Editrice Comix

Sabato a Lucca mi sono trovato con 7 volumetti della Comix su Dilbert, il personaggio di Scott Adams.

Volendo prenderne più di uno, ma volendo una certa uniformità, ho scartato i due più grandi (formato 21,5x27,5) e me ne sono rimasti 5. Di questi 5 uno era di formato più piccolo e uno di formato più grande. Così me ne sono rimasti tre.
Una volta presi in mano ho notato che le coste non erano uguali (scritta Comix non allineata, o colori delle scritte diverse ecc.).
A quel punto ho finito per comprare i due volumi più grandi (quelli che avevo inizialmente scartato) ovvero: "E' ovvio che la tua intelligenza non ti garantisce la sopravvivenza" vol.1 e vol.2.

Riepilogando: 7 volumetti con 4 formati diversi!

Ma ho notato che la Comix ha un atteggiamento simile anche con i volumetti di Calvin & Hobbes.

Sono maniacale quando rinuncio a un acquisto per questi dettagli?
E perché la Comix non stabilisce un formato quando inizia a pubblicare un personaggio e non lo mantiene per tutta la serie?

anche io all'inizio davo molta importanza a queste cose, poi ho cominciato a valutare la qualità della lettura e la resa del prodotto, e da allora me ne sbatto!

La mia amata Cybersix ha 3 diversi formati su 45 albi, per esempio.
Anche a me danno un po' fastidio 'ste cose, quando non motivate da diversi formati originali di partenza, ma tutto sommato ha ragione il Moro: anche se le scelte editoriali spesso sono bizzarre o discutibili, un fumetto come C&H è talmente bello che io a suo tempo me ne sono fregato.