Re: domanda:
Walter.Simoni, 03/06/2009 15.17:
In uno scritto avventista, ho letto che il titolo ELOHIM riportato in Genesi 1:1 «nel principio Dio(Elohim)creò», non può essere un plurale di maestà, come hanno pensato alcuni teologici, perché l’ebraico non conobbe tale forma letteraria.
E' attendibile questa affermazione?
e-mail di un tdG di Frosinone
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quello sotto riportato è quanto scritto da una persona di madre lingua ebraica:
Il termine Elohim può essere sia plurale, che singolare, dipende dai verbi e dal contesto in cui è inserito: se il verbo e il resto della struttura grammaticale sono al singolare allora il termine è il superlativo di Eloha e pertanto singolare; se invece la struttura è plurale allora il termine è il plurale di Eloha. Forse potrà aiutare questo esempio a capire questo concetto: in Italiano i termini astratti Verità e realtà e sim. sono singolari e plurali, ma solo se inseriti in una frase si può identificarne il numero, esempio:
"La verità è una sola"
(verbo e articolo al singolare = "verità" è un singolare)
"Le verità sono tante"
(verbo e articolo al plurale= "verità" è un plurale"
Il fatto che le traduzioni italiane traducono al singolare il motivo non è solo perchè identificano il termine come un plurale maiestatico, ma anche è soprattutto a motivo dei verbi usati. Esempio: Il testo di Gen 1:1 dice "Bereshit barà Elohim" e non "Bereshit barù haElohim". Il testo riporta Barà= creò (al singolare), non barù(al plurale) e il termine Elohim senza l'articolo determinativo. Se fosse un plurale cambierebbe tutta la struttura della frase. La grammatica è grammatica.
Elohim è: o il plurale di Eloha o il suo superlativo. Eloha viene dalla radice alah(~giuramento) e significa Giudice. Tradurre letteralmente il suo superlativo indefinito in italiano è impossibile perchè in italiano non esiste questa forma. Per rendere un pensiero simile a quello espresso in ebraico diremo in italiano: Giudice Supremo .
Quando invece è un plurale significa semplicemente: Giudici, legislatori, governatori.
Il superlativo assoluto in ebraico è composto di un termine singolare seguito da un termine plurale: es. hevel havalim(vanitosissimo), kodesh kodashim(santissimo) fai caso pure a questa forma:Elohe haElohim, questo è il superlativo assoluto del superlativo indefinito. In Deuteronomio 10:17 trovi, oltre a quella anche quest'altra: Adone haAdonim. Se poi leggi bene l'intera frase allora potrai notare l'uso degli altri termini come El(singolare) e Elohechem(forma composta dal superlativo indefinito singolare Elohim e vostro). Anzi la riporto tutta(gli asterischi sono il tetragramma):
ki **** Elohechem,
hu(=Lui, singolare)
Elohe haElohim vaAdone haAdonim,
haEl(El=Dio,singolare lett.Colui che detiene le forze, di radice ul=forza)
haGadol,haGhibbor,vehaNorah (tutti e tre aggettivi al singolare)
asher lo issà panim velo ikach shochad(in grasetto i verbi tutti al singolare).
Poi per quanto riguarda un'altra forma ebraica simile al plurale maiestatico il "ribbui shel ribbonut" vedi in Malachi 1:6 :
dove dice: ben ichabed av, veEved Adonav= il figlio onorerà il padre e il servo il suo padrone, anche qui si può pensare che è un plurale perchè "adonav" significa anche "suoi padroni", ma invece è un singolare(suo padrone). Vedi infatti come continua poi la frase nella seconda parte: veim Adonim Ani= ..e se Io sono Signore...
Usa la forma plurale (Adonim) di Adon=Signore che in questo caso prende il nome di: ribbui shel ribbonut.
Come vedi, in Ebraico, questa forma, simile al plurale maiestatico ha il plurale, sia nella parte da narratore sia in prima persona. Se questa forma, della parte da narratore, è stata interpretata come plurale maiestatico, allora bisogna ammettere che in ebraico il plurale maiestatico non sta solo nella prima persona, ma anche nella terza.
Il termine Elohim però non centra col "ribbui shel ribbonut", ne col plurale maiestatico è invece un "ribbui shel haflagà", il suffisso del superlativo e dunque: un SINGOLARE. Un superlativo indefinito che esprime concetti indefinibili come Dio, sono analogamente concetti indefinibili: il cielo, ebr. Shammaim, maim(acqua), haiim(vita), tamim(perfetto) etc.