I monumenti da "adottare" in Abruzzo

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(SimonLeBon)
00sabato 2 maggio 2009 09:59
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2009-05-01 23:37
ABRUZZO, I MONUMENTI DA ADOTTARE
Sfiora i 300 milioni di euro, poco più poco meno, la Lista di nozze che il governo italiano conta di presentare al più presto agli amici, paesi stranieri e fondazioni private, che hanno offerto il loro aiuto per l'arte d'Abruzzo ferita dal terremoto. Nell'elenco 44 gioielli, che ora attendono di essere adottati, almeno in parte, dai più generosi. Stranieri ma non solo, perché anche gli italiani possono offrirsi di aiutare rispondendo alla campagna di solidarietà lanciata dal ministero dei beni culturali, alle prese con un disastro senza pari da affrontare con un bilancio ridotto al lumicino dai tagli feroci della legge finanziaria.

La lista è il primo passo. Un elenco di irrinunciabili, di fiori all'occhiello cui è prioritario provvedere. E per i quali, insieme alla stima dei danni e dei tempi necessari per il restauro, è pronto il preventivo della spesa. Obama, Sarkozy, Medvedev, Gordon Brown, avranno di che scegliere. Sapendo che per rimettere in piedi il Palazzo della Prefettura, sbriciolato la notte del 6 aprile dalle scosse del sisma, serviranno almeno 27 milioni con un intervento che impegnerà come minimo cinque anni. E che poco meno, 25 milioni di euro, si prevede costerà il restauro del Palazzo che ospitava la biblioteca provinciale, grandiosa costruzione firmata a fine Ottocento dal progettista Alessandro Mancini.

Decisamente impegnativa (e le indiscrezioni dicono che sarebbe questo il dono suggerito a Obama) la ristrutturazione della Cattedrale e del Palazzo Vescovile, di proprietà della Curia: ricostruita già una volta dopo il terremoto del 1703, la cattedrale duecentesca intitolata ai santi Massimo e Giorgio ha bisogno di 14,5 milioni di euro, a cui se ne devono aggiungere altri 19,2 per rimettere in piedi l'attiguo palazzo vescovile. Molto meno, ma sempre una bella cifra (6,5 milioni di euro) servirà per riportare alla sua primitiva bellezza la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle anime sante, sempre nel centro dell'Aquila.

Almeno 5,8 milioni serviranno per la Chiesa di Santa Giusta all'Aquila, 4,5 per Santa Maria di Paganica, sempre all'Aquila, 1,5 per San Pietro a Coppito. Ma niente paura: come in ogni lista di nozze ben fatta, accanto ai pezzi più costosi, ci sono quelli, ugualmente di prestigio, con costi più contenuti. E' il caso ad esempio dell'imponente abbazia di San Clemente a Casauria, gioiello fra i più amati e i più antichi della terra d'Abruzzo, fatto costruire come ex voto nell'871 dall'imperatore Lodovico II.
Pesantemente danneggiata, potrà essere recuperata con una spesa in fondo 'modesta': 1,3 milioni per la Chiesa, 330 mila euro per il palazzo.
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