Far confessare a qualcuno la verità?

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lamagaindovina
00lunedì 2 luglio 2007 23:17
Chiedetegli di raccontare i fatti all'incontrario
Aldert Vrij è professore emerito di psicologia sociale all'Università di Portsmouth, nonchè studioso di fama mondiale per ciò che concerne gli studi sulla menzogna e la psicologia della testimonianza, in particolare in ambito forense e criminologico.
Vrij ha provato a dimostrare che il modo migliore per smascherare un bugiardo è fargli ripetere la sua versione dei fatti all'incontrario, ossia dall'evento più recente al più remoto.
Quest'affermazione si basa sulla teoria che, quando si sta mentendo, sia più cognitivamente oneroso raccontare una storia al contrario: il numero di errori e incongruenze nel racconto dovrebbe di conseguenza aumentare considerevolmente.
La ricerca è stata condotta chiedendo a 290 poliziotti di esaminare le interviste di 255 studenti a cui erano state fornite specifiche istruzioni di rispondere in maniera veritiera o falsa alle domande poste.
I poliziotti sono stati sistematicamente più abili ad individuare le menzogne quando la tecnica dell'intervista prevedeva il "racconto a ritroso" rispetto a quando veniva utilizzata una tradizionale tecnica di interrogazione, nella quale fosse possibile attuare soltanto l'osservazione comportamentale e del linguaggio del corpo.
Chi mente tenderebbe a raccontare la sua storia in stretto ordine cronologico, proprio perchè sa di dover essere preciso, coerente e non contraddittorio, ma un'inattesa richiesta di modificare l'ordine con cui il racconto falso è stato memorizzato aumenterebbe il carico cognitivo da gestire (cognitive load) mettendo il bugiardo in seria difficoltà.
Naturalmente l'attendibilità di un testimone o di un sospetto non può basarsi soltanto sulla sua performance nel raccontare gli eventi accaduti in ordine inverso: limiti intellettivi, culturali, o stress emotivo potrebbero rendere il compito complicato anche al teste sincero. Questo metodo può costituire solo uno degli elementi che, assieme a riscontri oggettivi, può contribuire a determinare l'affidabilità di una testimonianza.

(Tratto da "Psicocafè.blogosfere.it")

[SM=g38085] [SM=g38101] [SM=g44782]
violetta132
00mercoledì 11 luglio 2007 16:04
Re: Chiedetegli di raccontare i fatti all'incontrario
lamagaindovina, 02/07/2007 23.17:

Aldert Vrij è professore emerito di psicologia sociale all'Università di Portsmouth, nonchè studioso di fama mondiale per ciò che concerne gli studi sulla menzogna e la psicologia della testimonianza, in particolare in ambito forense e criminologico.
Vrij ha provato a dimostrare che il modo migliore per smascherare un bugiardo è fargli ripetere la sua versione dei fatti all'incontrario, ossia dall'evento più recente al più remoto.
Quest'affermazione si basa sulla teoria che, quando si sta mentendo, sia più cognitivamente oneroso raccontare una storia al contrario: il numero di errori e incongruenze nel racconto dovrebbe di conseguenza aumentare considerevolmente.
La ricerca è stata condotta chiedendo a 290 poliziotti di esaminare le interviste di 255 studenti a cui erano state fornite specifiche istruzioni di rispondere in maniera veritiera o falsa alle domande poste.
I poliziotti sono stati sistematicamente più abili ad individuare le menzogne quando la tecnica dell'intervista prevedeva il "racconto a ritroso" rispetto a quando veniva utilizzata una tradizionale tecnica di interrogazione, nella quale fosse possibile attuare soltanto l'osservazione comportamentale e del linguaggio del corpo.
Chi mente tenderebbe a raccontare la sua storia in stretto ordine cronologico, proprio perchè sa di dover essere preciso, coerente e non contraddittorio, ma un'inattesa richiesta di modificare l'ordine con cui il racconto falso è stato memorizzato aumenterebbe il carico cognitivo da gestire (cognitive load) mettendo il bugiardo in seria difficoltà.
Naturalmente l'attendibilità di un testimone o di un sospetto non può basarsi soltanto sulla sua performance nel raccontare gli eventi accaduti in ordine inverso: limiti intellettivi, culturali, o stress emotivo potrebbero rendere il compito complicato anche al teste sincero. Questo metodo può costituire solo uno degli elementi che, assieme a riscontri oggettivi, può contribuire a determinare l'affidabilità di una testimonianza.

(Tratto da "Psicocafè.blogosfere.it")

[SM=g38085] [SM=g38101] [SM=g44782]



[SM=g56708] [SM=g56708]
allora posso provarci con una persona di mia conoscenza!!! [SM=g44779] [SM=g44779]
Mi piace la sezione psicologia!!! [SM=g44781] [SM=g44781] [SM=g44781] [SM=g60305] [SM=g60305]
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