Breve recensione
In attesa delle foto, allungo la mia recensione della salita in questione.
I rilevamenti partono da quota 250m slm circa (Piazza San Bartolomeo di Abbadia Lariana). Da quel punto la salita può essere suddivisa in cinque tronconi:
1)
da 250m a 300m slm: una prima rampa in acciottolato decisamente mozzafiato: i sassi sono grossi quanto angurie e la pendenza intorno al 20% (se non oltre) rendono veramente di difficile ciclabilità il tratto in questione (io odio gli acciottolati, e non credo riuscirei a rimanere in sella anche con gomme adatte...);
2)
da 300m a 400m slm: una serie di tornantini ravvicinati con fondo in cemento ed una pendenza che varia dal 15% al 25%. Tratto tutto sommato ciclabile dalla maggior parte dei "salitomani" (io sono stato costretto alla resa dal fondo scivoloso causa pioviggine e foglie morte);
3)
da 400m a 600m slm: la pendenza media diminuisce e si alternano tratti in sterrato/acciottolato a rampe cementate (quelle con maggior pendenza); purtroppo la mia scarsa tecnica e le condizioni meteo avverse (a tratti c'erano talmente tante foglie che non si individuava la strada e non mi rendevo conto se stessi pedalando su sterrato o cemento!) mi hanno costretto anche qui al "piede a terra"; mi sento però di considerare la parte quasi completamente ciclabile (questo perlopiù in funzione delle diverse capacità tecniche dei vari ciclisti che la proveranno);
4)
da 600m a 940m slm: è il tratto che può esser a ragione considerato la "Scanuppia del Lario" (comincia in prossimità di un cartello indicante "portata massima: 3 tonnellate"). Tratto completamente cementato ed in ottimo stato (buona parte è al di fuori del bosco e quindi con fondo perfetto), ma con pendenze disumane. Anche l'ambiente, molto roccioso e con tornantini impressionanti, ricorda la "vera" Scanuppia. In particolare ricordo un rettilineo di una cinquantina di metri in cui ho fatto fatica persino a spingere e in cui il mio GPS (molto preciso in queste misurazioni) ha continuato ad oscillare tra il 31% e il 35%. Mi ricordo però almeno altri due strappi "da ribaltamento";
5)
da 940m a 1280m slm: finisce la strada cementata, comincia l'asfalto (in ottime condizioni: è stato appena sistemato) e si arriva a Pian dei Resinelli. Non finisce però il calvario in quanto vi sono ancora strappi superiori al 20% in un paio di punti (fortunatamente non si ha la minima difficoltà a rimanere in sella).
In definitiva:
Io montavo gomme semislik ed un 22x28 come rapporto minimo; senz'altro con gomme più consone ed un 22x34 si riuscirebbe a far qualcosa in più, ma sarà ben difficile rimanere completamente in sella per tutto il percorso (NON impossibile, però...).
Peccato per i primi tratti sterrati: cementato tutto il resto, avrebbero potuto completare il lavoro anche nella prima parte.
Sia perché io sono completamente negato in questi tratti, sia perché anche noi lombardi avremmo potuto recensire una vera salita "off limits" (mentre con i primi tratti sterrati di "dubbia ciclabilità" non mi sento di inviare i dati a
Livio... che dite?...).
A breve qualche foto!
Emiliano