AB 41

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gabri.22
00venerdì 12 giugno 2009 22:52
Ciao a tutti! [SM=x75448]

Vi scrivo perchè, pur essendo incompetente in materia di carri, ho "intercettato" un documentario in cui si parlava di queste blindo italiane.

Secondo gli autori del filmato le AB41 ed i suoi derivati svolsero un eccellente servizio durante la guerra, in particolare in Africa Settentrionale.

Se dunque la nostra industria non produsse carri degni di particolari qualità il discorso sembrerebbe non valere per molti mezzi ruotati.

Siamo dunque di fronte ad una degna rivale dell blindo Alleate?

Ecco una bella foto dove, tralaltro, si nota una bella mitragliatrice Breda 38.

[IMG]http://i41.tinypic.com/14l7qjt.jpg[/IMG]
garmau
00venerdì 1 gennaio 2010 16:53
All’inizio della campagna delle conquiste imperiali in Etiopia, l’esercito notò la mancanza di mezzi idonei ad operare sul teatro di guerra africano. Nel 38 si avviò quindi lo studio per la realizzazione di un autoblindo a trazione integrale che doveva avere come caratteristiche base un’elevata mobilità fuori pista e velocità su strada.
Per la realizzazione del mezzo si partì dalla base utilizzata dal trattore per artiglieria FIAT SPA TM40 e si produsse un mezzo con ruote di elevato diametro e trazione integrale armata con due Breda 38, una in torretta e una alla parte posteriore dello scafo.
Il mezzo risultò dotato di un buon sistema motore-cambio e era distinto per la presenza di due grandi ruote di scorta alloggiate nelle fiancate che fungevano da ruote portanti nel superamento di ostacoli. Fu omologato ne 1940 no il nme di AB40 (40 anno di costruzione). Dopo le prime prove che evidenziarono una buona mobilità si notò l’inadeguatezza dell’armamento, pertanto si decise di modificare la torretta in modo da permettere l’alloggio di un cannoncino Breda 35 cal 20 e di una mitragliatrice coassiale, che sostituirono le due mitragliatrici del progetto di base e per compensare l’aumento di peso il motore venne portato da 78 a 88 Hp,nel 1941 questo divenne il progetto definitivo con il nome di AB41.
Venne costruita in circa 600 esemplari e si distinse nei teatri di guerra dell’Africa settentrionale, Grecia, Russia e ad opera di reparti tedeschi anche sul fronte italiano.
CARATTERISTICHE DEL MEZZO
Peso: 7.6 tonn
Lungh.: 5200 mm.
Largh.: 1930 mm.
Alt.: 2480 mm.

Motore a benzina, pot. Max: 88 Hp
Ruote motrici:4
Trasmissione e sterzatura:4 ruote sterzanti, doppia guida
Vel max. su strada:78 Km/h
Armamento:1 cannone – mitragliera Breda da 20 mm + 1 mitragliatrice Breda 38 cal. 8 coassiale in torretta + 1 mitragliatrice Breda 38 cal. 8 in casamatta.

Maurizio

Jopi
00venerdì 1 gennaio 2010 17:34
Quando ero militare a Persano venne in addestramento un reparto di Polizia che aveva un mezzo simile.
Già ne parlammo.Evidentemente non era proprio male. [SM=x75444]
P.S. Non ho fatto il soldato in tempo di....guerra!
m57
00martedì 30 marzo 2010 22:23
quella della polizia era così?

questo è un modellino "rosso/celere" dei primi anni dopo il '45

[IMG]http://i43.tinypic.com/5mltae.jpg[/IMG]

e questa una usata dai polacchi

[IMG]http://i42.tinypic.com/20gisqw.jpg[/IMG]
diegonello
00sabato 5 giugno 2010 20:24
La produzione italiana di blindati ruotati si è sempre distinta...
Sembra comunque che si stia rivalutando anche la produzione cingolata, soprattutto nel ramo dei semoventi, a partire dal tardo 42.
L'AB 43 (quella in uso alla Polizia nel dopoguerra) fu un'evoluzione perlopiù motoristica, anche se prevedevano di produrre una versione cannone (il 47, lo stesso utilizzato per il 13/40) con torretta allargata e abbassata.
Le AB furono apprezzate da tutti gli eserciti sia alleati che nemici.


gabri.22, 12/06/2009 22.52:

Ciao a tutti! [SM=x75448]

Vi scrivo perchè, pur essendo incompetente in materia di carri, ho "intercettato" un documentario in cui si parlava di queste blindo italiane.

Secondo gli autori del filmato le AB41 ed i suoi derivati svolsero un eccellente servizio durante la guerra, in particolare in Africa Settentrionale.

Se dunque la nostra industria non produsse carri degni di particolari qualità il discorso sembrerebbe non valere per molti mezzi ruotati.

Siamo dunque di fronte ad una degna rivale dell blindo Alleate?

Ecco una bella foto dove, tralaltro, si nota una bella mitragliatrice Breda 38.

[IMG]http://i41.tinypic.com/14l7qjt.jpg[/IMG]

m57
00lunedì 7 giugno 2010 21:57
esistono due “versione” dell’AB43:
- un prototipo armato di 47/40 (non del 47/32 dei carri M13 e M14)prodotto nel maggio 43
- un centinaio di AB41 migliorate e denominate AB43 prodotte per i tedeschi nel 44/45
(torretta più larga, motore da 100cv -88cv sulle AB41-e sembra che qualche esemplare fosse armato del pezzo da 47/40)

Fonti: “la meccanizzazione dell’esercito fino al 1943” Ceva –Curami
“italian armuor in german services 1943-1945” Gugliemi
diegonello
00mercoledì 9 giugno 2010 13:49
[SM=x75464]

Pardon... in effetti ora che riguardo le foto il cannone previsto era il 47/50

ehehehe quando si procede ad spannam e memoria puo' accadere...

Grazie per la precisazione [SM=x75444]
m57
00mercoledì 9 giugno 2010 21:33
[SM=x75481] nessun ...maestro, siamo tutti degli appassionati,più o meno informati [SM=x75448]
m57
00mercoledì 9 giugno 2010 21:35
... 47/50? [SM=x75460]
m57
00mercoledì 9 giugno 2010 22:10
[IMG]http://i47.tinypic.com/2iw3ty8.jpg[/IMG]

AB43 con pezzo da 47....

quella rossa del post precedente ha il pezzo da 20
[SM=x75448]
m57
00domenica 13 giugno 2010 14:31
m57, 09/06/2010 21.35:

... 47/50? [SM=x75460]



pensandoci..ricordo di averne letto da qualche parte.
andando a verificare ne ho trovato cenno in due libri, su Cefalonia e la resistenza italiana in Grecia.

comunque penso che siano pezzi da 47 di preda bellica francese
[SM=x75448]
@picpus@
00domenica 13 giugno 2010 14:49
Sperando di essere utile, dal sito www.fiammeblu.it/index.php e dal link www.fiammeblu.it/thumbnails.php?album=7507 , inserisco 3 foto:














m57
00lunedì 14 giugno 2010 22:37
[IMG]http://i49.tinypic.com/28bvbtc.jpg[/IMG]
[SM=x75448]
gabri.22
00martedì 15 giugno 2010 12:33
Penso sia la riproduzione (o magari l'originale) della mitragliatrice pesante breda da 20mm....ho il dubbio per via dello spegnifiamma e della copertura del sistema recupero gas...ad ogni mod...la foto dove si vede che sfreccia nelle pozzanghere....è davvero tosta...

gabri.22
00martedì 15 giugno 2010 13:05
Scusate ragazzi...ho scritto delle cretinate...pardon!
gabri.22
00mercoledì 16 giugno 2010 11:15
una volta, se non sbaglio, il buon Giacomo aveva postato delle foto bellissime che ritraevano l'abitacolo nel quale, sempre se non erro, si notavano due postazioni di guida invertite...

Altra domanda che mi pongo riguarda la mobilità di questi mezzi su terreno sabbioso....qualcuno che ne capisce saprebbe dire se mezzi del genere, magari con le "sahariane", fossero idonei ad allestire colonne mobili tipo "LRDG"?
sciabola63
00mercoledì 16 giugno 2010 15:32
Mobilità AB41
Rispondo se posso a Gabry22,
foto degli interni sono riportate in alcune pubblicazioni modellistiche che posseggo in quanto tale; se ti servono posso fornirtele.
Certo hai visto bene: erano dotate di due posti pilotaggio e quello "in ritirata" era dotato di alte breda 38.
Le ruote da deserto erano le cd. sahariane mentre quelle metropolitane erano le "artiglio" della Pirelli; le medesime che montavano le gippone 43.
Confermo che le ruote laterali erano libere di ruotare sul perno allo scopo di agevolare i passaggi di gradino.
Per i modelli ab 43 bisogna stare attenti alle serie di produzione per i tedeschi che, dopo la disfatta del vergognoso 8 settembre, diedero da produrre con modifiche l'AB43 e provvidero ad apportare aggiornamenti a quelle requisite; quindi vi possono essere AB che appaiono 42 ma sono 41 ed altrettante AB43 che montano armamenti diversi.
Un saluto a tutti e sonoa disposizione per altre curiosità.
gabri.22
00mercoledì 16 giugno 2010 16:06
Grazie!

immagino tuttavia che la seconda postazione di guida azionasse, mediante servocomandi, sterzo, pedali e cambio "normali"...visto che voi ne sapete molto più di me...questo tipo di configurazione rappresentava lo standard dell'epoca?

mi chiedo in sostanza quali fossero i punti di forza del mezzo...soprattutto in relazione a quelli alleati (di allora) e nemici...
m57
00venerdì 18 giugno 2010 23:02
trovata su un sito polacco o ceco

[IMG]http://i45.tinypic.com/2v7t07b.jpg[/IMG]
diegonello
00venerdì 25 giugno 2010 19:08
No gabri, per quel che ne so, la guida posteriore per quanto riguarda lo sterzo era indipendente e poteva essere usata in contemporanea all'altra... anche se spesso il gioco che si creava nei meccanismi portava i meccanici a "fissare" lo sterzo posteriore che poteva diventare "ballerino" alle alte velocità...
Per quanto riguarda acceleratore freno e frizione avevano un unico impianto che veniva "smistato" all'occorenza da una leva posta sotto il seggiolino posteriore. Non ti so dire però in che modo funzionasse...
Do una lettura al manuale di manutenzione e cerco di trovarne risposta
diegonello
00venerdì 25 giugno 2010 19:21
cito testualmente:
"Inversore di moto:

Come dice la stessa denominazione l'inversore di moto serve ad invertire il senso di marcia dell'autoblinda.La manovra di comando dell'inversore si ottiene agendo,da parte del guidatore anteriore, su di una leva posta alla sua destra. Qualora la manovra debba essere effettuata dal guidatore posteriore, esso dovrà agire su analoga leva situata unitamente a quella del freno ed a quella del cambio alla sua sinistra."

Se qualcuno desidera studiarselo meglio me lo comunichi che cercherò di mandarlo via mail...
Barone.Rosso
00venerdì 25 giugno 2010 22:45
Nell'immagine postata si nota, alla desta del pilota e proprio davanti alla leva del freno a mano, una leva chiamata "directional control lever" che ha una corrispondente esattamente alla sinistra del posto guida posteriore, praticamente davanti al sedile del mitragliere.
A naso, ma non troppo, dovrebbero essere i comandi dell'inversore di moto.
diegonello
00sabato 26 giugno 2010 12:55
Ho fatto qualche ricerca...
Analizziamo i tre impianti separatamente.
Impianto frenante: i pedali dei freni erano connessi fra di loro attraverso un'asta di rinvio. in poche parole se il pilota anteriore pigiava il pedale freno anteriore, si abbassava anche quello posteriore.

Frizione e acceleratore: come sopra

Sterzo:
come noterete dalle immagini (spero di riuscire a postarle) anche gli sterzi erano connessi fra di loro e quindi se uno dei due piloti girava a sinistra, l'altro vedeva il proprio sterzo girare a destra.
Come evidenziava Barone rosso, nel disegno si nota la leva dell'inversore che veniva usata esclusivamente per gestire il cambio.

Trasmissione:
i 4 alberi di trasmissione si innestavano in un differenziale centrale che riceveva il movimento dal cambio (6 marce avanti+ 2 retro) attraverso la scatola di ingranaggi che conteneva l'inversore.
La leva che comandava l'inversore di marcia per il pilota anteriore era connessa allo stesso attraverso una prolunga che giungeva sino alla leva omologa del pilota posteriore.

Penso comunque che piu' le parole, siano significative le immagini


[SM=x75477]
gabri.22
00sabato 26 giugno 2010 21:44
Complimenti vivissimi per la completezza della risposta...

...altrettanto agli equipaggi....e ancora di più agli addetti alla manutenzione... [SM=x75447] [SM=x75476]
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