Figlio Mosley morto per overdose cocaina

2009-06-11 08:13
Autopsia, figlio Mosley morto per overdose cocaina
LONDRA - Alexander Mosley, figlio del presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, il 5 maggio scorso morì a causa di una overdose di cocaina. Lo ha reso noto a Londra il coroner del Tribunale di Westminster, dottor Paul Knapman. Il figlio di Max Mosley soffriva di depressione, ha spiegato il medico legale aggiungendo che Alexander, 39 anni, era un consumatore abituale di cocaina, eroina e morfina. Gli esami tossicologici fatti con l'autopsia hanno rivelato la presenza di molti metaboliti della cocaina, nonché tracce di numerose altre droghe come la ketamina e la morfina. L'uomo, laureato a Oxford in matematica e a Londra in economia, era proprietario di un noto ristorante londinese. Il 5 maggio scorso venne trovato morto dalla domestica, al terzo piano della sua lussuosa abitazione nel quartiere di Notting Hill. Alexander Mosley indossava solo un paio di boxer. Era riverso sulla scrivania nel suo studio. Sul piano di lavoro, un computer acceso e, secondo quanto riportato dal quotidiano The Independent, pipe da crack, siringhe, aghi e varie droghe. Agli inquirenti è stato riferito che Alexander Mosley cominciò a prendere droghe per combattere la timidezza e che nel 1994 confessò ai suoi genitori di essere eroinomane. "E' una tragedia - ha dichiarato il dottor Knapman - Era un uomo versato in molti campi. Purtroppo la sua propensione a ricadere nell'abuso di droghe ne ha provocato la morte a soli 39 anni".