Ho trovato il suo primo libro tutto impolverato da un giornalaio, mi ha colpito subito la copertina, piena di disegni simpatici e accattivanti e quel celeste che tanto mi piace.
Appena preso in mano ho soffiato sulla polvere, e ho notato che era in offerta, meno male ho pensato, posso permettermelo se mi dovesse piacere.
Il suo titolo era
PURA VITA, e anche quello m’invogliava sempre di più a leggerlo. Così l’ho girato e ho cominciato a leggere di cosa trattasse. Il contenuto mi piaceva, parlava del viaggio tra un uomo e una donna con trent’anni di differenza che si ritrovano a parlare di loro, dei difetti, pregi e di come si muove il mondo intorno a loro.
Decisi che non era solo una copertina accattivante e lo comprai, infondo erano solo 4.60€, male che andasse non sprecavo molto.
Impiegai una settimana scarsa per terminarlo e per me era un vero e proprio record, io che a volte mettevo anche un anno per finire un libro, e che spesso li lasciavo a metà perché noiosi o perché non mi soddisfacevano nessuna le curiosità che avevo.Questo no, è diverso.
Ho capito solo cominciando a leggerlo che si trattava del viaggio di un padre di circa quarant’anni con la figlia adolescente di sedici anni, con la quale s’incontra e scontra, e che la trova simile e diversa da lui. S’imparano a conoscere.
Lì per motivi personali ho trovato quello che mi mancava di sapere, quello che poteva essere e non è stato.
Sono passati dei mesi, avevo sbirciato sul sito d’Andrea de Carlo altri titoli di suoi libri, volevo leggerne ancora.
Un giorno mentre aspetto il treno che non arrivava mai mi giro e vedo una grande libreria, entro, l’odore della carta mi piace molto, giro tra i vari scaffali e trovo una pila di libri, sono tutte opere di Andrea De Carlo, non potevo crederci, trovare senza cercare nemmeno.Ne prendo in mano subito alcuni, hanno sempre delle bellissime copertine.
Tra i tanti ho deciso di prenderne uno che potesse svelarmi un altro punto di vista su una mia curiosità di vivere, era sull’amicizia. Il titolo è DI NOI TRE.
Sperando di trovare subito lo stesso amore che ho provato per l’altro lo comincio a leggere subito sul treno, estraniandomi da tutto quello che mi capita intorno, come sempre mi succede quando faccio una cosa che mi piace, di solito mi dicono che ho preso questo da mio padre.
Non è amore immediato, lo accantono per un po’, comincio a lavorare e la sera faccio molta strada per tornare a casa, non ho proprio voglia di leggere ancora.
Quest’estate decido di portarlo con me, avrò tanto tempo e male non fa penso, infatti è così.
La storia è molto bella, comincia con i protagonisti Marco Misia e Livio che ne è anche narratore, sono ragazzi usciti dall’università per cui con l’età siamo vicino alla mia, e finalmente potevo vedere un altro punto di vista.
Le loro vite si articolano in modo avvincente.
Misia è molto forte sotto alcuni aspetti una vera trascinatrice, ma ha anche delle debolezze, dovute forse all’assenza fin da bimba della sua famiglia.
Marco è un sognatore, non a caso andrà a fare i regista, ha un carattere menefreghista e non vuole legarsi a nulla.
Poi c’è Livio che resta subito stregato da Misia, lui farà il pittore e rimane sempre un po’ affascinato dalla grande personalità dei suoi amici, forse è convinto di non averne, invece ne ha abbastanza da tenere il gruppo insieme, è un po’ lui che fa da collante tra i tre che con il passare degli anni si ritrovano quarantenni sempre amici sempre uniti e insieme. Come nella vita raramente accade.
Ora ho comprato nuovamente un suo libro, ARCODAMORE, in una settimana scarsa sono già a metà e non riesco a staccarmi. E’ una storia passionale di un uomo e una donna, mi piace conoscere come altri vedono l’amore che idea ne hanno non solo nei sentimenti ma anche nel rapporto fisico, e ancora una volta riesco a soddisfare questa voglia di saperne di più.
Ancora non vi dico altro perché voglio prima arrivare alla fine.
Sono partita a scrivere con l’idea di proporvi uno scrittore che forse qualcuno di voi non conosceva e che a me piace molto…e alla fine forse vi ho più parlato di me che di lui. Che volete farci, capita!.
Spero almeno di avervi fatto venire la curiosità.
[Modificato da Segoea 26/09/2004 13.13]