Andrea de Carlo

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Segoea
00domenica 26 settembre 2004 12:30
Ho trovato il suo primo libro tutto impolverato da un giornalaio, mi ha colpito subito la copertina, piena di disegni simpatici e accattivanti e quel celeste che tanto mi piace.
Appena preso in mano ho soffiato sulla polvere, e ho notato che era in offerta, meno male ho pensato, posso permettermelo se mi dovesse piacere.
Il suo titolo era PURA VITA, e anche quello m’invogliava sempre di più a leggerlo. Così l’ho girato e ho cominciato a leggere di cosa trattasse. Il contenuto mi piaceva, parlava del viaggio tra un uomo e una donna con trent’anni di differenza che si ritrovano a parlare di loro, dei difetti, pregi e di come si muove il mondo intorno a loro.
Decisi che non era solo una copertina accattivante e lo comprai, infondo erano solo 4.60€, male che andasse non sprecavo molto.
Impiegai una settimana scarsa per terminarlo e per me era un vero e proprio record, io che a volte mettevo anche un anno per finire un libro, e che spesso li lasciavo a metà perché noiosi o perché non mi soddisfacevano nessuna le curiosità che avevo.Questo no, è diverso.
Ho capito solo cominciando a leggerlo che si trattava del viaggio di un padre di circa quarant’anni con la figlia adolescente di sedici anni, con la quale s’incontra e scontra, e che la trova simile e diversa da lui. S’imparano a conoscere.
Lì per motivi personali ho trovato quello che mi mancava di sapere, quello che poteva essere e non è stato.

Sono passati dei mesi, avevo sbirciato sul sito d’Andrea de Carlo altri titoli di suoi libri, volevo leggerne ancora.
Un giorno mentre aspetto il treno che non arrivava mai mi giro e vedo una grande libreria, entro, l’odore della carta mi piace molto, giro tra i vari scaffali e trovo una pila di libri, sono tutte opere di Andrea De Carlo, non potevo crederci, trovare senza cercare nemmeno.Ne prendo in mano subito alcuni, hanno sempre delle bellissime copertine.
Tra i tanti ho deciso di prenderne uno che potesse svelarmi un altro punto di vista su una mia curiosità di vivere, era sull’amicizia. Il titolo è DI NOI TRE.
Sperando di trovare subito lo stesso amore che ho provato per l’altro lo comincio a leggere subito sul treno, estraniandomi da tutto quello che mi capita intorno, come sempre mi succede quando faccio una cosa che mi piace, di solito mi dicono che ho preso questo da mio padre.
Non è amore immediato, lo accantono per un po’, comincio a lavorare e la sera faccio molta strada per tornare a casa, non ho proprio voglia di leggere ancora.
Quest’estate decido di portarlo con me, avrò tanto tempo e male non fa penso, infatti è così.
La storia è molto bella, comincia con i protagonisti Marco Misia e Livio che ne è anche narratore, sono ragazzi usciti dall’università per cui con l’età siamo vicino alla mia, e finalmente potevo vedere un altro punto di vista.
Le loro vite si articolano in modo avvincente.
Misia è molto forte sotto alcuni aspetti una vera trascinatrice, ma ha anche delle debolezze, dovute forse all’assenza fin da bimba della sua famiglia.
Marco è un sognatore, non a caso andrà a fare i regista, ha un carattere menefreghista e non vuole legarsi a nulla.
Poi c’è Livio che resta subito stregato da Misia, lui farà il pittore e rimane sempre un po’ affascinato dalla grande personalità dei suoi amici, forse è convinto di non averne, invece ne ha abbastanza da tenere il gruppo insieme, è un po’ lui che fa da collante tra i tre che con il passare degli anni si ritrovano quarantenni sempre amici sempre uniti e insieme. Come nella vita raramente accade.

Ora ho comprato nuovamente un suo libro, ARCODAMORE, in una settimana scarsa sono già a metà e non riesco a staccarmi. E’ una storia passionale di un uomo e una donna, mi piace conoscere come altri vedono l’amore che idea ne hanno non solo nei sentimenti ma anche nel rapporto fisico, e ancora una volta riesco a soddisfare questa voglia di saperne di più.
Ancora non vi dico altro perché voglio prima arrivare alla fine.

Sono partita a scrivere con l’idea di proporvi uno scrittore che forse qualcuno di voi non conosceva e che a me piace molto…e alla fine forse vi ho più parlato di me che di lui. Che volete farci, capita!.

Spero almeno di avervi fatto venire la curiosità.

[Modificato da Segoea 26/09/2004 13.13]

porcapaletta
00domenica 26 settembre 2004 15:07
Mia bella Segoea, con la sottoscritta sfondi una porta aperta... due sono gli scrittori di cui ho letto tutti i libri: Ken Follett e, appunto, Andrea De Carlo.

Ti consiglio vivamente il suo ultimo libro, "I veri nomi", che, come la maggior parte delle sue opere, è incentrato sull'amicizia e narra la vicenda di due amici che organizzano una truffa, cedono ad un grande editore una finta intervista ad una famosa e inavvicinabile rockstar: uno dei due l'ha scritta ma l'altro la vende e se ne prende il merito. Da qui una serie di sensazioni, dalla bramosia di fama al rimorso per la poca correttezza... bellissimo.

Un altro che ho amato particolarmente è "Uto", descrive la contorta psicologia di un adolescente che suona il pianoforte in modo divino ma ha un carattere pessimo: viene mandato dai genitori presso degli amici americani che vivono in una comunità spirituale guidata da un guru. Uto non migliorerà il proprio carattere, piuttosto trasformerà l'ambiente della tranquilla famiglia di cui è ospite.

Forse il più bello è "Due di due", anche questo parla di un amicizia tra due ragazzi che si evolve un ventennio di lotte sociali: uno dei due amici, Guido, è un personaggio carismatico, irrequieto e dalla fortissima personalità, e Mario, che sembra un po' vivere di luce riflessa, ma è senz'altro più sereno in quanto riflessivo e saggio.
Quasi quasi me lo rileggo, è veramente un libro stupendo!

Molto ben scritti anche "Treno di panna", "Macno", "Uccelli da gabbia e da voliera".
river p.
00lunedì 4 ottobre 2004 14:43
qualche settimana fa ho sentito la Pina che nel corso di "Pinocchio" intervistava Andrea De Carlo sull'ultimo libro. Mi pare si intitoli "Giro di vento". Io nonho letto ancora nulla di questo autore, ma da come parlavano di questo nuovo libro mi è scattata una grande curiosità. Se ricordo bene la storia parla di una coppia (socialmente ben assestata, insomma due professionisti seri, con la vita tutta incasellata e pieni di certezze)che cerca casa fuori Milano. Assieme all'agente immobiliare partono per andare a visitare la casa, ma si perdono. Ad un certo punto arrivano in una specie di "comune" o comunità e si fermano lì, scoprendo che le persone che li ospitano hanno occupato proprio la casa che loro dovevano comprare. malgrado i numerosi impegni, sia la coppia che l'agente immobiliare si fermano lì e un sacco di certezze 8anche fra i due partner) cominciano a scricchiolare.

Sto aspettando i famosi due minuti di tranquillità per andare a comprarmi il libro. Ma se vopi l'avete letto, raccontatemi pure [SM=x331823]

[Modificato da river p. 04/10/2004 14.43]

porcapaletta
00lunedì 4 ottobre 2004 14:46
Un giorno di questi vado ad accattarmelo!!! [SM=x331855]
Segoea
00martedì 12 ottobre 2004 14:55
Ho finito di leggere Arco d'amore proprio ieri sera.
La storia come sempre è molto bella, parla di un uomo e una donna che s'incontrano riscontrando subito una passione quasi animalesca, fatta di odori movimenti e suoni, visto anche il lavoro di lei che suona l'arpa.
Questo romando non saprei bene in che fascia collocarlo perchè è un pò sensuale un pò un giallo un pò una narrazione della vita del nostro tempo.
Con all'interno una "teoria" delle storie d'amore, che vengono paragonate ad un arco, e che prima salgono toccano l'apice e poi scendono, ma è davvero sempre cosi?...




Ora comincio due di due, poi vi faccio sapere bye bye[SM=x331915]
Segoea
00martedì 12 ottobre 2004 15:04
Vi lascio qualche informazione sul nuovo romanzo appena uscito Giro di Vento.

Contenuto:
Due uomini e due donne, professionisti di successo e amici di vecchia data, partono da Milano un venerdì pomeriggio insieme a un agente immobiliare, per visitare in Italia centrale alcune case di campagna che vogliono comprare e ristrutturare. Ma quando sono quasi arrivati a destinazione si perdono in una zona isolata di colline boscose, e la macchina su cui viaggiano finisce in un fosso. A peggiorare le cose, i loro telefoni cellulari non hanno copertura, sta calando la notte e comincia a piovere. Dopo avere vagato al buio con crescente angoscia, i cinque scorgono le luci di una casa abitata. Qui vengono ascoltati e rifocillati, ma i loro ospiti sono i superstiti di una comunità autosufficiente che ha tagliato ogni legame con il mondo. Poi gli amici fanno una seconda scoperta sconcertante: la casa in cui si trovano fa parte del nucleo rustico che volevano comprare, e che è stato occupato abusivamente dagli attuali abitanti. Il conflitto che nasce inevitabilmente tra i due gruppi si accentua il giorno dopo, quando una serie di incidenti impedisce ai cittadini di andarsene. La breve convivenza forzata di persone tanto diverse ha l'effetto di incrinare legami, demolire sicurezze, mettere in discussione ogni scelta e convinzione personale, in un crescendo di tensione a cui nessuno riesce più a sottrarsi. Di capitolo in capitolo il punto di vista si sposta quasi impercettibilmente da uno all'altro dei cinque protagonisti, in un'alternanza di registri ironici e drammatici che seguono il filo di una trama tesa. "Giro di Vento" parla in mondo estremamente diretto, a tratti spietato e tratti commosso, di come siamo noi oggi: dei nostri rapporti d'amicizia e d'amore, delle nostre manie, delle nostre paure, dei nostri sogni.


La casa editrice è Bompiani e il codice ISBN: 8845233030 , il costo è di € 16,00
alla libreria e si aggira a € 12,00 se lo volete ordinare da internet.
amena
00domenica 17 ottobre 2004 14:49
A me Andrea de Carlo piace, piaceva soprattutto all'inizio, o ero io più giovane??
Comunque treno di panna, macno, uto sono stati per me i suoi capolavori.
Dopo ha iniziato a costruire trame tra lui/lei/l'altro e succede... qualcosa,(tecniche di seduzione & co) piuttosto simili, con queste donne chiamate sempre M... qualcosa ...
e tutte le occhiate oblique (termine che non manca mai nei suoi libri)...[SM=x331824]
Forse non ha saputo cambiare completamente filone, se dobbiamo trovargli un difetto.
sus@nn@
00domenica 17 ottobre 2004 17:32
Solo quattro euro? Provero'.
Si presenta bene. E' proprio in mezzo ai libri dei giornalai, quelli abbandonati e scontati che trovi delle vere perle.
Certo, quando mi capita in mano una vecchi edizione di " va dove ti porta il cuore" mi cascano le palle.
Con il metodo "fruga fruga" ho pescato "La luna", di Malkov. Un po' scadente dal punto di vista stilistico, eccitante nell'intreccio. Ci hanno comunque fatto un film che ebbe un discreto successo.
Commossa nell'imbattermi in una versione tascabile di "Tonio", (racconti di Moupassant). Pero' ce l'avevo già in versione de luxe, parte di una raccolta di libri.
"Mobidick". Ecco cosa ho sempre visto in giro, sentito parlare e non ho mai letto. Colpa per della mia ostilità connaturata a tutto quello che è troppo commerciale?
Boh.
Pero' il titolo mi fa pensare alla "Balena Giuseppina". Era il mio cartone preferito, da piccola...
Domani lo compro. Le balene mi coinvolgono sempre.
porcapaletta
00venerdì 12 novembre 2004 00:23
Re:

Finito di leggere anche "Giro di vento": onestamente non mi ha fatto impazzire, mi aspettavo di più.

Mi è comunque piaciuta l'analisi psicologica dei personaggi: caratterialmente c'entravano ben poco l'uno con l'altro, e si sono trovati ad affrontare una situazione del tutto imprevista senza potersi sopportare a vicenda.

Il personaggio che più mi ha colpito è quello di Alessio, mi ha molto ricordato un paio di persone che conosco.
E' un giovane che intende far carriera nel campo immobiliare e si presenta tutto in tiro, macchinona, telefonino ultimo tipo, valigia di lusso: è di quelli che devono ostentare per sembrare qualcuno, ma alla resa dei conti non sanno proprio cosa voglia dire saper vivere... appare infatti come il più debole e incapace ad affrontare la situazione con dignità.

Un'altra cosa non mi è andata a genio, e qui apparirò poco ambientalista: la carta su cui è stampato il libro è riciclata e the book mi si è tutto arricchionato... vabbè, diciamo che è pieno di orecchie come i miei quaderni delle elementari! [SM=x331829]
Ammemmipiacciono i libri con la carta bella, quando giro la pagina voglio sentirla scrocchiare, non deve darmi il senso di carta igienica! [SM=x331828]
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