[POL-IT]: Fassino:cambieremo legge elettorale

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Hareios
00venerdì 3 marzo 2006 21:47
'Io ministro? Ne discutiamo dopo l'11 aprile'

(ANSA) - ROMA, 3 MAR - 'Se il centrosinistra governera' cambiera' la legge elettorale, coinvolgendo anche l'opposizione'. Lo ha dichiarato Fassino. Fassino dice si' al confronto tv Prodi-Berlusconi, ma definendo 'data e regole', parla di una futura legge sul conflitto d'interesse sul modello Usa e glissa sull'ipotesi di un suo incarico come ministro: 'Ne discutiamo dopo l'11 aprile'. Parla poi di investimenti sulle infrastrutture e sulle affermazioni di Gheddafi dice: 'Sono frasi sconcertanti'.
Granduca di Milano
00sabato 4 marzo 2006 08:55
Ancora!!!
Ma in Italia quante volte bisogna cambiare legge elettorale. [SM=x751540]
Arvedui
00sabato 4 marzo 2006 21:19
Non credo che Prodi riuscirà mai a convincere i comunistacci a ripristinare il maggioritario. Ci toccherà un'altra legge elettorale proporzionale, che permetterà ai partitini estremisti di destra&sinistra di far girare le scatole liberamente [SM=x751540] [SM=x751540] [SM=x751540]
Granduca di Milano
00domenica 5 marzo 2006 09:04
Sempre meglio che avere i minestroni attuali.
E' indispensabile che esistano le ali estreme per pungolare i manovratori della politica che vogliono riesumare il pestifero arco costituzionale per fare i loro comodi!!! [SM=x751540]
wild§live®
00domenica 5 marzo 2006 09:39
Re:

Scritto da: Hareios 03/03/2006 21.47
'Io ministro? Ne discutiamo dopo l'11 aprile'

(ANSA) - ROMA, 3 MAR - 'Se il centrosinistra governera' cambiera' la legge elettorale, coinvolgendo anche l'opposizione'. Lo ha dichiarato Fassino. Fassino dice si' al confronto tv Prodi-Berlusconi, ma definendo 'data e regole', parla di una futura legge sul conflitto d'interesse sul modello Usa e glissa sull'ipotesi di un suo incarico come ministro: 'Ne discutiamo dopo l'11 aprile'. Parla poi di investimenti sulle infrastrutture e sulle affermazioni di Gheddafi dice: 'Sono frasi sconcertanti'.



puntano subito ai veri problemi del paese [SM=x751611]
Pius Augustus
00domenica 5 marzo 2006 10:25
Re: Re:

Scritto da: wild§live® 05/03/2006 9.39


puntano subito ai veri problemi del paese [SM=x751611]



Come il vostro berlusconi che in 5 anni ha salvato prima se stesso e poi la sua coalizione...
-Kaname-chan
00domenica 5 marzo 2006 13:11
Re:

Scritto da: Granduca di Milano 05/03/2006 9.04
Sempre meglio che avere i minestroni attuali.
E' indispensabile che esistano le ali estreme per pungolare i manovratori della politica che vogliono riesumare il pestifero arco costituzionale per fare i loro comodi!!! [SM=x751540]



Col maggioritario uninominale a turno unico o doppio senza quota proporzionale non c'è bisogno di nessun pungolo e non c'è nessun arco costituzionale, chi vince avrebbe una maggioranza amplissima per governare una legislatura. In più aumenterebbe la coscienza democratica perché il maggioritario è un sistema diretto, che responsabilizza: non si votano i partiti ma direttamente i rappresentanti alle varie cariche

Sayonara
Riccardo.cuordileone
00domenica 5 marzo 2006 13:25
Re:

Scritto da: -Kaname-chan 05/03/2006 13.11
Col maggioritario uninominale a turno unico o doppio senza quota proporzionale non c'è bisogno di nessun pungolo e non c'è nessun arco costituzionale, chi vince avrebbe una maggioranza amplissima per governare una legislatura. In più aumenterebbe la coscienza democratica perché il maggioritario è un sistema diretto, che responsabilizza: non si votano i partiti ma direttamente i rappresentanti alle varie cariche
Sayonara


Si ma è antidemocratico, si può perdere avendo più voti dell'avversario, in più porta all'odioso bipolarismo e alla democratizzazione dei partiti con la relativa estinzione dei partiti estremisti.
-Kaname-chan
00lunedì 6 marzo 2006 20:10
Re: Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 05/03/2006 13.25

Si ma è antidemocratico, si può perdere avendo più voti dell'avversario, in più porta all'odioso bipolarismo e alla democratizzazione dei partiti con la relativa estinzione dei partiti estremisti.



Porta ad una semplificazione, non ci saranno più 300 liste come col proporzionale (pure quelle che c'erano nei '90 erano dovute al 25% di quota proporzionale). Il bipolarismo non è necessariamente un prodotto del maggioritario. Il prodotto del maggioritario è la governabilità e la democraticità. In Inghilterra i partiti principali sono 3, in più si aggiungono gli autonomisti scozzesi, gallesi e irlandesi: tutti coi loro seggi. Il maggioritario però fa in modo che ne sia al governo solo uno. Da noi sono nate due coalizioni eterogenee a causa della quota proporzionale. Il maggioritario puro non avrebbe portato alla scomparsa della Lega Nord, per esempio: finké avesse avuto qualcosa da dire avrebbe avuto una sua forza, come ce l'hanno gli autonomisti scozzesi che, proprio come la Lega, hanno kiesto ed ottenuto la devolution
Riccardo.cuordileone
00martedì 7 marzo 2006 14:06
Re:

Scritto da: -Kaname-chan 06/03/2006 20.10
Porta ad una semplificazione, non ci saranno più 300 liste come col proporzionale (pure quelle che c'erano nei '90 erano dovute al 25% di quota proporzionale). Il bipolarismo non è necessariamente un prodotto del maggioritario. Il prodotto del maggioritario è la governabilità e la democraticità. In Inghilterra i partiti principali sono 3, in più si aggiungono gli autonomisti scozzesi, gallesi e irlandesi: tutti coi loro seggi. Il maggioritario però fa in modo che ne sia al governo solo uno. Da noi sono nate due coalizioni eterogenee a causa della quota proporzionale. Il maggioritario puro non avrebbe portato alla scomparsa della Lega Nord, per esempio: finké avesse avuto qualcosa da dire avrebbe avuto una sua forza, come ce l'hanno gli autonomisti scozzesi che, proprio come la Lega, hanno kiesto ed ottenuto la devolution


Si ma alla lunga il maggioritario porterebbe a soli 2 grandi partiti: i democratici e i liberali; gli altri continuerebbe ad esistere ma la loro importanza sarà notevolmente ridimensionata.

In pratica nello scenario italiano avremo un estrema sinistra composta dall'attuale pdci e parte di rc, diaciamo un 5%; poi un partito democratico composto da parte di rc, dai ds, udeur e dalla margherita, diciamo dal 40% in su; poi un partito liberale composto da udc, fi e an, diciamo dal 40% in su; poi la lega, diciamo 5% ed infine da un partito neofascista, diciamo 5%.
Risultato gli estremi non conterebbero niente e l'alternanza politica sarebbe solo tra Democratici e Liberali, cosa che vogliono fare sia Prodi che Berlusconi e che gradirebbero le massonerie europee, un governo di soli moderati, un incubo per me.

PS: Ribadisco che il proporzionale garantisce democraticità, non il maggioritario.
-Giona-
00martedì 7 marzo 2006 14:16
Re: Re: Re:

Scritto da: -Kaname-chan 06/03/2006 20.10


Porta ad una semplificazione, non ci saranno più 300 liste come col proporzionale (pure quelle che c'erano nei '90 erano dovute al 25% di quota proporzionale). Il bipolarismo non è necessariamente un prodotto del maggioritario. Il prodotto del maggioritario è la governabilità e la democraticità. In Inghilterra i partiti principali sono 3, in più si aggiungono gli autonomisti scozzesi, gallesi e irlandesi: tutti coi loro seggi. Il maggioritario però fa in modo che ne sia al governo solo uno. Da noi sono nate due coalizioni eterogenee a causa della quota proporzionale. Il maggioritario puro non avrebbe portato alla scomparsa della Lega Nord, per esempio: finké avesse avuto qualcosa da dire avrebbe avuto una sua forza, come ce l'hanno gli autonomisti scozzesi che, proprio come la Lega, hanno kiesto ed ottenuto la devolution


Secondo me qui si scambia la causa con l'effetto: il male della politica italiana non è il sistema elettorale, è la frammentazione. In Gran Bretagna il maggioritario funziona perché i partiti con un peso consistente sono soltanto 3. In Italia non ha funzionato perché sono decine. Con tre soli partiti funzionerebbe benissimo anche un sistema proporzionale. La storia della politica italiana è piena di scissioni, riunificazioni e nuove scissioni, e contro queste non c'è legge elettorale che tenga.
Pius Augustus
00martedì 7 marzo 2006 14:24
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Giona- 07/03/2006 14.16

Secondo me qui si scambia la causa con l'effetto: il male della politica italiana non è il sistema elettorale, è la frammentazione. In Gran Bretagna il maggioritario funziona perché i partiti con un peso consistente sono soltanto 3. In Italia non ha funzionato perché sono decine. Con tre soli partiti funzionerebbe benissimo anche un sistema proporzionale. La storia della politica italiana è piena di scissioni, riunificazioni e nuove scissioni, e contro queste non c'è legge elettorale che tenga.



Non mi sento...di dissentire [SM=x751525]
Riccardo.cuordileone
00martedì 7 marzo 2006 14:29
Re:

Scritto da: -Giona- 07/03/2006 14.16
Secondo me qui si scambia la causa con l'effetto: il male della politica italiana non è il sistema elettorale, è la frammentazione. In Gran Bretagna il maggioritario funziona perché i partiti con un peso consistente sono soltanto 3. In Italia non ha funzionato perché sono decine. Con tre soli partiti funzionerebbe benissimo anche un sistema proporzionale. La storia della politica italiana è piena di scissioni, riunificazioni e nuove scissioni, e contro queste non c'è legge elettorale che tenga.


Sono d'accordo, però sotto 6 partiti secondo me non si dovrebbe andare.

Partito comunista italiano, Partito democratico italiano, Democrazia cristiana, Partito liberale italiano, Lega Nord, Partito fascista italiano.

Al massimo 5, si potrebbe dividere la democrazia cristiana in democratici e liberali.

E questo senza tener presente liste alternative come Verdi e radicali.
Arvedui
00martedì 7 marzo 2006 15:43
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Giona- 07/03/2006 14.16

La storia della politica italiana è piena di scissioni, riunificazioni e nuove scissioni, e contro queste non c'è legge elettorale che tenga.



In Italia ci sono state tante scissioni perchè c'era il proporzionale, e perchè ce n'era una quota nel mattarellum. Gli "scissionisti" in un sistema proporzionale o semi proporzionale prendono comunque una parte di seggi (vedi le scissioni del psdi, psiup ecc...) mentre se ci fosse un sistema al 100% maggioritario a turno unico, un partitino non si staccherebbe mai dalla sua coalizione, perchè poi vorrebbe dire non riuscire a prendere neppure un seggio alle successive elezioni. Dopo il ribaltone del'98, Bertinotti riuscì a prendere i seggi che prese solo grazie alla stramaledettissima quota proporzionale del mattarellum, sennò non si beccava neanche un parlamentare. In un sistema maggioritario il ricatto della scissione di un partitino è come una pistola scarica. In un sistema proporzionale no.
E poi non è vero che il proporzionale è più democratico del maggioritario: semmai è il contrario. Il peso elettorale di un partito in un sistema proporzionale rappresenta la sua quantità di clientele, come è stato per quarant'anni.
Riccardo.cuordileone
00martedì 7 marzo 2006 15:54
Re:

Scritto da: Arvedui 07/03/2006 15.43
In un sistema maggioritario il ricatto della scissione di un partitino è come una pistola scarica. In un sistema proporzionale no.
E poi non è vero che il proporzionale è più democratico del maggioritario: semmai è il contrario. Il peso elettorale di un partito in un sistema proporzionale rappresenta la sua quantità di clientele, come è stato per quarant'anni.


Difatti abbiamo visto come era scarica la pistola della lega con un misero 3,9%.
Per me è più democratico il proporzionale, i voti effettivi che prendi si trasformano in parlamentari e non i seggi che prendi.

Comunque è ovvio che con proporzionale intendo un sistema serio, non come quello attuale, in stile tedesco, con sbarramento al 5%, così diciamo addio all'Udeur, all'Italia dei valori, alla Rosa nel pugno, ai Verdi, al Pdci, alla dc, ad Alternativa sociale e a tutte le altre schifezzine.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com