Le RAZZE. non si tratta di un predominio di un'etnia su un'altra

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Lucifero
00mercoledì 15 febbraio 2006 09:26


Il concetto di razze riveste dei significati cosmogonici,antropologici e spirituali.In Esiodo(Esiodo,Le Opere e i Giorni)
it.wikipedia.org/wiki/Teogonia_(Esiodo)
come in Platone(Platone,il problema politico),in Faibre d'Olivet ,come in Saint Yves d'Alveydre ,in Max Hendel come in Papus le quattro (o cinque) razze corrispondono alle quattro età del mondo,ai quattro continenti,ma anche alle principali tappe necessarie alla formazione della struttura spirituale e psicofisica dell'essere umano,la cui trasformazione a lungo termine,in seguito all'evoluzione spirituale,si tradurrà nella comparsa di due razze suppplementari.Il cocetto esoterico di razza va al dì là del concetto sociologico e biologico di razza umana,e comporta il doppio processo di involuzione e di evoluzione proprio della vita stessa del mondo.Si può cercare di stabilire il quadro delle rivelazioni simboliche tra razze,epoche e aree geografiche,anche se gli autori spesso nominano indifferentemente come razze delle loro derivate.La razza iperborea,che corrisponde all'età dell'oro e al tempo di Crono,è quella di un'eterna giovinezza,in cui i valori morali sono saldi.Tale razza si sarebbe sviluppata nella Lemuria
www.acam.it/lemuria.htm
.La razza d'argento,o atlantidea,assiste alla prima esperienza della perdita di misura: secondo Max Heindel,la statura dei suoi componenti era maggiore della nostra attuale.La seconda razza dà origine a sette ramificazioni:i Rmoahal,che sanno dare alle cose il loro nome in base alla natura magica delle corrispondenze,i Tlavlatli,che accentuano il ruolo della memoria collettiva accordando valore e ai suoi meritori,i Toltechi,che valorizzano l'esperienza e adottano una monarchia ereditaria,poi i Turaniani e i Semiti,che costituiscono le prime razze-nazioni.Gli uni adottarono regimi dispotici,gli altri introdussero il ruolo del pensiero correttivo e divennero la 'razza madre' delle sette razze dell'epoca ariana attuale.La razza Atlantidea,che deve il suo nome generale all'epoca in cui esisteva Atlantide,emigrò da Atlantide verso l'Asia Centrale,passando dall'Europa.La razza ariana del bronzo,nasce così nei pressi dell'attuale deserto del Gobi;essa pensa solo alle tristi opere di Ares,alle guerre e alle azioni illecite provenienti da un uso egocentrico e perverso dell'intelligenza(E 'l'episodio biblico di Caino e Abele,Genesi,1,4).E' anche un'epoca di sviluppo culturale,con dei metalli(Genesi 1,4,v.22) e la produzione artistica.Heindel distingue sette sottorazze ariane:la razza ariana che è all'origine della civiltà indiana,la razza babilonese-caldeo-assira,la razza persiana-greco-latina,la razza celtica,la razza teutonica-anglosassone e la nostra.Secondo tale autore dovranno seguire altre due razze:una verso l'Era dell'Acquario,sarà la razza slava,giunta al suo punto ultimo di sviluppo:l'altra compirà il suo destino all'inizio della sesta epoca,e sarà nata dal mescolamento di gruppi etnici che operano oggi negli Stati Uniti .Se si tiene conto di un'altra razza dopo il ciclo completo della razza ariana,si ha un totale di sedici percorsi attraverso cui l'umanità rischia di non ritrovare la via verso Dio( Max Heindel li chiama"i sedici cammini della perdizione"il che ricorda il periodo biblico della Torre di Babele).La quarta razza di esiodo sembra annunciare le prime sottorazze ariane:si tratta di Eroi che vengono chiamati semidei,alcuni dei quali morirono davanti alle mura di Tebe dalle sette porte,o a Troia,mentre Zeus diede agli altri una dimora ai bordi dei profondi vortici dell'oceano(Esiodo op. cit. p.337).La quinta razza esiodea,invece,quella dell'età del ferro(Kali-Yuga),sembra corrispondere alla nostra("E piacque al cielo che io non avessi a mia volta a vivere in mezzo a quelli della quinta razza,e che fossi morto o prima o dopo.Perchè è ora la razza del Ferro" Ibidem,verso 175) Vi è una divergenza,in quanto
www.rosacroce.it/ita/heindel.html

Max Heindel prevede il raddrizzamento morale dell'umanità durante la sesta o la settima razza ariana,mentre Esiodo chiude il ciclo delle razze con la razza di ferro(la nostra attuale).La Grecia,però riconosce se non altro un ripetersi periodico delle età,per esempio il ritorno platonico.G.Georgel stabilisce una corrispondenza delle razze ed epoche con i colori delle quattro quattro razze;egli suddivide l'Età dell'Oro in due periodi:il primo grande anno iperboreo e la razza primordiale da una parte,il secondo grande anno orientale con la venuta della razza gialla.L'Età dell'Argento(terzo grande anno meridionale)è quello della razza nera,che regna sul continente detto Gondwana,mentre la terza età di Bronzo(quarto grande anno) corrisponde all'era atlantidea,e sarà quella della razza rossa.Infine il quinto grande anno cosmico,quello della razza bianca,ha la sua culla nell'Euro-Asia.Ogni razza definisce un momento dell'evoluzione dell'umanità,in un certo senso la sua età.E ogni periodo è costellato da grandi cataclismi cosmici,che fanno sparire i continenti di elezioni di una razza,allorchè questa ha finito il prorpio ruolo.Per quattro volte Zeus ha inghiottito la sua creazione,e il diluvio biblico della Genesi ricorda quello di cui parla la tradizione a proposito di Atlantide.La finalità dell'evoluzione delle razze è quella stessa del processo antropogonico.Max Heindel situa nell'epoca polare la prima comparsa del corpo fisico in forma rudimentale,nell'epoca iperborea la creazione del corpo vitale,nell'epoca lemurica quella del corpo del desiderio,nell'epoca atlantidea l'intelletto e nell'epoca ariana il pensiero e la ragione.Ogni razza è dunque quanto di meglio può fare l'umanità ai fini di uno sviluppo che si svolge secondo i ritmi della storia cosmica.Questa prospettiva è dunque agli antipodi di quella che ha preso piede all'inizio di questo secolo ,come una triste e tragica perversione dei concezioni precedenti.Ciò non toglie che sia necessario un processo di chiarimento a proposito dei concetti delle razze,epoche ed evoluzione da parte dei depositari della tradizione esoterica,per evitare mescolanze troppo spesso nefaste e recuperi di ogni genere,dovuti all'ambiguità del linguaggio.Nessuna razza è superiore alle altre,ma ciascuna sviluppa un nuovo aspetto della struttura antropologica.Quanto all'idea di evoluzione dell'umanità,essa si realizza solo alla fine delle razze,in una forma spirituale e non razziale,come si potrebbe fraintendere.Si tratta di un livello di coscienza raggiunto dall'uomo,di una fratellanza spirituale e politica,.Quanto all'esistenza di razze o di gruppi etnici in via di estinzione,o con un ruolo culturale che per un certo periodo si affievolisce,essa deve essere considerata come la tesminianza di un'evoluzione specifica dell'umanità,non come il segno di una regressione.Ciò equivale a ridare alla storia la sua finalità,senza pregiudicare,etnocentricamente,una sua meta che non può essere che spirituale.
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