", andrebbero lette così : "....Taglialo....ma domandati prima, se proprio vorrai farlo, il PERCHE' quel fico non ha ancora portato frutto..."
Perchè? Può darsi che tu, servo, non lo abbia lavorato a sufficienza?

Il servo intuì i reali desideri del padrone e fece la proposta. Udì la voce DIETRO la parola. E la voce indicava dolore e chiedeva pazienza ed un nuovo lavoro.


Ci sono altri esempi per capire , vediamoli.

In Giovanni 8, Gesù viene messo alla prova dai Farisei per vedere se Egli, il Maestro, poteva stare attaccato alla lettera della Scrittura e continuare ad esercitare quello che per loro era semplice buonismo anti-Scritturale.
Portarono davanti a Lui una donna che aveva commesso adulterio. La Legge data da Dio a Mosè era chiara al riguardo : la donna doveva essere messa a morte (Levitico 20:10) e Gesù stesso aveva detto in una precedente occasione , parlando di adulterio : "chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera". Intendendo così che se la donna aveva fornicato era già, adultera e quindi , sottoposta alla pena della Legge ed era, come minimo, COMANDATO , di mandarla via.

I Farisei credevano di avere in pugno Gesù perchè non capivano la voce dietro la parola .
Le parole : "Salvo che per motivo di fornicazione", erano CONCESSIONE , e NON , comando.
Concessione fatta perchè Egli, conoscendo il cuore dell'uomo non pienamente redento e quindi non pienamente conformato al cuore di Lui, sapeva che gli uomini non avrebbero nemmeno minimamente potuto sopportare e perdonare un tale atto, un tale affronto. Da lì, la concessione. Come a dire : "se proprio volete, se vostra moglie ha commesso adulterio e voi non ce la fate a perdonare, POTETE (ma NON, dovete!), mandarla via".
L'ideale , va da se, è il perdonare.

Gesù perdonò la poverina dell'episodio e msotrò, con brevi ma efficaci parole , agli accusatori, che la stessa non era peggio di loro.


Altro episodio. Parliamo di Davide.
In 1 Cronache 21:1, leggiamo :
"Satana si mosse contro Israele, e incitò Davide a fare il censimento d'Israele".
Mentre, la 2 Samuele al capitolo 24, lo stesso episodio, recita :
" Il SIGNORE si accese di nuovo d'ira contro Israele, e incitò Davide contro il popolo, dicendo: «Va' e fa' il censimento d'Israele e di Giuda».

Sembra una contraddizione ma da questo episodio possiamo capire la differenza tra "la parola" e "la VOCE DIETRO la parola".

Davide aveva avuto grandi vittorie; l'ultima contro i Filistei.
Stava montando pian piano, nel suo cuore, un sentimento di orgoglio e Satana ne approfittò, mettendo nei pensieri del re, di fare un censimento per vedere quanto grande era la forza del suo (il SUO!) esercito.

Davide, come di suo consueto, avrà senz'altro chiesto al Signore se doveva fare il censimento ma va da sè che nel suo cuore credeva che ciò fosse un bene, accecato dall'orgoglio com'era. Il Signore, che conosce i segreti motivi del cuore, accondisce e disse , "Và".

Lo stesso possiamo fare noi quando un nostro figlio ci chiede di andare in qualche posto che noi vorremmo non andasse (e lui lo sa) . Con la bocca possiamo dire , " e và", ma dietro le nostre parole vogliamo dire : "non andare, non farlo o ti farai del male".

Un altro episodio ancora più esplicativo si trova in Numeri 22.
I Moabiti avevano paura dell'esercito di Israele e così decisero di chiedere al profeta Baalam di maledire quel popolo, certi che, se egli avesse pronunciato una maledizione sopra Israele, Dio stesso lo avrebbe maledetto.

Portarono a Baalam dei doni , con un ambasciata ma egli, prima di accettarli e maledire, chiese al Signore.
Il Signore rispose : "Tu non andrai con loro; non maledirai quel popolo perché è benedetto».

Già il fatto di poter pensare anche solo di maledire il popolo che Dio si era scelto , doveva far desistere Baalam dal chiedre al Signore ma, si sa, quando noi desideriamo qualche cosa ( e lui desiderava i doni) pensiamo che , chissà, il Signore può anche accondiscendere alla nostra richiesta.
Ma ci fu la risposta del Signore : un secco "NO!". Avrebbe anche potuto rimproverare il profeta solo per il pensiero che aveva fatto, ma Egli, Misericordioso, non lo fece.

Tornò un altra ambasciata con ancora più doni e ricchezze e Baalam, già sapendo la risposta del Signore , tornò a chiedrGli. A questo punto il Signorerispose : "Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, àlzati e va' con loro".

"Và". Come a dire : "Vuoi sbatterci la testa? E allora sbatticela". la parola diceva "và", ma il Signore intendeva , "sai già quello che voglio".


Il problema del non riconoscere la voce "dietro" la parola, fa diventare "letteralisti" e non c'è categoria più pericolosa di essi. Di ogni situazione, fanno di ogni erba un fascio dicendo , "è scritto....è scritto".
Ricordo che furono uomini pieni di Scritture che uccisero Gesù, l'Autore di esse. Gli Scribi e i Farisei.
Per questo Gesù in una Sua parabola dice : "ogni scriba ammaestrato per il regno dei cieli è simile ad un padrone di casa il quale trae fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie" (Matteo 13:56).

Scriba, l'antico copista delle Scritture, era un tenace letteralista. Gli scribi furono tra i nemici più acerrimi di Gesù.
Questo della parabola citata è il solo passaggio in cui lo scriba è ricordato in un senso interamente buono.

"Ammaestrato per il Regno dei cieli" e, poichè, se si legge si vede che è menzionato al termine delle Sue sette parabole che ricoprono TUTTA l'epoca della dispensazione della Grazia (dalla nascita di Lui fino al Suo ritorno), di vede che l'ammaestramento deve interessare tutti i chiamati al Regno; anzi, tutti devvono essere scribi ammaestrati al regno.

Il male dello scriba non era nel conoscere la lettera, ma il rifiutare lo spirito dietri la lettera. Il male dei legalisti non è il conosce la Legge, come illustrazione e ammaestramento, ma il voler rimanere sotto l'Antico Testamento, sia pure in qualche cosa, e non IN Cristo.

Lo scriba è buono al suo posto; il vecchio, la lettera, ha avuto il suo ufficio, è stata una classe preparatoria per arrivare a Cristo.
Nessuno disprezzi Mosè (la Legge) , ma nessuno si aspetti di essere redento da lui.

Lo scriba che non vuole sapere del Regno , rimane solo con le cose vecchie, e quindi passate e cadute.
Quello ammestrato per il regno non ha perso nulla, perchè le cose vecchie (la Legge) nella mano del Rinnovatore, dell'Uomo della Grazia (voglio dire di Gesù cristo), diverranno cose nuove, anzi, faranno di più apprezzare il nuovo.
Le "cose vecchie sono passate" , ma sono, per lo scriba del regno, servite a conoscere meglio la realtà. Nessuno infatti, può conoscere bene ed apprezzare il nuovo senza dare uno sguardo al vecchio (2 corinzi 3:6) ; lo scriba che è ammaestrato per il Regno dei cieli, mette a contrasto il vecchio Patto di lettera e il nuovo di Spirito : la lettera uccide, ma lo spirito vivifica.
Ma per essere vivificati bisogna prima essere uccisi. Morire per vivere.

Abbiamo peccato e la Legge ci ha uccisi; la Grazia ci ha vivificati.
Ricordiamo la morte ,non per tornare a morire, ma per apprezzare sempre più la vita.
Il Vecchio Patto e Mosè che lo impersonifica, ci stanno davanti per dirci di non abbandonare la Grazia, che se lo facessimo saremmo senza scampo. Sarebbe una delle maniere per commettere il peccato a morte, lasciando, anche solo per qualcosa, la nuova Legge dello Spirito per metterci volontariamente sotto la Legge antica, e quindi, sotto condanna, dopo che Gesù ci ha riscattati dalla maledizione (Galati 3:13).
In tale caso, Cristo sarebbe per noi, morto invano. Che lezioni di Grazia ci ha dato lo scriba, il fariseo Paolo!
Come ha ben saputo, essendo lui ammaestrato per il Regno, tirare fuori dal suo tesoro, cose veccguie e nuove, cioè dichiarare vecchi principi sotto una nuova luce ed un nuovo aspetto.

Lo scriba ha conosciuto che le cose che si vedono sono soltanto "figura"; perciò, ammaestrato per il Regno, non si ferma alle apparenze. Se siamo scribi ammaestrati avremo imparato a diffidare delle apparenze e ricorderemo ciò che Gesù disse ai Giudei : "Non giudicate secondo l'apparenza, ma fate giusto giudizio" (Giov. 7:24).
Questo vale per ogni occasione, ogni problema, ogni persona, ogni situazione, anche quella che all'apparenza sembra la più scabrosa.

Ma quanto siamo ancora lontani da essere ammaestrati per il Regno! E' tempo di imparare a diffidare di noi e delle apparenze. Dobbiamo conoscere il suono della voce dietro la lettera della Parola.
Bisogna indagare, chiedere, per ogni cosa, per ogni situazione e non , fermarsi alla nuda lettera . "Invocami e Io ti risponderò, e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci." (Geremia 33:3).

"A voi" (disse Gesù - ai discepoli) "è dato conoscere i misteri del Regno".

Il vecchio serve , purchè non si rimanga nel vecchio.
E che dire della nostra vita passata e dei tanti errori commessi? La risposta dipende dal fatto se, vogliamo rimanere semplicemente antichi scribi o se vogliamo essere ammaestrati per il Regno dei cieli.
Il passato misero , per lo scriba del Regno, diventa , come tutte le cose, maestro.
"A chi molto è stato perdonato, molto ama".

A misura che paragoniamo il vecchio e il nuovo, anche in noi stessi, vediamo l'immensità dell'Amore e Perdono di Dio, e amiamo sempre più. Tutto è diventato un tesoro, gli errori stessi. le sventure, i ricordi tristi, che pure siamo chiamati a dimenticare, non per diventare ingrati ma per per non essere sopraffatti dalla tristezza, per poter vivere nel nuovo, tutto diventa un tesoro.

Al termine del lungo cammino, quando dopo lunghi giri e rigiri saremo arrivati a comprendere davvero il Cuore di Dio, la voce dietro la lettera della parola, lo scriba ammaestrato al Regno guarda indietro a vede le vie misteriose della Provvidenza e nota come tanti siano periti nello stesso cammino, con errori minori dei suoi, e lui è arrivato alla cima. Riconosce che questo è avvenuto solo per la Misericordia del Signore che gli ha dato di volgersi direttamente al Re e confidare in Lui.

La memoria del passato e il paragone a tanta redenzione hanno scolpito in lui/lei un'eterna umiltà e riconoscenza. Lo stesso Apostolo che ebbe la visione e rivelazione massima di Gesù (l'Apocalisse), così chiude il libro: "Poi vidi nuovi cieli e nuova terra. Le cose vecchie sono passate, ecco, sono diventate nuove". Ogni cosa era nuova in Cristo.

Avendo ormai capito il grande cuore del Signore, che Egli giudica caso per caso, scrutando i motivi di dentro, le circostanze etc., emettendo giudizio anche andando contro la lettera scritta (la voce dietro la parola) se necessario, l'operaio, ammaestrato per il Regno, si avvierà a prendere le sembianze interiori di Gesù Cristo. Alla fine sarà come Lui.
claudio.41
00mercoledì 24 ottobre 2012 22:16



Verso 6: "Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?»

L'uomo è sempre stato e sempre è, attratto dal futuro. Anche oggi la quasi totalità dei cristiani è attratta dai segni su quello che avviene, che avverrà, per tentare quanto manca al ritorno del Signore. Ai discepoli Gesù rispose___risponde :«Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra».

MA riceverete potenza. tagliò corto circa i tempi e i segni, e andò al sodo: Ma ricevereet potenza. Per cosa? "e MI sarete testimoni". Testimoni A ME!
Nel testo, le parole "Mi sarete testimoni", voglion dire : TESTIMONI A ME.

Il significato di queste due espressioni sembra, ma non è lo stesso. Mentre la prima è soggettiva e si riferisce a ciò che il Signore ha fatto per noi, l'altra invece, è oggettiva, mettendo in evidenza Chi Egli sia, basandosi sull'intima comunione e sul rapporto con Lui.

Per divenire testimoni a (non di) Gesù, i discepoli dovevano attendere il battesimo con lo Spirito Santo, perchè solo Lui ci fa vedere, e può ritrattare Gesù al vivo. Lo Spirito Santo, quale Dono del Padre, non fu dato ai discepoli ( e non è dato alla Chiesa) affinchè diventassero grandi predicatori od operatori di prodigi e miracoli, ma per essere testimoni viventi del Cristo vivente.

Rincresce constatare che la maggior parte di ciò che oggi viene chiamata predicazione Evangelica, non si preoccupa di innalzare la Persona di Gesù Cristo , ma anzi,anzi, l'enfasi viene data a tutt'altro, vuoi a rapporti missionari, a dottrine di supremazia l'uno sull'altro, vuoi a manifestazioni di falsa potenza per attirare e abbagliare il popolo con astuzia ben congegnata.

L'enfasi è a ciò che vi è di più che secondario ___ in quanto ad individui e dottrine umane ___ per mirare e contemplare Gesù nella Sua umiliazione. Spiriti seducenti , sotto il falso aspetto della verità, riescono ad ingannare molte anime sincere ma malferme, con pratiche chiesastiche , ma di Gesù, Lui solo, si sente ben poco.

Anche coloro che hanno ricevuto il glorioso dono dello Spirito Santo , sono vittime di tale influenza.

Dobbiamo ammettere, ad essere onesti, che siamo ben lontani dalla pura semplicità della chiesa apostolica, e tantopiù dall'amore e carità (E CARITA'!) tra i fratelli. Anche noi, come la chiesa di Efeso, abbiamo "abbandonato la primiera carità" ___ cioè Gesù Cristo.

L'amore per altre cose, apparentemente buone ed importanti ha preso il posto di Gesù, sia nei nostri cuori, come nelle nostre chiese. Al posto di Colui che solo è Sostanza e Realtà abbiamo sostituito "pietre, serpi e scorpioni" (Luca 11:11,12). Senza Gesù non c'è alcun sviluppo o progresso spirituale. Tutti i beni e doni ricevuti non possono mai prendere il Suo posto.

La predicazione della chiesa primitiva non si occupò principalmente del battesimo con lo Spirito Santo, nè di prodigi, e nè, del ritorno di Gesù. Certo, questi insegnamenti sono importanti e fanno parte della sapienza divina, ma erano e sono d'importanza secondaria. I primi Cristiani furono testimoni a Gesù , e Lo presentarono nella Sua pienezza.

Quando Pietro entrò nella casa di Cornelio, egli non cominciò col parlare del battesimo dello Spirito, anzi, di ciò non disse nulla; ma mentre parlava di Gesù fu , dallo Spirito Santo stesso, interrotto.
Notiamo che furono battezzati coloro che udirono la Parola. Si legga Atti 10:44.

All'incontro dell'uomo zoppo alla porta del tempio, Pietro e Giovanni non dissero : "guarda a noi; noi ti possiamo guarire". E nè domandarono allo zoppo per veder se avesse fede o meno per essere guarito. Gli apostoli confessarono che non avevano nulla da dare, eppure, mentre riconoscevano la loro povertà e nullità, Pietro, per lo Spirito Santo affermò : "ma quello che io ho, te lo dò".

Mosso da quella Vita, egli stese la mano e prese la mano dello zoppo, dicendo : "Nel Nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina".

Fu Gesù per mezzo di Pietro , che sanò lo zoppo.

Notiamo l'insistenza e la cura degli apostoli di non appropriarsi di alcuna gloria per l'accaduto, leggendo Atti 3:1-16.

La predicazione apostolica chiaramente ed incisivamente rendeva testimonianza a Gesù. Sia ai Giudei che chiedevano segni ed ai Greci che cercavano prove intellettuali, il messaggio fu uno solo, cioè:

GESU' CRISTO CROCIFISSO E RISUSCITATO, POTENZA E SAPIENZA DI DIO
.

Questa predicazione a tutt'oggi rimane scandalo a coloro che vanno appresso a segni e a manifestazioni VISIBILI, ed è pazzia a coloro che volgono al raziocinio.

Nella sua lettera ai Corinzi, un popolo che secondo il mondo era reputato sapiente, San Paolo afferma : "io , fratelli, quando venni da voi, venni non con eccellenza di parlare, o di sapienza, annunciandovi la testimonianza di Dio. Perchè non mi proposi di sapere altro tra voi, se non Cristo, e Lui crocifisso" (1 Cor. 2:1,2).

Nella sua seconda epistola alla stessa chiesa, egli insiste: "non predichiamo noi stessi (LETTORE, MEDITA!) , ma Gesù Cristo, il Signore" (2 Cor.4:5).

San Pietro protesta : "Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. " (2 Pietro 1:16).

Anche San giovanni ha dovuto dichiarare : "Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita (poiché la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza) ". (1 Giovanni 1:1-2)

Fu questa precisa ed assoluta testimonianza a Gesù Cristo che fomentò e portò persecuzione sulla chiesa, ed anche oggi, se si predica SOLO Gesù Cristo, si è perseguitati.

Ma nonostante le severe minacce e le battiture a cui i discepoli furono soggetti, e poi castigati e messi in prigione, essi non ne furono impauriti, e non ne venne alterato o compromesso il loro messaggio . Leggiamo : "Ogni giorno, nel tempio, e per le case, non cessavano d'insegnare e di evangelizzare GESU' CRISTO" (Atti 5:42) .

Fu questa la predicazione che fece tremare ( e fa tremare) e crollare il grande Impero Romano ed il Giudaismo. Dovunque arrivavano i primi cristiani, rendevano testimonianza, NON AD UN CREDO, O A QUALCHE SETTA OD ORGANIZZAZIONE, ma ad una Persona, cioè Gesù Cristo .

Questa chiara testimonianza ha lasciato la sua impronta eterna sulla società, le nazioni e sul mondo intero. I testimoni erano, per lo più, tutti uomini illetterati, ma possedevano la realtà di Quella Vita che nè il tempo , nè le corruzioni religiose, e nè gli sconvolgimenti dei secoli sono riusciti ad eclissare. Gesù Cristo rimane eterno e lo stesso in ogni tempo.

I primi cristiani preferivano la morte anzichè tradire o negare Colui che amavano. Meglio morire che transigere sulla chiamata e testimonianza ricevuta. Difatti, la parola "testimone" vale nella lingua greca : martire.

Il vero testimone di Gesù Cristo, è in ogni tempo odiato dal mondo , perseguitato dalle chiese.

Voglia Iddio oggi, suscitare testimoni, veri testimoni, testimoni A LUI ( non a chiese, ma a LUI). che siano pronti e disposti a mettere la loro vita per il Signore, affinchè solo GESU' CRISTO sia innalzato e glorificato.

QUESTO E' IL MESSAGGIO E LA PREDICAZIONE DEL REGNO




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Versi 15-26:" In quei giorni, Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli (il numero delle persone riunite era di circa centoventi), disse:
«Fratelli, era necessario che si adempisse la profezia della Scrittura pronunciata dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. Perché egli era uno di noi e aveva ricevuto la sua parte di questo ministero. Egli dunque acquistò un campo con il salario della sua iniquità; poi, essendosi precipitato, gli si squarciò il ventre, e tutte le sue interiora si sparsero. Questo è divenuto così noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo è stato chiamato nella loro lingua "Acheldama", cioè "campo di sangue". Infatti sta scritto nel libro dei Salmi:
"La sua dimora diventi deserta
e più nessuno abiti in essa";
e:
"Il suo incarico lo prenda un altro".
Bisogna dunque che tra gli uomini che sono stati in nostra compagnia tutto il tempo che il Signore Gesù visse con noi, a cominciare dal battesimo di Giovanni fino al giorno che egli, tolto da noi, è stato elevato in cielo, uno diventi testimone con noi della sua risurrezione».
Essi ne presentarono due: Giuseppe, detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. Poi in preghiera dissero: «Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, indicaci quale di questi due hai scelto per prendere in questo ministero apostolico il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo». Tirarono quindi a sorte, e la sorte cadde su Mattia, che fu incluso tra gli undici apostoli
".


Gesù aveva comandato di "attendere", Ma l'uomo sa ben poco attendere. E' vero che chiesero a Dio di scegliere tra i due, Barsabba e mattia, ma i due gli avevano scelti loro. Tirarono a sorte credendo che Dio avrebbe scelto, approvando Egli la scelta dei "due". Alla fine fu Mattia, e venne incluso tra gli undici. Ma (uno dei grandi MA della Scrittura), IDDIO aveva il Suo uomo, che non rientrava tra coloro che erano stati "con loro". Paolo, Saulo di Tarso. Fu un grande Apostolo, mentre di Mattia non si seppe più nulla.

la lezione è :"Prendere tempo per pregare".



(Daniele 2:14-20)
"Allora Daniele si rivolse con prudenza e con tatto ad Arioc, capo delle guardie del re, e gli disse : «Perché questo decreto così perentorio da parte del re?» Allora Arioc spiegò il motivo a Daniele. Daniele si presentò al re e gli chiese di dargli tempo; egli avrebbe fatto conoscere al re l'interpretazione del sogno. Allora Daniele andò a casa sua e informò Anania, Misael e Azaria, suoi compagni, esortandoli a implorare la misericordia del Dio del cielo a proposito di questo segreto...
__ Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna
......"

Avevano preso tempo per pregare.

Molti errori sono venuti nella nostra vita per non aver atteso un altro poco prima di decidere. Il nemico tenta di prenderci nella fretta ed ansietà. Lo Spirito Santo dice : aspetta il Signore.

Un poco di tempo per pregare caccerà il demone dell'impazienza , e le cose le vedremo sotto un altra luce, secondo la volontà del Signore.

Chi aspetta il Signore , guadagna tempo, perchè i tempi che Lui ci dà sono nella Sua Mano.

Giosuè non pregò , e fu ingannato dai Gabaoniti. Saul , per non avere atteso un altro poco, cominciò a vedere vacillare il regno.

Il Signore Gesù non fece mai nulla in fretta, o in ritardo , perchè la Sua , più che ogni altra, fu vita di preghiera.


Altro caso che da una grande lezione: Matteo 2

Quella stella che apparve nell'Oriente richiede una profonda meditazione . I Magi erano uomini pii e perciò Iddio rivelò loro la stella. Essi partirono per vedere il Nuovo RE dei Giudei. Iddio gradì la loro visita e li guidò a mezzo della stella.

Essi però non furono savi abbastanza . Giunti a Gerusalemme, lasciata la stella si fecero guidare dai loro pensieri o dalla loro logica, per cui venne un grandissimo disastro.

Molti dicono : "Così è scritto e così doveva avvenire". Ma ciò non è vero ; era scritto così perchè Dio sapeva che così l'uomo avrebbe fatto ; e perciò così è avvenuto.

Dio non prende diletto nella morte dell'empio, quanto meno in quella degli innocenti, tantopiù bambini.

In modo simile, la chiesa in generale, lasciata la guida dello Spirito Santo , è diventata una Babele, eppure ciascuno si mantiene fermo in quello che pensa, e perciò il RE __ coi Suoi sudditi __ è tuttora in esilio.


claudio.41
00venerdì 26 ottobre 2012 15:00
LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI


Capitolo 2




Verso 1: "Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo." Tutti insieme, un Corpo unico, di pari consentimento. E' difficile stare assieme, ognuno ha il suo carattere, ma per amore di Gesù , chi CREDE in Lui e Lui AMA, deve vedere nell'altro, niente altro che un figlio/a di Dio. Questo solo è il segreto per stare insieme e se nell'altro si vede uno/a per cui Gesù è morto, non lo ammicchiamo con il dito giudicatore se in qualche cosa non è come noi.


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Verso 2: "Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro." Lo Spirito Santo è UNO, ma si divise per posarsi una parte su ciascuno. Dio ha cura di tutti e di ognuno IN PARTICOLARE. Egli è Signore della Chiesa, ma altresì è Signore di ognuno di noi. Gesù chiama PER nome tutte le Sue pecore. Egli conosce ogni cosa di noi e si prende cura di ognuno singolarmente.



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Versi 6-8: "Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa?" Accade questo oggi nelle chiese? Tanti e tanti parlano in lingue nelle chiese senza sapere cosa dicono e senza che nessuno li capisca. E' molto molto raro che sia successo che qualcuno, un figliolo di Dio, parlasse in lingue senza sapere cosa diceva, e uno straniero lo intendesse. Ci sono molti falsi
battesimi nelle chiese. Meglio attendere anni ed anni ma ricevere il VERO Battesimo con Lo Spirito Santo che fare una farsa. L'uomo ha fretta. Ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie, credenti che frequentavano una chiesa,da poco, essere fatti stare da una parte dovendo ripetere "gloria a Gesù...gloria a Gesù..." per almeno un ora, con altri che imponevano loro le mani e parlavano in lingue su di loro. Questo, dicevano, lo facciamo per fargli ricevere il battesimo con Lo Spirito Santo. E' inevitabile che questo poveretto, ripeta poi le stesse parole in lingua di chi, per un ora ha pregato in lingue sopra di lui.

Ci sono testimonianze però, di figlioli di Dio che sono stati bettezzati da Gesù stesso, che hanno visto rivivere il Battesimo come negli Atti degli Apostoli. Conosco un servo del Signore che, trovandosi in Francia (perchè il Signore ce lo aveva mandato) e non sapendo una sola parola di quella lingua, parlava con tutti, delle cose più svariate,in Francese, e riceveva risposte in Francese e continuava la discussione dovunque si trovasse e di qualunque cosa dovesse parlare, senza problemi. Al suo ritorno a casa, poi, in Francese non sapeva nuovamente, nemmeno più una parola. Ci sono molti falsi battesimi. Nelle chiese c'è molta carnalità



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Versi 17-18: "Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,i vostri giovani avranno delle visioni,e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.
Anche sui miei servi e sulle mie serve,in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno
".

"figli e figlie......servi e serve...." . Solitamente nelle Scritture con la parola "figli" si intende sia maschi che femmine, ma quando il Signore ha bisogno di specificare, specifica. Egli sapeva che molti uomini avrebbero vietato il ministero alle "figlie" e perciò ha specificato. "profetizzeranno". Che cos'è profezia? Apocalisse 19:10: "la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia". Se chi profetizza non mette al centro Gesù Cristo, può avere molti e molti titoli dati dagli uomini, ma non è un profeta. A cosa serve la "profezia"? 1 Corinzi 14:3: "Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di EDIFICAZIONE, di esortazione e di consolazione". A quale scopo, Gesù ha dato i 5 Ministeri? Efesini 4:12 :"per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'EDIFICAZIONE del corpo di Cristo". Chi profetizza "edifica", il Ministero "edifica", quindi MINISTERO anche per le donne, checchè dicano gli uomini .


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Versi 44-47:"Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati". Il SIGNORE aggiungeva OGNI GIORNO! Oggi, per far si che una persona ceda la propria vita a Gesù,occorrono mesi, quando va bene. Da riflettere se l'esempio, testimonianza che diamo NOI, con le nostre vite, è la stessa della Chiesa primitiva. Questi versi sono da collegare ad altri, sempre negli Atti, al capitolo 4, 32-35 :" La moltitudine di quelli che avevano creduto era d'un sol cuore e di un'anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva ma tutto era in comune tra di loro. 33 Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro. 34 Infatti non c'era nessun bisognoso tra di loro; perché tutti quelli che possedevano poderi o case li vendevano, portavano l'importo delle cose vendute, 35 e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi, veniva distribuito a ciascuno, secondo il bisogno."
Vanno notate le parole "grande grazia era sopra tutti loro. Infatti non c'era nessun bisognoso tra di loro...". INFATTI; cioè : la grande Grazia che era sopra TUTTO il popolo di Dio è risultato delle opere che i primi cristiani facevano,amandosi VERAMENTE l'un l'altro. Michea 6:8 "O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene;che altro richiede da te il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia,che tu ami la misericordia" . Non c'è cenno a dottrine, a radunanze religiose, ma c'è però una grande parola :"Che tu AMI la misericordia". Pochi AMANO essere misericordiosi. Isaia 58 :" Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo? che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu meni a casa tua gl'infelici senza riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra, e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?" Il profeta continua :" ALLORA (non prima!) la tua luce spunterà come l'aurora,la tua guarigione germoglierà prontamente;la tua giustizia ti precederà,
la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia.ALLORA
(non prima!) chiamerai e il SIGNORE ti risponderà;griderai, ed egli dirà: "Eccomi!".

Molti pregano e pregano e pregano, ma non ricevono mai risposta: domandiamoci perchè
. Tito 1:16 : "Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.". Proverbi 28:27 : "Chi dona al povero non sarà mai nel bisogno,ma colui che chiude gli occhi, sarà coperto di maledizioni.". Parole, queste, che sfociano nelle grandi e profetiche parole di Gesù Cristo che OGNI cristiano, di qualunque denominazione esso sia, farebbe bene a ascoltare attentamente, se vuole esser messo alla destra e non alla sinistra del Re dei Re "Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me".

"Non temere piccolo gregge, al Padre vostro è piaciuto di darvi il Regno" . La carità, è rara.
claudio.41
00sabato 27 ottobre 2012 21:26
LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

Capitolo 6



Versi 2-5 : “I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.  Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola».
 Questa proposta piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo
“. Scelsero uomini pieni di Spirito Santo per servire alle mense. Cosa ci dice questo? Che differenza c'è tra i tempi della Chiesa primitiva ed oggi? Oggi ci sono conduttori di chiese,pastori, che sono tali per aver fatto scuole, dei corsi in cui in fondo, si riceve un diploma. Ricevevano un diploma o qualche riconoscenza ai tempi degli Apostoli? No, ma erano pieni di Spirito Santo, dal più alto al più basso incarico, con questo risultato :

Verso 7: “La Parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme “.



Verso 8 : “ Ora Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo “ . Immaginate oggi, un semplice uomo che spazza magari i locali della chiesa, che sistema le sedie o che serve il pane e il vino per la Cena del Signore, andare in giro compiendo grandi miracoli? Ma questo portò e porta persecuzione.


Versi 9-11: “Ma alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini, di quelli di Cilicia e d'Asia, si misero a discutere con Stefano;  e non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. Allora istigarono degli uomini che dissero: «Noi lo abbiamo udito mentre pronunciava parole di bestemmia contro Mosè e contro Dio». Se siete ripieni di Spirito santo e di sapienza del Signore e qualche religioso parla con voi, egli, vedendosi vinto, inizia a spargere infamia su di voi, a dire bugie sul vostro conto pur di farvi passar male.



Verso 12: “Essi misero in agitazione il popolo, gli anziani, gli scribi; e, venutigli addosso, lo afferrarono e lo condussero al sinedrio;  e presentarono dei falsi testimoni, che dicevano........”. Il male attrae altro male. Se anche qualcuno non è in comunione con qualcun altro, essi si alleano pur di fare del male ai servi del Signore. UN RICORDO PERSONALE : Alcuni anni fa, presi le difese di un utente parecchio conosciuto da alcuni di noi, in un altro forum. Lui stesso mi chiese di “difenderlo” dalle ingiuste accuse che gli facevano. Si intavolò una lunga e dibattuta discussione ;dibattuta a suon di versi Biblici e di interpretazione delle Scritture. Quell'utente che mi aveva chiesto aiuto, ogni tanto anche lui diceva qualche cosa, ma più che altro ero solo contro una ventina di persone, che si stavano riducendo pian piano, al silenzio. Ci fu uno che iniziò a cercare di gettare discredito su di me e su alcune delle testimonianze che erano state scritte in questo forum, ritendole false. Il tale che mi aveva chiesto aiuto, di colpo si alleò con la maggioranza che prima lo ingiurava e diventò, “uno di loro”. Il Signore mi fece capire la lezione con queste parole : “Uria Hitteo venne spinto sotto le mura nemiche e poi fu lasciato solo affinchè fosse colpito “ (2 Samuele 11). Il Signore continuò il messaggio : “Muovi SOLO al Mio comando e se vedi le Mie orme davanti a te!

Stefano, venne arrestato



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Capitolo 7


Verso 1: “Il sommo sacerdote disse: «Le cose stanno proprio così?» Il sommo sacerdote interrogò Stefano e lui iniziò una delle più grandi risposte che ci sono nella Bibbia. Stefano ebbe paura? Noi a volte temiamo di testimoniare ai nostri familiari ma egli pur sapendo quello che rischiava dette una grande testimonianza.


Versi 48-49-50: “ L'Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d'uomo, come dice il profeta:
 "Il cielo è il mio trono,
e la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi costruirete, dice il Signore,
o quale sarà il luogo del mio riposo?
 Non ha la mia mano creato tutte queste cose?
" . Parlate di tutto ai cristiani, ma non dite niente contro le loro chiese, avranno una grande rabbia contro di voi.


Verso 54: “Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. “
Cosa accadde? Stefano venne lapidato dal popolo religioso. Cosa vide?

Verso 56: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio». Gesù è SEDUTO sul Trono, alla destra di Dio (Luca 22:69__Colossesi 3:1__Ebrei 10:12__Ebrei 12:2). Cosa impariamo da questo? Gesù era talmente interessato alla sofferenza di Stefano, che si alzò in piedi. Gesù è interessato alle nostre sofferenze e soffre quando noi soffriamo. Egli partecipa alle nostre disgrazie della vita.
claudio.41
00domenica 28 ottobre 2012 22:36
LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

Capitolo 8



Verso 1  “E Saulo approvava la sua uccisione.”. Cioè, di Stefano.
Il capitolo 8 inizia con queste parole, e sono le prime dove viene nominato Saulo.
Perchè questa informazione? La Bibbia è l'unico Libro che mette in risalto il male fatto dai suoi “eroi”. Provate a leggere qualsiasi altro libro religioso o dove si parla della vita di “grandi” e vedrete che non troverete il male che hanno commesso. Saulo approvava l'uccisione di Stefano. Egli era li , fatto guardiano delle vesti di coloro che lapidavano Stefano e quel ricordo rimarrà per sempre impresso su di lui. Un giorno, Saulo (Paolo) si chiamerà da se stesso “il più grande dei peccatori”.


Verso 1: “Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli “. Perchè solo gli apostoli non vennero dispersi? Iddio aveva un piano! I piani di Dio a noi sembrano strani e il più delle volte nemmeno li vediamo mentre avviene intorno a noi qualcosa di brutto ma Egli è al di sopra di ogni situazione e anche qui, in questo caso, LUI aveva un piano.



Verso 4: “ Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola “, Questo era il piano di Dio. Satana istigava gli uomini a perseguitare i cristiani, ma Dio aveva un piano e per quello lasciò fare satana. La Parola doveva divulgarsi e se i primi Cristiani non fossero stati perseguitati e dispersi, la Parola sarebbe rimasta in Gerusalemme. DIO è grande, ma solitamente noi questo lo vediamo solo dopo molto tempo.
Perchè gli apostoli dovettero rimanere in Gerusalemme e solo loro non vennero dispersi? Perchè Gerusalemme era la città più religiosa, la città del Tempio. E' più difficile parlare di Gesù a coloro che si dicono religiosi che a quelli che nemmeno Lo hanno mai sentito nominare . Per quello ci volevano coloro che potevano testimoniare con più potenza e coraggio di Lui. Se voi andate in una chiesa e vi mettete a predicare solamente la Persona di Gesù, gli ascoltatori dopo un po si addormenteranno o vi cacceranno, di sicuro non verrete più chiamati a predicare in quel posto. Ma se voi predicate intorno agli errori delle varie chiese, gli ascoltatori si infiammeranno e saranno ascoltatori molto attenti.



Versi 14-16: “ Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni.  Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo;  infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù.  Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo”. Perchè dovettero andare gli apostoli ad imporre le mani? E' scritto (è Pietro che parla) “ravvedetevi a siate battezzati nel Nome di Gesù Cristo e voi riceverete il dono dello Spirito santo” (Atti 2:38). Sembra che al battesimo in acqua debba seguire quello dello Spirito, ma non è quasi mai così. Alcuni ricevono lo Spirito Santo durante una predicazione, altri quando sono soli, mentre altri hanno bisogno che qualcuno preghi per loro e imponga loro le mani.



Verso 18: “Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, dicendo:  «Date anche a me questo potere, affinché colui al quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo» . Simone era stimato dal popolo perchè conosceva le arti magiche e di lui sidiceva: “questi è la potenza di Dio”, quindi qualche cosa di strabiliante avveniva per le sue mani. Stette anche assieme a Filippo, e vide i grandi miracoli che l'evangelista faceva nel Nome di Gesù, ma non chiese che gli fosse dato il potere di fare miracoli, ma che gli venisse concesso di poter far scendere Lo Spirito Santo sulle persone. Perchè questo? Perchè Simone capì che lo Spirito Santo è il più grande dono (dopo il Dono di Gesù Cristo che Dio ci ha fatto) che può venir dato ad una persona. Probabilmente Simone si sarebbe fatto pagare poi, per poter far scendere lo Spirito sulle persone, ma i doni di Dio non hanno prezzo e non si possono pagare. UNO solo li ha pagati, e a prezzo di Sangue.



Versi 20-24: “Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio.  Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio.  Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore.  Vedo infatti che tu sei pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità».  Simone rispose: «Pregate voi il Signore per me affinché nulla di ciò che avete detto mi accada». Simone chiese agli apostoli che pregassero loro, per lui. Chi non ha il cuore retto davanti a Dio, non si sente in animo di pregare e chiede sempre agli altri che parlino al Signore per lui/lei.




Versi 26-31: “Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Àlzati e va' verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta».  Egli si alzò e partì. Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare,  e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta Isaia.  Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati e raggiungi quel carro».  Filippo accorse, udì che quell'uomo leggeva il profeta Isaia, e gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?»  Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?»
Il Signore mandò Filippo verso una strada deserta. Noi pensiamo che dobbiamo andare in luoghi affollati per parlare di Gesù alle persone, in modo da trovarne di più, ma possono accettare il Messaggio, solo quelli che il Signore ha già preparato nei loro cuori. Dobbiamo essere sensibili alla guida di Lui perchè solo così potremo fare “centro” nelle nostre evangelizzazioni.
Filippo trovò un uomo che leggeva le Scritture e gli chiese :”capisci tu quello che leggi?” . Noi tutti leggiamo e leggiamo , ma molte volte non capiamo. Dovremmo avere l'umiltà dell'Etiope e come lui dire :”E come potrei, se nessuno mi guida?”. Il Signore ha dato la Grande Guida:Lo Spirito Santo, senza di cui nessuno può capire le Scritture. Egli ha unto e dato anche dei Suoi ministri, anche quelli dovremmo ascoltare per imparare. Solo Lo Spirito Santo ci può “aprire le Scritture”.



Versi 36-37:”Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua. E l'eunuco disse: «Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?»  [Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».]  Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò”. Cosa possiamo imparare da questo? Oggi se andiamo in una chiesa dobbiamo accettarne i vari punti di fede, deve avvenire un lungo processo e in molte chiese ti impongono varie condizioni per poter essere battezzato . I conduttori vogliono conoscere tutto della tua vita, ma Filippo non sapeva nulla dell'Etiope e non ci furono lunghi processi ,ne credi, ne condizioni. La sola condizione era ( e dovrebbe essere) :” Se tu credi con tutto il cuore, è possibile”. Si è persa la prima semplicità del Vangelo.
claudio.41
00lunedì 29 ottobre 2012 13:27
LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

Capitolo 8



Versi 26-31: “Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Àlzati e va' verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta». Egli si alzò e partì. Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare, e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta Isaia. Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati e raggiungi quel carro».


Abbiamo lasciato lo scritto precedente con Filippo che battezzava il ministro Etiope, ma dobbiamo dire ancora qualche cosa riguardo al comportamento di Filippo.

In Giovanni 11:52 , Gesù parla che Egli è venuto per “raccogliere in uno i figli di Dio dispersi “. Immaginiamoci un grande Principe i cui figli sono stati rapiti e lui vuole ritrovarli. Ingaggerebbe i migliori detective e darebbe loro istruzioni su come riconoscere i suoi figli e li manderebbe in giro per il mondo per cercarli. Noi dobbiamo diventare sensibili nel riconoscere i figli di Dio. I figlioli di Dio hanno dei tratti particolari sul volto che possono essere riconosciuti. Loro non sanno di esserlo, ma noi dobbiamo cercarli per riportarli al Padre. Non dobbiamo perdere tempo a cercare tutti,ma dobbiamo trovare coloro che sono figli Suoi dispersi. Solo coloro che sono Suoi figli hanno il cuore “aperto” per ricevere la Parola e costoro, non appena li avviciniamo e parliamo loro di Gesù Cristo, con poche parole li vedremo piangere . Nel loro cuore c'è un seme che aspetta solo di essere annaffiato con l'acqua della parola per iniziare a germogliare. Altri, nonostante tutti i nostri sforzi non apriranno mai il cuore a Gesù. Tante persone non possono essere salvate perchè si credono buone in se stesse. Gesù è venuto per i peccatori, per coloro che SI SENTONO peccatori.

UN ESPERIENZA PERSONALE : Anni fa in un supermercato, tra centinaia di persone Lo Spirito mi disse :”guarda quell'uomo”. Mi voltai, ma lui stava uscendo. Una volta finita la spesa uscii anche io dal supermercato e vidi che quell'uomo chiedeva, fuori da esso, l'elemosina. Lo guardai e notai nei suoi tratti qualcosa di diverso, specialmente i suoi occhi erano diversi. Lo Spirito mi disse :”Quell'uomo è un figlio di Dio”. Lo avvicinai e gli dissi se conosceva Gesù, di colpo balzò in piedi e disse :”Gloria a Dio! E' il mio Signore”. Uno tra centinaia aveva qualche cosa di diverso sul viso, qualcosa che gli altri non avevano. Parlammo e lo portai a casa mia, era Rumeno e mi raccontò la storia sua e della sua famiglia;quel fratello si chiamava Giorgio. Parlammo delle difficoltà enormi a venire in Italia (a quei tempi le frontiere non erano aperte e loro fuggivano dal regime disumano che avevano nella loro patria). Parlammo anche del Signore e pregammo insieme. Mentre si pregava, il Signore mi rivelò (questo era lo scopo dell'incontro) che il fratello non aveva perdonato un uomo anziano, con i capelli grigi. Glielo dissi e Giorgio scoppiò a piangere chiedendo perdono al Signore, perchè era un fatto di molti anni prima e lui lo aveva ormai dimenticato. Giorni dopo, fuori dal supermercato, il Signore mi disse di imporgli le mani e che lo avrebbe battezzato con Lo Spirito Santo. Feci quello che il Signore mi aveva comandato e il fratello ricevette lo Spirito, e parlava in lingue come lo Spirito dava a lui di esprimersi, davanti a decine e decine di persone.

Filippo andò in una strada deserta...”. Lasciò le strade trafficate per andare dove non c'era nessuno, ma incontrò uno dei figlioli dispersi del Signore. I figli dispersi non possono andare dove vogliono, non possono fuggire al loro Padre, perchè Dio li cercherà sempre finchè non li avrà trovati. Noi dobbiamo imparare ad ascoltare la voce dello Spirito, le sensazioni che ci da lo Spirito, per cercare, come segugi, i nostri fratelli dispersi per riportarli al Padre.



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Capitolo 9



Verso 1: “ Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote, e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme “. Saulo era molto zelante nella persecuzione dei Cristiani. In atti 22 dice di se stesso :” Mentre ero per strada e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno “. A mezzogiorno la gente si ferma. Tutti fanno la sosta per mangiare . In Oriente a quell'ora il sole è terribile ma Saulo era talmente infuriato verso i Cristiani che non conosceva soste. L'odio religioso è il peggiore dei sentimenti umani.


Versi 3:5: “Ora, mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco,d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo . Ed essendo caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore disse: Io sono Gesù di Nazareth, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro il pungolo”. Gesù considera persecuzione a Lui stesso, le persecuzioni fatte ai Suoi. Saulo aveva sempre davanti ai suoi occhi la morte di Stefano, la sua coscienza non gli dava pace anche se continuava infuriato a perseguitare i Cristiani, per questo Gesù gli disse che era "duro" per lui (Paolo) “recalcitrare contro il pungolo”. La coscienza di lui lo pungeva. Attenti agli avvisi della coscienza!



Verso 7: “Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno. “ Al verso 9 del capitolo 22, Paolo racconta l'accaduto sulla via di Damasco, e dice : “Coloro che erano con me videro sì la luce, ma non intesero la voce di colui che mi parlava”. In questi versi le parole di Paolo sono in contrasto. Può la Bibbia contraddirsi? Chiediamo luce allo Spirito Santo e vediamo se è così:


UDIRONO LA VOCE --- NON UDIRONO LA VOCE
(Atti 9:7 ; 22:9)


"Gli uomini che facevano il viaggio con lui (Paolo) rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno" (Atti 9:7).

Paolo, nel fare rapporto della sua conversione, molti anni dopo, disse così : "Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di Colui che mi parlava". (Atti 22:9).

Quante volte si ode , detta da sedicenti cristiani la frase: "le Scritture si contraddicono", laddove farebbero opera utile a sè stessi e a chi non riesce a credere, anche proprio per queste cose, se chiedessero e poi attendessero, Luce da Colui che ispirò e spiega le Scritture.
Ma al soggetto.

Udirono la voce, come suono. Non udirono la voce di Colui che parlava. Non capirono chi fosse quella voce e non distinsero alcuna parola. Si può udire una voce senza conoscere a chi appartiene e senza capire niente di quello che dice.

Ma Paolo udì la Voce di Gesù, la riconobbe e ne fu benedetto.

Le pecore del Signore ascoltano la Sua Voce; sanno che è Lui che parla e nelle parole odono la Voce e dietro la Voce distinguono le parole; le benedizioni sono promesse a coloro che odono la Voce delle Sue parole.

"OGGI, se udite la Sua voce, non indurite i vostri cuori"
claudio.41
00lunedì 29 ottobre 2012 21:51
LEZIONI SU GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

Capitolo 10



Versi 1-4: “ Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica». Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente.
 Egli vide chiaramente in visione, verso l'ora nona del giorno, un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: «Cornelio!»  Egli, guardandolo fisso e preso da spavento, rispose: «Che c'è, Signore?» E l'angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio
”. Le tue preghiere e le TUE ELEMOSINE. Fede ed opere; non fede senza opere, non opere senza fede. Tutte e due servono. Giacomo 2:20 : “La fede senza le opere è morta”. Molti si ingannano con il fatto (ed è verità) che siamo salvati per Grazia, mediante la fede e non fanno “opere”, ma le opere dimostrano la fede. Il Signore ci chiede di essere misericordiosi, come Lui è Misericordioso. Egli ama che l'uomo venga in soccorso dell'uomo e manda angeli a dare il messaggio :” Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio”, ai misericordiosi. Come conseguenza di questo, il Signore premia coloro che gradisce. A Cornelio fu mandato Pietro, l'apostolo.


Versi 30-33: “Cornelio disse: «Quattro giorni or sono stavo pregando, all'ora nona, in casa mia, quand'ecco un uomo mi si presentò davanti, in veste risplendente,  e disse: "Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita, e le tue elemosine sono state ricordate davanti a Dio.  Manda dunque qualcuno a Ioppe e fa' venire Simone, detto anche Pietro; egli è ospite in casa di Simone, conciatore di pelli, in riva al mare".  Perciò, subito mandai a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; or dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per ascoltare tutto ciò che ti è stato comandato dal Signore». Un uomo si presentò davanti a Cornelio. Pochi versi prima viene detto che era un angelo. Vi sono uomini che sono come angeli mandati da Dio a dare messaggi di consolazione. “la tua preghiera è stata esaudita”. Giovanni 9:31: “Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio e fa la volontà di Dio, egli lo esaudisce “. Domanda : Quale è la volontà di Dio? Michea 6:8 : “O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene;che altro richiede da te il SIGNORE,se non che tu pratichi la giustizia,
che tu AMI la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?
“. Molto spesso ci domandiamo quale sia la volontà di Dio verso di noi, ma questa è la risposta di base. Dopo che saremo in queste condizioni accennate dal profeta Michea, potrà esserci la volontà nei particolari.



Verso 34: “ Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali;  ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito” . Pietro non citò dottrine, disse solo che è gradito a Dio chi Lo teme e opera giustamente. E' chiaro che “chi Lo teme” ha fede, perchè se non credesse, non temerebbe, ma oltre alla fede Pietro accosta le parole “chi opera giustamente”. La combinazione delle due cose, ci fa graditi a Dio.



Verso 44: “ Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. “ Bisogna rileggere i versi precedenti per sapere cosa diceva Pietro. Non parlava di dottrine, ma il suo messaggio fu incentrato sull'Uomo Gesù. Unto da Dio, che andava dappertutto facendo del bene, guariva i malati e scacciava i demoni, crocifisso e risorto. Ed è SOLO QUESTO il messaggio che importa e che fa scendere lo Spirito Santo. Oggi purtroppo questo messaggio, nelle chiese è per lo più “passato di moda”, laddove le predicazioni e le discussioni si concentrano su cose secondarie. La vecchia storia dell'Uomo Gesù di Nazareth stanca e rende sonnolenti.



Verso 47: “Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?»  E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo”. Al battesimo dello Spirito, seguì quello in acqua . Se Gesù stesso battezza, NESSUNO dovrebbe opporsi al battesimo in acqua richiedendo condizioni prima di farlo. Purtroppo l'esperienza insegna che non sempre è così. I due battesimi sono diametralmente opposti. Con il battesimo in acqua è il credente che testimonia di parteggiare per Dio. Con il battesimo con lo Spirito santo è Dio che dichiara di parteggiare per il credente. Purtroppo non tutti i conduttori di chiesa lo capiscono, e richiedono, molte volte, “condizioni”.
Pattybolzano
00lunedì 25 novembre 2013 17:01
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