Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno…
probabilmente non era proprio così ma le citazioni non sono il mio forte.... la memoria...
Senza offesa, ma questo, detto da qualcuno che, oltre a Sordi, ha citato Tolkien, Sun-tzu ed uno dei più rinomati aforismi zen (di cui però non conosco l’origine) nei suoi PRIMI QUATTRO POST suona un pochino buffo…
3) Non si capisce che genere di potere ha quel poveraccio, si vede solo il dolore che ha provato e delle volte anche quello è tratteggiato male. ( consiglio: su Inheritance il pezzo che mi è piaciuto di più è stato quello della prigionia della Regina di colore, della quale non ricordo il nome forse perchè stavo morendo di noia, e delle parti in cui spiegava le varie sevizie fisiche e psicologiche alle quali era sottoposta....ha fatto vedere le debolezze e paure della regina ed al tempo stesso si capiva benissimo perchè fosse stata presa prigioniera e del perchè il cavaliere cattivo, sadico e molto simile all'imperatore Palpatine di Star Wars, la torturasse).
Beh, se non sono riuscito ad essere chiaro nemmeno in questo, forse è meglio che mi dedichi ad attività più consone alle mie capacità; magari disegnare i pois sulle coccinelle potrebbe essere la mia strada…
(la parte che ti è piaciuta di più ti stava facendo morire di noia???
Ma soprattutto; hai letto alcune fra le PIU’ GRANDI PORCATE della storia della letteratura ed ancora non contempli l’esistenza di una “serie B”?)
Teoricamente, l’avo del protagonista si è incaricato della responsabilità di tenere sotto controllo la fonte d’origine della peste (che in base alle zone ed alla religione, era considerata punizione divina, spirito maligno ancestrale, manifestazione del male e via dicendo…) tramandando poi l’incantesimo originario e conseguentemente lo “spirito” alla discendenza. La conseguente scomparsa del grande male dagli annali genera l’oblio della conoscenza e si arriva fino al mio Michele, che si vede risvegliare il maligno in lui per via degli esperimenti del mago e lo sfrutta per compiere la sua vendetta.
Ammetto che scontestualizzando il racconto dalla storia reale, senza trattare adeguatamente le grandi epidemie dell’epoca romana ed i successivi 5-7 secoli di quasi totale mancanza della pandemia, la comprensione risulti meno immediata, ma la ritenevo comunque facilmente comprensibile.
4) La parte in cui parli della genesi del male (Roma, il Druido, etc.) è caotica, insomma non mi ha convinto...c'è qualcosa che non mi torna e questo non è un bene perchè il lettore NON DEVE MAI TORNARE SUI SUOI PASSI PER CAPIRE UN PEZZO DELLA STORIA. Non si rilegge mai.
Cosa c’è che non ti torna? Dettagli, dettagli. Su!
5)Hai fatto scivolare nell'oblio il pezzo in cui il protagonista viene raccolto da un buon samaritano sul ciglio della strada. Cavolo era interessante e tu me lo tagli con un .... ho dovuto ucciderlo. Come è successo?? Quando??? Perchè??
Irrilevante ai fini della storia. Ne ho fatto menzione solo per rafforzare la sensazione del cambiamento volto al male del protagonista.
Lo tratto più estesamente nella versione completa, comunque sostanzialmente muore di peste a causa del suo gesto (nessuna buona azione rimarrà impunita…)
6)E poi perchè il protagonista ce l'ha con il doge di Genova ??? Che è stato lui ad imprigionare il protagonista lo sai solo tu....non il lettore questo perchè IL LETTORE NON L'HA CAPITO
Come non l’ha capito? L’ho scritto esplicitamente appena lo nomino….
1) Il racconto è interessante e originale
Grazie.
ma si vede che è tagliato e riadattato. MALE MOLTO MALE, IL RACCONTO PER UN CONCORSO DEVE ESSERE ORIGINALE ED AUTOCONCLUSIVO.
2) Probabilmente la persona che te lo ha cestinato non sapeva che si trattava di una storia riadattata ed accorciata, quindi ha tratto le giuste considerazioni.
In teoria (o almeno, nei miei intenti…) il racconto E’ concluso. Cosa avviene poi a Genova (e nel resto d’Europa) è storia…
Si, ci sono alcuni passaggi nella cronologia d’eventi originali che ho dovuto tralasciare per ragioni di spazio, ma il fatto è irrilevante per l’analisi del testo in sé. Sostanzialmente, tutti gli eventi strettamente legati alla trama sono presenti. Se non l’avessi esplicitato io all’inizio, sarebbe parso “accrocchiato” lo stesso?
È proprio riguardo alle “giuste” conclusioni che nascono i miei dubbi:
Mi viene contestato il fatto che nessuno sappia perché lo torturino e cosa cerchino, ma il fatto è che non sanno di preciso nemmeno loro cosa vogliono ottenere. Spiego (o forse solo tento…) poco dopo che le conoscenze relative al “potere” sono andate perse nel corso della storia, solo in un secondo momento il protagonista ricollegherà le sue capacità alle storie che gli vengono narrate. Allo stesso modo i carcerieri non conoscono di preciso il “cosa”. Hanno solo ricondotto a lui la discendenza di un “chi” da un’antichità ormai ridotta a mito.
Ho cercato di far evolvere la narrazione contestualmente al tempo delle vicende narrate. È vero che mentre il protagonista ripensa agli avvenimenti di quel tempo ha tutte le informazioni dell’“ora” questo, però non toglie che all’epoca ne fosse all’oscuro.
Nemmeno il mago sa di preciso a cosa si trova di fronte, tanto che procede per tentativi (con esiti disastrosi…) e quella che dovrebbe essere la connessione logica fra le due parti è proprio quell’errore sede di contestazione. Gli aguzzini non si pentono di averlo torturato. Riconoscono solo il fatto che lo stato d’apatia e scoramento, generati dalla morte dell’amata, rendono inutili torture e coercizione, quindi sono costretti a puntare su altre strade.
Bene, forse sono stata un pò forte, ma gli scrittori italiani hanno un grande vantaggio: possono usare una lingua che dà la possibilità di esprimere concetti e sensazioni quasi infiniti. Ora bisogna imparare ad usare questa lingua per evitare di sbrodolarsi addosso. Non essere labirintico quando scrivi, soprattutto se si tratta di genere fantasy. Scrivi bene, e fammi leggere qualcosa di non tagliato ok??? Certo, se ci tieni al mio modesto parere.
Se hai dato un occhiata agli altri miei post avrai notato la mia tendenza ad essere un PUNTIGLIOSO, DANNATISSIMO ROMPICOGL…
Quindi le critiche forti sono ben accette (altrimenti sarei pure ipocrita…) in attesa di capire come non sbrodolare scriverò con il bavaglino, ed il tuo parere va bene anche se viene articolato anziché modesto. (e grazie per averlo espresso!)
Per inciso, non sto difendendo a spada tratta il mio (bellissimo) racconto. Semplicemente non ho la lucidità mentale per distaccarmi abbastanza da essere obbiettivo, quindi fornisco la mia interpretazione non per contestare le tue, ma per discuterne (vedi come riesco ad essere chiaro, quando voglio…)
Il fatto è che non scrivo come vorrei (ancora), e ritengo che il confronto con altri sia un passaggio fondamentale per migliorare.
P.S.: Il vero protagonista del Signore degli Anelli non è Frodo, ma SAM Gamgee (lui sa cosa significa onore e portare a compimento ciò che si è iniziato)
Non hai idea di che sforzo mi richiede il mandare il mio (unico, ed un pochino brillo) neurone a ripescare quello di cui parli nel mare di minchiate che ho scritto fin ora…
Vero, Sam è un personaggio decisamente più “eroico” di Frodo, ciò nondimeno pure lui defice di tutta una serie di capacità e competenze quantomeno necessarie all’impresa che è chiamato a compiere, quindi il discorso non cambia poi molto.
Erin
Si, lo so. È scritto a fianco al post…
Pure oggi ho finito con lo scrivere un papiro da metro…
Capisci perché OOOOODIO le limitazioni nel numero di caratteri???