Dal dentista trapano “niente male”

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lella84
00venerdì 13 giugno 2008 22:08
La paura del dentista potrebbe avere le ore contate: un nuovo strumento promette di mandare in pensione uno degli attrezzi più odiati e temuti dai pazienti di tutto il mondo: il trapano dell’odontoiatra. Grazie a un nuovo apparecchio laser made in Europe, chi è affetto da una carie potrebbe presto dimenticare le fastidiose iniezioni di anestetico e l’angosciante ronzio di questo “strumento di tortura”. Il nuovo apparecchio, che promette di mandare in soffitta la paura, si chiama Fotona Fidelis Plus III e rappresenta l'ultima generazione di laser, capace ora anche di incidere e tagliare tessuti duri come lo smalto dei denti.

L’unica controindicazione del nuovo laser e che non può essere utilizzato per rimuovere vecchie otturazioni al mercurio. Questo perché i suoi raggi si riflettono sulla superficie metallica, producendo una quantità di calore tale da vaporizzare il mercurio, producendo gas tossici. Il laser eviterà inoltre al dentista di dover fare pressione, come avviene oggi con i tradizionali strumenti a disposizione, causando le fitte di dolore che molti sfortunati pazienti ben conoscono.



Secondo gli ideatori, il nuovo “trapano” è caratterizzato inoltre da un’estrema precisione che consente di dirigere le onde luminose solo dove è necessario senza danneggiare i tessuti circostanti. I nuovi laser sono di sue tipi: Il primo aumenta di intensità quando incontra sulla sua strada il tessuto danneggiato dalla carie, mentre rallenta se arriva a quello sano. Il secondo è destinato invece ai lavori più delicati, in particolare su gengive e tessuti molli, ed è più simile a quello usato dai chirurghi plastici e dai dermatologi per rimuovere rughe o bruciare vene superficiali.

Il nuovo laser, grazie alla sua precisione e a una minore produzione di calore, assicura interventi meno dolorosi per il paziente, tanto che in molti casi si potrà evitare il ricorso all’anestesia. In più il nuovo strumento sterilizza contemporaneamente alla sua azione e accorcia le procedure, perché grazie alla sua azione più mirata, crea minori danni ai tessuti. Ha però lo svantaggio di avere costi più elevati: per questo motivo forse occorrerà un po’ di tempo prima di vederlo in azione nello studio del proprio dentista.








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