Calo della vocazione

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BRESCIAGGHER
00sabato 12 novembre 2005 15:15
Panico nella CEI: tra 20 anni 40% di preti in meno


Come mai secondo voi la vocazione è venuta meno?
Suppiluliumas
00sabato 12 novembre 2005 17:55
Credo che siano in calo proprio i credenti.
ghost264
00sabato 12 novembre 2005 18:11
si in parte vengono meno i fedeli.
poi c'è la vergogna da parte di una famiglia di portare avanti i valori religiosi perchè "vittime" del 68 e quindi dell'anticlericalismo
poi una volta avere un figlio che prediligesse una scelta simile veniva apprezzato malgrado il dolore del distacco, ora invece si tende ad educare al dio denaro.
NOn a caso infatti anche le professioni nel sociale nazionale ( che sono sottopagate) contano molti meno professionisti e iscritti di prima,così come i volontari in italia, mentre per il volontariato internazionale dove si prendono in media 4 mila euro al mese c'è quasi un esubero.
Riccardo.cuordileone
00sabato 12 novembre 2005 19:05
Nella società ricca e moderna non c'è spazio per la religione, sopratutto nelle grandi città, inoltre l'allontanamento della chiesa dal potere e i cambiamenti di rotta della dottrina cattolica hanno fatto diminuire notevolmente i fedeli.

Prima o poi la chiesa dovrà prendere drastiche decisioni, ossia permettere i matrimoni di preti e suore e concedere alle donne il titolo di sacerdote.
Soga
00lunedì 14 novembre 2005 22:05
Nella società moderna figlia dell'Illuminismo la Chiesa è considerata come un residuo del passato ed è spesso associata alla superstizione, alla creduloneria e all'ignoranza quando paragonata alla modernità rappresentata dalla scienza.

Con un pensiero dominante del genere (e la sua conseguente diffusione attraverso gli onnipotenti mass-media), non mi sorprende che cali la vocazione o il sentimento religioso.
Quorthon87
00venerdì 25 novembre 2005 15:21
quoto quello che avete espresso tutti voi.

la società moderna è figlia della rivoluzione francese, del falso egualitarismo e del razionalismo materialista. si è voluta invertire la pirmide sociale pensando che così tutti potessere essere al vertice, il risultato (più o meno voluto) è che tutti sono alla base e nessuno è al vertice.

anche la chiesa non è più capace di adeguarsi ai tempi, e forse è un bene per quel che rimane della religione cristiana, visto che un adeguamento significherebbe una degenerazione totale di questa.

nonostante io sia abbastanza anticristiano preferirei un mondo di chierichetti al mondo attuale pieno di intellettualoidi che sparano frasi fatte.. e poi dicono che l' alfabetizzazione di massa aumenta il quozionte intellettivo delle persone.. per me serve solo ad aumentare la presunzione delle persone e a far sì che queste compilino i moduli per pagare le tasse o per abbonarsi a novella 2000.. ma questa è un altra storia.. [SM=x278633]
BRESCIAGGHER
00venerdì 25 novembre 2005 19:09
Re:

Scritto da: Quorthon87 25/11/2005 15.21
quoto quello che avete espresso tutti voi.

la società moderna è figlia della rivoluzione francese, del falso egualitarismo e del razionalismo materialista. si è voluta invertire la pirmide sociale pensando che così tutti potessere essere al vertice, il risultato (più o meno voluto) è che tutti sono alla base e nessuno è al vertice.

anche la chiesa non è più capace di adeguarsi ai tempi, e forse è un bene per quel che rimane della religione cristiana, visto che un adeguamento significherebbe una degenerazione totale di questa.

nonostante io sia abbastanza anticristiano preferirei un mondo di chierichetti al mondo attuale pieno di intellettualoidi che sparano frasi fatte.. e poi dicono che l' alfabetizzazione di massa aumenta il quozionte intellettivo delle persone.. per me serve solo ad aumentare la presunzione delle persone e a far sì che queste compilino i moduli per pagare le tasse o per abbonarsi a novella 2000.. ma questa è un altra storia.. [SM=x278633]




Condivido la sostanza del tuo discorso

però mi chiedo se non ci sia un po' di incoerenza tra il tuo antricristianesimo e quello che scrivi
Quorthon87
00sabato 26 novembre 2005 14:31
Re: Re:

Scritto da: BRESCIAGGHER 25/11/2005 19.09



Condivido la sostanza del tuo discorso

però mi chiedo se non ci sia un po' di incoerenza tra il tuo antricristianesimo e quello che scrivi



no e ti spiego perchè:io sono una persona profondamente religiosa come si sarà capito. a me il cristianesimo non piace affatto come religione, di essa apprezzo la concezione medievale di crociati e templari (senza condividerla però), proprio quella che ora viene più criticata. per questo sono anticristiano. però visto che io credo in dio preferisco le persone che sono cristiane e che quindi per arrivare ad esso (dio)scelgono una via che io non condivido, piuttosto che quelli che si dicono atei e non si pongnono neanche il problema di una vetta da scalare. (non che mi stiano antipatici gli atei, ben inteso eh! è solo che li condivido meno di quanto non condivida un cristiano).

poi ovviamente si deve distinguere tra cristiano e cristiano: il cristianesimo buonista stile papa boys mi fa vomitare personalmente, a quell' obrobrio ipocrita preferisco di gran lunga il peggiore degli atei! :D
(Upuaut)
00mercoledì 7 dicembre 2005 17:27
Re:

Scritto da: ghost264 12/11/2005 18.11
si in parte vengono meno i fedeli.
poi c'è la vergogna da parte di una famiglia di portare avanti i valori religiosi perchè "vittime" del 68 e quindi dell'anticlericalismo
poi una volta avere un figlio che prediligesse una scelta simile veniva apprezzato malgrado il dolore del distacco, ora invece si tende ad educare al dio denaro.
.



Guarda che una volta andar prete o suora significava assicurarsi vitto e alloggio...
In casi di povertà, era la soluzione migliore.

"Dio denaro".... ma per favore.



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