claudio.41
00lunedì 29 aprile 2019 12:01
Isaia 9:5
" un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,
e il dominio riposerà sulle sue spalle;
sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre eterno, Principe della pace "
"un bambino ci é nato". L'incarnazione di Cristo fu il più grande atto i condiscendenza della storia di tutto il Creato. L'Antico dei giorni (Daniele 7:9) diventa un bambino alto pochi centimetri, il Padre eterno é un figliolo che ci é stato dato. Dall'inaccessibilità del Suo Trono, Egli viene in una mangiatoia. Ecco fino a che punto giunse la Sua condiscendenza, nell'assumere la nostra natura. In questo modo, Egli "umilió e svuotó Se stesso". Paolo descrive questo abbassamento volontario dicendo che Cristo " annichilì Se stesso prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini, ed essendo trovato nell'esteriore come un uomo, abbassó se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce " (Filippesi 2:7-8).
Se Cristo si umilió a tal punto par salvare la nostra anima e poterci poi chiamare "fratelli", LUI___NOI____POTERCI LUI, CHIAMARE "FRATELLI ". Io non so se riuscite a rendervi conto della portata di queste parole (Ebrei 2:12), ma se ve ne rendeste DAVVERO conto, mettereste da parte piangendo, tutte le differenze, e non potreste più dire " sei tu dei nostri... o ?". Se vi rendeste conto veramente, se vi penetrasse nel cuore CHI si é fatto bambino, CHI é venuto in una mangiatoia a diventare un piccolo bambino, a crescere come un ragazzo con tutto quello che questo comporta, a diventare UOMO, soffrendo tutto quello che ha sofferto, PER, poterci, NOI, esseri pieni di peccato, malizie, maldicenze, furbizie, orgogli, pregiudizi, chiamare, LUI___NOI, FRATELLI, noi piangeremmo davvero e grideremmo "Signore, perdonaci!"
Se, davvero, invece di ripetere parole che abbiamo letto o udito, la rivelazione del Cristo ci penetrasse dentro il cuore, noi non potremmo più nemmeno pensar male di nessuno. E invece siamo qui a dar peso se frequentiamo lo stesso luogo, se la pensiamo in tutto e per tutto allo stesso modo, e se non lo facciamo, non ci parliamo nemmeno più.
Quel, bambino rivelato 700 anni prima dal profeta Isaia, ci viene detto CHI sarà :il DIO potente, il PADRE Eterno, il Principe della PACE.
Quando Cristo si Incarnó, quando nacque come bambino, venne realmente "Pace in terra". Non c'é vera pace senza Gesù Cristo. Se Egli non é PRINCIPE nei cuori delle persone, malgrado non manchiamo mai ad un culto, non ci sarà "pace".
Gesù Cristo da pace in almeno tre sensi: pace CON Dio - pace DI Dio - pace DA Dio. E tutte e tre queste espressioni compaiono per nostra istruzione nelle lettere di Paolo.
"Pace con Dio": " abbiam pace CON Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore " (Romani 5:1). " Cristo fece la pace mediante il sangue della croce " (Colossesi 1:20) per fornire al peccatore i mezzi per avere pace con Dio, la pace più importante di tutte.
"Pace DI Dio". " Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace DI Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù ". (Filippesi 4:6-7).
Ogni problema o agitazione che ci assale può essere placato mediante Cristo. Fate di Lui il Principe della vostra vita ed anche se siete assediati da problemi da ogni lato, Egli vi darà quella" pace di Dio" che calma e conforta come niente altro può fare.
"Pace DA Dio". Questa frase si trova all'inizio di tutte le lettere di Paolo (Romani 1:7. 1 Corinzi 1:3. 2 Corinzi 1:2. Galati 1:3. Efesini 1:2. Filippesi 1:2. Colossesi 1:2. 1Tessalonicesi 1:1. 2Tessalonicesi1:2. 1Timoteo 1:2. 2Timoteo 1:2. Tito 1:4. Filemone 1:3). In ogni caso é associata a Gesù Cristo.
Paolo sapeva che c'é bisogno della pace DA Dio, perché se Egli non mette pace, gli uomini per se stessi non riusciranno ad averla. Troveranno sempre un motivo per non essere in pace tra loro e questo, anche tra gli stessi "fratelli" di Gesù Cristo. Per questo, sarà solo quando Cristo sarà Principe di tutto il mondo, che "il governo sarà sulle Sue spalle", che le nazioni trasformeranno le loro spade in vomeri, e le loro lance in roncole (Isaia 2:4) e non impareranno più la guerra. E cosa significa quando gli stessi Cristiani sono divisi uno contro l'altro? Solo una cosa: che il Cristo non é Principe, non Signoreggia nei nostri cuori. È dura da mandar giù, ma é così!
Israele non ha Pace e non avrà Pace finché non riconoscerà Gesù Cristo come il Messia promesso, come il suo Principe. Il Mondo intero non ha Pace malgrado tutti gli sforzi delle Nazioni Unite e non la avrà finché Cristo non sarà Principe di tutto il Mondo. Per ottenere la pace nel mondo c'é solo UNA condizione, non ce ne sono altre: che Cristo sia riconosciuto PRINCIPE da tutti e che il Mondo intero si sottometta a Lui.
Perfino Erode e Pilato, che erano nemici tra loro, quando tra loro passó il Principe della Pace, ottenere pace tra se stessi. Non c'é altra via, non c'é altro modo, non é il ripetere di parole lette, non é il partecipare a culti, cellule di preghiera e non é nemmeno pregando che si ottiene PACE. Pace di ottiene solo se Gesù Cristo é SIGNORE delle vite nostre, cioè, se Lo lasciamo Signoreggiare in noi.
L'apostolo Paolo ha dovuto dire più volte, e con sofferenza, a già Cristiani, evangelizzate da lui: "ravvedetevi!"
La parola "ravvedersi" significa molte cose, tra cui "ammettere di aver sbagliato", "cambiare vita", "riavviare, riprendere una cosa interrotta", "rinsavire, riconoscendo l'errore in cui si é caduti". Paolo ha dovuto dirlo più volte a Cristiani pieni di doni spirituali come i Cristiani di Corinto ed oggi, devo farlo anch'io che non sono Apostolo, che non sono niente, ma che per Grazia di Dio conosco Cristo e lo faccio a malincuore, mai avrei voluto farlo ma sono costretto :Sandra, Maristella, Sara, e la vostra chiesa tutta, Ravvedetevi dal vostro comportamento con Paola. Lasciate che Gesù Cristo sia Principe nei vostri cuori e che Signoreggi Lui, e non le idee e pensieri vostri. Se LUI non si é vergognato di chiamare NOI Suoi fratelli, chi siamo noi da estraniare una sorella che segue Cristo ma non lo fa più "con noi?".