BC5: politiche di gioco

Ho ricominciato a giocare a questo bellissimo mod e stavolta ho cercato di avere un approccio più ponderato non in stile MTW2. Ho evitato di buttarmi sul primo insediamento libero e ho cercato di rinforzare le regioni che avevo già. Premetto che ho messo la difficoltà massima sia in mappa strategica sia in battaglia e ho scelto i polacchi come fazione. Come "politica" quindi ho usato quella del rinforzo delle regioni iniziali sia dal punto di vista economico che militare ma anche religioso e ho annesso giusto un paio di insediamenti appena ho potuto. Ho stretto trattati commerciali e di alleanza con quasi tutte le fazioni e devo proprio dire che questo genere di politica è stata molto utile. All'inizio i problemi economici erano tanti, fortunatamente l'alleanza soprattutto con il papa mi ha tenuto lontano tedeschi e magiari(o almeno credo che il fatto che non mi hanno ancora attaccato ora che sono al 1250 circa sia dovuto a quello) poi piano piano ho iniziato a guadagnare sempre più fino a trovarmi al 1250 circa con 5 insediamenti tra cui 2 cittadelle e 3 grandi città tutte ben difese. Secondo voi mi conviene aspettare che le città diventino metropoli per iniziare ad espandermi? Le vostre politiche di gioco quali sono? Volevo fare un sondaggio su questo ma non so come si fa...

Io a BC mi butto sempre subito sugli insediamenti ribelli perchè sono tanti e perchè qualcuno non me li freghi. Poi però incentivo in ogni modo l'economia e stringo alleanze con chi mi conviene. Intanto mentre l'industria ingrana arruolo spie ed assassini a go go cercando di destabilizzare i vicini che mi stanno sugli stivali, preparando il terreno alla futura inevitabile invasione

Cerco di stringere tutte le alleanze ed accordi commerciali che posso, puntando soprattutto sull'alleanza col papato; anche a me pare che abbia un buon effetto deterrente sulle fazioni cattoliche.

Tendo a trascurare gli insediamenti ribelli, che in BC 5.1 sono gonfi di difensori, salvo necessità di impadronirmi al più presto di una posizione strategica (come lo è Verona per Veneziani e Milanesi).

Raramente parto alla conquista di un insediamento senza artiglierie, perchè voglio evitare i costi di assedio, l'arrivo di eventuali rinforzi e possibili veti pontifici.

L'economia la curo quel tanto che basta ad armare gli eserciti di invasione, che cerco di mandare al più presto contro gli obiettivi più interessanti; possibilmente grandi città o fortezze mal difese.