Greenpeace sulla Torre Eiffel: "No al nucleare di Sarcozy"

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princepsoptimus
00domenica 13 luglio 2008 16:50
PARIGI - Hanno scelto il simbolo di Parigi per protestare contro la politica a favore del nucleare portata avanti dalla Francia. E hanno scelto il giorno in cui la capitale francese ospita l'importante vertice per la nascita dell'Unione per il Mediterraneo. Diversi militanti di Greenpeace che domenica mattina hanno dato la scalata alla Torre Eiffel per esporre uno striscione sono stati fermati dalla polizia. L'organizzazione ecologista ha spiegato di aver compiuto l'azione per denunciare «l'irresponsabilità di Nicolas Sarkozy»: «All'indomani di una fuga radioattiva nella centrale di Tricastin e dell'annuncio aberrante di una seconda centrale Epr in Francia - si legge in un comunicato dell'organizzazione - questa ossessione del presidente rischia di far uscire dai binari i negoziati sul pacchetto 'Energia e clima' che l'Unione Europea deve chiudere sotto la presidenza francese».

«COMMESSO VIAGGIATORE» - Il gruppo ambientalista ha detto che lo striscione con il logo del nucleare è stato messo in mezzo al cerchio di stelle dell'Unione europea, esposto per segnare il semestre di presidenza francese della Ue. «Da quando è stato eletto, il presidente Nicolas Sarkozy ha fatto di tutto per vendere energia nucleare - spiega Frederic Marillier della sezione francese di Greenpeace -. All'Onu o al G8 si è comportato come un commesso viaggiatore dell'Areva ('agenzia francese per la produzione dell'energia atomica, ndr) e ha usato tutte le piattaforme politiche per promuovere il nucleare francese».

RISCHI SICUREZZA - La questione della sicurezza delle centrali nucleari è tornata d'attualità in Francia nell'ultima settimana, a causa di una perdita di uranio da un impianto nel sudest del Paese. Areva ha detto martedì che 30 metri cubi di liquido contenente uranio sono stati accidentalmente versati sul terreno e in un fiume alla centrale di Tricastin. L'incidente è stato classificato al livello uno su una scala internazionale di pericolosità che va da zero a sette. L'incidente ha esacerbato gli animi degli ambientalisti, dopo l'annuncio di Sarkozy del 3 luglio scorso che la Francia avrebbe costruito una seconda generazione dell'European Pressurised Reactor (Epr), portando a 60 il numero dei reattori nucleari nel paese. La Francia, che ha assunto la presidenza di turno della Ue dal primo luglio, è il più grande produttore europeo di energia nucleare.

fonte: Corriere.it
CA$ARANO
00martedì 15 luglio 2008 20:36
Bella iniziativa,davvero ben organizzata!
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