In ricordo di un Grande studioso

Riceviamo dal Dott Alamanno Capecchi la triste notizia che questa mattina è venuto a mancare il Dott. Giuseppe Paolo Mignone studioso e autore di centinaia di saggi e collaboratore della rivista Il Mondo degli Uccelli (ANIEI) Avifauna (AON) e Italia ornitologica (FOI) per parecchi anni.

Avifauna - Club degli Allevatori invia le sue più sentite condoglianze

Marco Cotti - Avifauna - Club degli Allevatori

[Modificato da psitta 11/05/2007 22.54]

Le mie più sincere condoglianze alla famiglia.
E' una grave perdita per tutta l'ornitologia.

E' una perdita immensa.
Per i cinquantenni di oggi è stato un vero grande maestro.
I suoi scritti restano a testimoniare una competenza fuori dal comune e una modestia senza fine.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
Sebastiano Paternò

Le mie più sincere condoglianze alla famiglia.

E' una grave perdita per tutta l'ornitologia.



Attanasio Mozzillo

[Modificato da attanasio mozzillo 11/05/2007 21.52]

In una simile circostanza le parole sono inutili. mi unisco al vostro dolore.

Riceviamo dal Dott. Alamanno Capecchi e subito pubblichiamo:----------------------------------------------------------------


In ricordo di Giuseppe Paolo Mignone.

Giovedì 10 maggio a Genova, all’età di 85 anni, è deceduto Giuseppe Paolo Mignone, ornitologo, avicoltore, autore di due importanti testi : “Il Canarino Arzer Edelroller” e “Il Canarino Malinois Waterslager” e di centinaia di articoli pubblicati da vari periodici italiani ed esteri , articoli spesso più attinenti all’ornitologia che all’avicoltura e caratterizzati da una patina ottocentesca e da un piacevolissimo eclettismo. Per molti anni fu membro della Società Italiana di Scienze Naturali; ricoprì l’incarico di rappresentante nazionale dell’Amicale Internazionale Ornithologique e della Commission de Recherche Ornithologique della COM.
Come ben dice il Prof. Sebastiano Paternò nel forum, la Sua scomparsa: “E' una perdita immensa. Per i cinquantenni di oggi è stato un vero grande maestro. I suoi scritti restano a testimoniare una competenza fuori dal comune e una modestia senza fine”.
Non ho mai avuto l’occasione di conoscerlo di persona, ma ho avuto la fortuna, in passato, di frequenti contatti telefonici ed epistolari per alcuni articoli scritti a doppia firma. Da qui nacque una amicizia che sempre più si consolidò nel tempo.
Giovedì 10 maggio se ne andato per sempre un vero signore, un uomo di grande cultura e di una modestia senza fine e di questa modestia ho ampia testimonianza nelle sue numerose lettere, che gelosamente conservo.
Cosa dire? Ora che lui è morto non vi saranno più le nostre lunghe telefonate, lo scambio di idee, di ricordi, di stati d’animo: è come se con lui se ne fosse andata una parte di me.
Alamanno Capecchi

[Modificato da psitta 13/05/2007 15.19]

E’ uno di quei momenti dove lo smarrimento ti prende per mano.
Ti senti solo!
Per chi come me è cresciuto, Ornitologicamente, con questi Maestri che ti hanno formato,perfezionato e aggiornato con le loro conoscenze ed esperienze, non possono che sentirsi un po’ orfani.
Non sarà cosi, stimato Maestro, passato il momento di dolore La ritroveremo e tutti La ritroveranno sempre nella Sua generosità letteraria e continueremo apprezzarne la costante preziosa presenza.
Onoro la Sua memoria come ho onorato il Suo contributo di vita.

Giuliano Motta

[Modificato da -Giuliano Motta- 13/05/2007 10.24]

GIUSEPPE PAOLO MIGNONE meglio noto come G.P.MIGNONE non ci ha dato tempo.

Avevo già informato (mesi addietro) Attanasio che il CLUB AMATORI AVIFAUNA - ONLUS stava preparando un premio biennale da assegnare a persona che si era (è) distinta nel campo dell'ornitologia scientifica, tecnica, pratica.

Ebbene era stato scelto proprio il GIUSEPPE PAOLO MIGNONE.

Ormai, a regolamento stilato dovrà essere dato alla memoria.
Sarete informati.
Sebastiano Paternò

Mentre ascoltiamo il canto dell' Harzer, la nostra mente si riporta all' eterno paesaggio della natura: rivediamo, come in un sogno, prati e pascoli lavorati a martello come una lamina verde metallo, e il cielo spazzato dal vento, e l'erba che sbuffa con flotti aromatici fra le zolle, e piccoli paesi immersi nel verde e nel profumo dei boschi, e l'ombra degli alberi fitti e contorti dal vento; e il vento, si, il vento delle montagne tagliente e vorticoso, odoroso di freddo, di resina, delle prime violette. Ecco che cos' e' l' imitazione delle voci della natura, che il canarino Harzer sa cosi' meravigliosamente ricostruire col suo canto. Non e' il canto dell' usignolo, il re dei cantori dei boschi, ma bensi' il canto dell' uomo. Ecco perche' quando ci chiedono che cos' e' questo canto e lo mettono a confronto con quello dei silvani, sorridiamo, noi appassionati dell' Harzer, imbarazzati Non e' altro che l' incredibile poesia degli ornitofili tedeschi del secolo scorso.

G.P. MIGNONE

Gli telefonai chiedondo se potevo mettere questa prefazione che era sulla monografia dell' harz nella home page del mio sito harzisti.it, dicendo che che era la piu' bella cosa mai scritta sul roller, e lui subito accetto' dicendo che era felice. In suo ricordo questo brano rimarra' sempre nella home page.
Guido Campiglia