Ebrei, Israeliti o Giudei?

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Ljub@
00lunedì 16 gennaio 2006 14:26
Signorina,(all'epoca lo ero ancora [SM=g27828] ) mi chiese una volta un pellegrino, dinnanzi al Muro del pianto, ma come li dobbiamo chiamare,ebrei, giudei, israeliti? Ce spieghi un pò...... La domanda, rivolta in dialetto ciociaro, ci fece ridere, anche se il luogo meraviglioso dove ci trovavamo non era dei più adatti, per una risata....ma comunque rimase una domanda interessante, e che mi è stata posta più di una volta.

Eh già...i nomi più usati sono i tre riportati nel titolo, anche se si usa il termine Semita, per indicare, con una sfumatura di disprezzo il popolo di Abramo.

L'espressione semita, comunque, non la si trova nella Bibbia.
Risale al 1781 nell'accezione attribuitale da Schlorer in linguistica. Un palestinese di duemila anni or sono non ignorava che i beduini del deserto erano suoi cugini, poichè discendevano da Ismaele, figlio di Abramo e di Agar, ma sarebbe rimasto molto sopreso di essere annoverato nella "razza semita" accanto ai caldei e agli assiri.

Un figlio di Abramo si considerava ebreo e israelita.
I due termini corrispondevano a dati storici e spirituali diversi.

Nella Bibbia la parola ebreo veniva messa in rapporto con un personaggio di nome Heber, che sarebbe stato il pronipote di Sem, e si riallaccia alla radice ibri, che significa passare, e si ritrova in Mesopotamia sotto la forma habiru e in Egitto, apiru.
L'ebreo è quindi esattamente, il passante, l'uomo che va errando di qua e di là. La tenda nomade rimaneva, per i credenti, un simbolo tanto bello di spiritualità che la si ricostituiva per la festa dei Tabernacoli.

Dichiarandosi israelita, egli forse voleva dire ancora di più.
Si sa che il nome di Israele fu dato dall'Angelo del Signore a Giacobba dopo la famosa lotta sullo Yabbok.
La lotta spirituale, quel corpo a corpo con le potenze del destino che ogni uomo deve affrontare nella carne e nell'anima, Israele l'aveva affrontata per sè,e per la sua discendenza. Essere Israelita voleva dire essere membro del popolo che teneva testa a Dio.

Quanto al termine giudeo, esso si trova solo nel Nuovo Testamento e nel secondo libro dei Maccabei: è un nome che l'amministrazione romana aveva adottato, generalizzandolo, ma con un significato storico e spirituale. La parola risaliva all'epoca del ritorno dall'esilio. La principale tribù deportata in Babilonia era quella di Giuda. Erano stati loro, dunque, i figli di Giuda, a serbare intatto il tesoro della fede e delle tradizioni ancestrali, mentre in Palestina i resti delle dieci Tribù cedevano alle usanze pagane.

Tornati in patria, si erano insediati nella Giudea, che portava il loro nome, e come aveva profetizzato Giacobbe, "lo scettro non si era allontanato da Giuda": l'etimologia aveva valore di segno, gli uomini di Giuda, della Giudea, i giudei, erano gli uomini della fedeltà.

Lucifero
00lunedì 16 gennaio 2006 14:46
Aahhh.. [SM=g27821] Il muro del pianto !!Questo è quello che rimane dell'antico tempio di Gerusalemme.
Dalla profezia di Ezechiele:
,( Dopo l'ottavo capitolo fino al dodicesimo,il profeta descrive la profanazione del Tempio. Per comprendere meglio questa profanazione bisogna sapere che il Tempio rappresenta la dottrina di verità per la sua architettura e per la sua disposizione, e Mosè aveva espressamente proibito scolpirvi dei geroglifici e di collocarvi delle immagini alla maniera degli Egiziani, i quali a forza moltiplicare i simboli dell'alta teologia,avevano finito per portare il volgo ad una idolatria mostruosa) ». ( Il Genio di Israele era tutto intero nell'odio degli idoli ed è per questa ragione che essendosi allontanati da questa tradizione nazionale, i Samaritani si perdettero e le dieci tridù dissidenti si confusero più tardi con altri popoli e non si ritrovarono alla fine della grande cattività, <>. Gli idoli di Samaria non erano altro che delle immagini geroglifiche delle alte concezioni della Cabala,ma siccome queste immagini erano imitate da quelle dell'Egitto,esse si confusero più tardi con gli idoli greci e romani e divennero lo scherno dei sofisti della decadenza)

Ecco quali erano queste immagini :
" Rempham" o stella fiammeggiante con la punta all'ingiù,di cui in seguito si è fatta una testa d'asino.
" Nibbas" lo stesso che Anubis ovvero la scienza sacerdotale,la magia nera,il demonio Samascia o Belial.
"Nergal" il gallo del Sabba,Abraxas,il serpente di Marte,il dragone filosofale.
" Nisroch" , Il Fallo.
"Marcolis" La pietra cubica, la stabilità, la fatalità, Moloch.


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Ciao
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